Frattura sottocapitata composta femore sx
Esimi dottori, ho 43 anni e ho riportato nel mese di dicembre, a seguito di caduta, una frattura sottocapitata composta del femore sinistro.
Dopo soli 2 giorni stato sottoposto ad intervento con applicazione di n. 3 viti cannulate e dimesso trascorsi 3 giorni dall’operazione.
Il 21 c.m. (trascorsi 30 gg.) andrò a visita di controllo.
Il quesito è questo:
1)quanto tempo ancora dovrò attendere per tornare al lavoro (sono un impiegato amministrativo);
2)praticavo da qualche mese la disciplina del karate (ovviamente non a livello agonistico) che mi piaceva moltissimo e mi aveva aiutato anche a superare alcune difficoltà relazionali. Potrò, e se si tra quanto, tornare a svolgere attività di tale genere?
3)dovrò tenere per sempre le viti o potrò, in futuro e se si quando, rimuoverle? E se è nelle mie facoltà scegliere di non toglierle quasi sono i rischi o i vantaggi?
4)Trascorso tutto il tempo necessario, salvo e scongiurate complicazioni, potrò considerarmi nelle stesse condizioni di qualsiasi altra persona che non è mai occorsa in tale incidente.
Sono nuovo del sito: come farò a leggere la risposta?
Grazie infinite.
Dopo soli 2 giorni stato sottoposto ad intervento con applicazione di n. 3 viti cannulate e dimesso trascorsi 3 giorni dall’operazione.
Il 21 c.m. (trascorsi 30 gg.) andrò a visita di controllo.
Il quesito è questo:
1)quanto tempo ancora dovrò attendere per tornare al lavoro (sono un impiegato amministrativo);
2)praticavo da qualche mese la disciplina del karate (ovviamente non a livello agonistico) che mi piaceva moltissimo e mi aveva aiutato anche a superare alcune difficoltà relazionali. Potrò, e se si tra quanto, tornare a svolgere attività di tale genere?
3)dovrò tenere per sempre le viti o potrò, in futuro e se si quando, rimuoverle? E se è nelle mie facoltà scegliere di non toglierle quasi sono i rischi o i vantaggi?
4)Trascorso tutto il tempo necessario, salvo e scongiurate complicazioni, potrò considerarmi nelle stesse condizioni di qualsiasi altra persona che non è mai occorsa in tale incidente.
Sono nuovo del sito: come farò a leggere la risposta?
Grazie infinite.
[#1]
Gentile utente,
il limite per noi nelle risposte a domande come la sua e' sempre la impossibilita' di visionare adeguatamente le radiografie.
Cio' detto cerchiamo comunque di rispondere alle sue domande:
1)quanto tempo ancora dovrò attendere per tornare al lavoro (sono un impiegato amministrativo);
TRA I 60 ED I 90 GIORNI IN SCARICO POI RIPRESA DELLA DEAMBULAZIONE
E' VEROSIMILE PERNSARE AD UNA RIPRESA DEL LAVORO DOPO 4 - 6 MESI.
2)praticavo da qualche mese la disciplina del karate (ovviamente non a livello agonistico) che mi piaceva moltissimo e mi aveva aiutato anche a superare alcune difficoltà relazionali. Potrò, e se si tra quanto, tornare a svolgere attività di tale genere?
DIPENDE DALLA EVOLUZIONE DEI PROCESSI DI GUARIGIONE DELLA FRATTURA
3)dovrò tenere per sempre le viti o potrò, in futuro e se si quando, rimuoverle? E se è nelle mie facoltà scegliere di non toglierle quasi sono i rischi o i vantaggi?
POTRA' TENERE LE VITI SE NON LE DARANNO FASTIDI SPECIFICI LOCALI.
LO DECIDERA' CON I COLLEGHI CHE LA CURANO.
4)Trascorso tutto il tempo necessario, salvo e scongiurate complicazioni, potrò considerarmi nelle stesse condizioni di qualsiasi altra persona che non è mai occorsa in tale incidente.
DIPENDE SEMPRE DALLA EVOLUZIONE DEI PROCESSI DI RIPARAZIONE
Sono nuovo del sito: come farò a leggere la risposta?
RICEVERA' UNA MAIL
Cordiali saluti.
il limite per noi nelle risposte a domande come la sua e' sempre la impossibilita' di visionare adeguatamente le radiografie.
Cio' detto cerchiamo comunque di rispondere alle sue domande:
1)quanto tempo ancora dovrò attendere per tornare al lavoro (sono un impiegato amministrativo);
TRA I 60 ED I 90 GIORNI IN SCARICO POI RIPRESA DELLA DEAMBULAZIONE
E' VEROSIMILE PERNSARE AD UNA RIPRESA DEL LAVORO DOPO 4 - 6 MESI.
2)praticavo da qualche mese la disciplina del karate (ovviamente non a livello agonistico) che mi piaceva moltissimo e mi aveva aiutato anche a superare alcune difficoltà relazionali. Potrò, e se si tra quanto, tornare a svolgere attività di tale genere?
DIPENDE DALLA EVOLUZIONE DEI PROCESSI DI GUARIGIONE DELLA FRATTURA
3)dovrò tenere per sempre le viti o potrò, in futuro e se si quando, rimuoverle? E se è nelle mie facoltà scegliere di non toglierle quasi sono i rischi o i vantaggi?
POTRA' TENERE LE VITI SE NON LE DARANNO FASTIDI SPECIFICI LOCALI.
LO DECIDERA' CON I COLLEGHI CHE LA CURANO.
4)Trascorso tutto il tempo necessario, salvo e scongiurate complicazioni, potrò considerarmi nelle stesse condizioni di qualsiasi altra persona che non è mai occorsa in tale incidente.
DIPENDE SEMPRE DALLA EVOLUZIONE DEI PROCESSI DI RIPARAZIONE
Sono nuovo del sito: come farò a leggere la risposta?
RICEVERA' UNA MAIL
Cordiali saluti.
[#2]
Utente
Grazie mille Dott. Leo, è stato rapidissimo ed esaustivo nel rispondere alle mie domande.
Purtroppo mi aspettavo tempi più celeri per la durata della mia convalescenza.
Dovrò quindi attendere più di quanto avevo previsto.
La ringrazio ancora.
Le auguro buon lavoro ed una carriera lunga e piena di soddisfazioni.
Purtroppo mi aspettavo tempi più celeri per la durata della mia convalescenza.
Dovrò quindi attendere più di quanto avevo previsto.
La ringrazio ancora.
Le auguro buon lavoro ed una carriera lunga e piena di soddisfazioni.
[#3]
Utente
Gentile Dott. LEO Le scrivo ancora per chiederLe solo alcune delucidazioni:
Sono ormai trascorsi quasi tre mesi dall’intervento che ho subito al femore destro. Ho eseguito ed eseguo tuttora la riabilitazione. Effettuerò anche dell’idroterapia nei prossimi giorni.
Intanto alla 2^ visita di controllo presso il reparto nel quale sono stato operato, il medico mi ha riferito che entro i 20 giorni successivi a quella data (24 febbraio) potevo abbandonare le stampelle.
Sono ormai trascorsi questi venti giorni, tant’è che il fisioterapista mi ha consigliato di cominciare a camminare senza bastoni; almeno a casa. Nel frattempo infatti ho iniziato ad usarne una sola (ovviamente quella opposta alla gamba interessata) e mi sento già abbastanza sicuro di camminare.
Ho cominciato a muovere qualche passo abbandonando entrambe le citate stampelle proprio oggi ma sento una sensazione strana nella parte in cui mi sono state applicate le viti cannulate. Non un dolore né altro; solo sento un po’ “tirare” mentre mi muovo.
E’ normale secondo Lei? In ogni caso posso affidarmi al fisioterapista che mi dice che sono prossimo alla guarigione e lasciare questi benedetti bastoni o è il caso di aspettare ancora un pò e consultare magari meglio il medico che mi ha operato?
Preciso che dai raggi eseguiti la seconda volta in data 17 febbraio il referto riportava il normale consolidamento.
Grazie mille per la risposta che vorrà scrivere.
Sono ormai trascorsi quasi tre mesi dall’intervento che ho subito al femore destro. Ho eseguito ed eseguo tuttora la riabilitazione. Effettuerò anche dell’idroterapia nei prossimi giorni.
Intanto alla 2^ visita di controllo presso il reparto nel quale sono stato operato, il medico mi ha riferito che entro i 20 giorni successivi a quella data (24 febbraio) potevo abbandonare le stampelle.
Sono ormai trascorsi questi venti giorni, tant’è che il fisioterapista mi ha consigliato di cominciare a camminare senza bastoni; almeno a casa. Nel frattempo infatti ho iniziato ad usarne una sola (ovviamente quella opposta alla gamba interessata) e mi sento già abbastanza sicuro di camminare.
Ho cominciato a muovere qualche passo abbandonando entrambe le citate stampelle proprio oggi ma sento una sensazione strana nella parte in cui mi sono state applicate le viti cannulate. Non un dolore né altro; solo sento un po’ “tirare” mentre mi muovo.
E’ normale secondo Lei? In ogni caso posso affidarmi al fisioterapista che mi dice che sono prossimo alla guarigione e lasciare questi benedetti bastoni o è il caso di aspettare ancora un pò e consultare magari meglio il medico che mi ha operato?
Preciso che dai raggi eseguiti la seconda volta in data 17 febbraio il referto riportava il normale consolidamento.
Grazie mille per la risposta che vorrà scrivere.
[#4]
Utente
Gentile Dottore, dimenticavo la cosa più importante da chiederle.
Cioè quando cammino senza le stampelle oltre a sentirmi tirare la parte avverto come uno scricchiolio (un "tac") ma quasi impercettibile. Lo sento se metto la mano sul punto in cui sono state applicate le viti.
Il fisioterapista dice che è normale perchè il tutto deve ancora assestarsi ed i muscoli non sono ancora, come dire, tonificati.
E' normale tutto questo?
Di nuovo grazie infinite.
Cioè quando cammino senza le stampelle oltre a sentirmi tirare la parte avverto come uno scricchiolio (un "tac") ma quasi impercettibile. Lo sento se metto la mano sul punto in cui sono state applicate le viti.
Il fisioterapista dice che è normale perchè il tutto deve ancora assestarsi ed i muscoli non sono ancora, come dire, tonificati.
E' normale tutto questo?
Di nuovo grazie infinite.
[#5]
Utente
Gentile Dott. Leo Le scrivo ancora una volta per porLe solo un paio di domande.
Ormai sono passati 4 mesi dall'intervento per frattura sottocapitata al femore dx.
Ho ripreso a camminare senza uso di stampelle da un paio di settimane ma sento dei dolori alla pianta del piede che si spostano secondo i giorni fino ad arrivare fin sotto la caviglia. Inoltre mi sono accorto che nel muovermi, poggiando la mano a cc. 10 cm da dove mi sono state applicate le viti cannulate sento una specie di scatto (per questo mi è stato detto che potrebbe essere la cosiddetta "anca a scatto" (può essere e se si, quando passerà?).
Infine devo dire che nel complesso mi sento bene ma non riesco ancora a deambulare perfettamente visto il dolore che sento al piede. Potrebbe essere un tendine infiammato e se si, come curarlo? Attualmente prendo solo un antinfiammatorio (per 20 gg).
E' normale poi che piegandomi, per esempio per mettermi le calze, non riesco ancora bene e ho un pò di dolore all'inguine.
La prego vivamente di rispondermi. Gliene sarei davvero grato.
Ormai sono passati 4 mesi dall'intervento per frattura sottocapitata al femore dx.
Ho ripreso a camminare senza uso di stampelle da un paio di settimane ma sento dei dolori alla pianta del piede che si spostano secondo i giorni fino ad arrivare fin sotto la caviglia. Inoltre mi sono accorto che nel muovermi, poggiando la mano a cc. 10 cm da dove mi sono state applicate le viti cannulate sento una specie di scatto (per questo mi è stato detto che potrebbe essere la cosiddetta "anca a scatto" (può essere e se si, quando passerà?).
Infine devo dire che nel complesso mi sento bene ma non riesco ancora a deambulare perfettamente visto il dolore che sento al piede. Potrebbe essere un tendine infiammato e se si, come curarlo? Attualmente prendo solo un antinfiammatorio (per 20 gg).
E' normale poi che piegandomi, per esempio per mettermi le calze, non riesco ancora bene e ho un pò di dolore all'inguine.
La prego vivamente di rispondermi. Gliene sarei davvero grato.
[#7]
Utente
Gentilissimo Dr. Leo, sono ormai trascorsi più di 8 mesi dall'intervento dell'applicazione delle 3 viti cannulate. Ho fatto un consulto anche a Roma presso un suo collega e, visto che non riesco ancora a piegare del tutto la gamba ha così riportato sul certificato che mi ha rilasciato in attesa di visitarmi tra qualche mese:
deficit flessorio anca dx in postumi osteosintesei per frattura femorale; ipotrofia rettofemorale dx, CODICE 90,53
10+10 ried. mot. individ. in mot. segm. semplice e strum, complessa anca dx.
10 elettrostimolazioni del retto femorale anca dx.
Mi ha inoltre consigliato di togliere le viti preferibilmente entro un anno dall'intervento anche in considerazione del fatto che essendo ancora io un soggetto giovane, con l'invecchiare potrei avere problemi per l'indebolimento fisiologico delle ossa o nel malaugurato caso di nuove cadute.
Cosa mi consiglia Lei?
Posso continuare a praticare lo sport in attesa di toglierle (sempre che sia necessario) e poi sospendere per poi riprendere o conviene (nel caso dovessi toglierle) aspettare e cominciare solo dopo?
Infine Le chiedo se è normale accusare ancora qualche dolorino, specie quando mi alzo dopo essere stato seduto per un pò in ufficio.
La ringrazio e le auguro buon lavoro.
deficit flessorio anca dx in postumi osteosintesei per frattura femorale; ipotrofia rettofemorale dx, CODICE 90,53
10+10 ried. mot. individ. in mot. segm. semplice e strum, complessa anca dx.
10 elettrostimolazioni del retto femorale anca dx.
Mi ha inoltre consigliato di togliere le viti preferibilmente entro un anno dall'intervento anche in considerazione del fatto che essendo ancora io un soggetto giovane, con l'invecchiare potrei avere problemi per l'indebolimento fisiologico delle ossa o nel malaugurato caso di nuove cadute.
Cosa mi consiglia Lei?
Posso continuare a praticare lo sport in attesa di toglierle (sempre che sia necessario) e poi sospendere per poi riprendere o conviene (nel caso dovessi toglierle) aspettare e cominciare solo dopo?
Infine Le chiedo se è normale accusare ancora qualche dolorino, specie quando mi alzo dopo essere stato seduto per un pò in ufficio.
La ringrazio e le auguro buon lavoro.
[#8]
Gentile utente,
incominciamo con il dire che i dolorini cosi' come lei ci dice sono normali
Quanto ai consigli sul togliere le viti e soprattutto sullo sport mi scusi ma non mi sento di fornire consigli ad un paziente le cui radiografie non ho maipotuto visionare e soprattutto che non ho mai potuto visitare.
Cordiali saluti
incominciamo con il dire che i dolorini cosi' come lei ci dice sono normali
Quanto ai consigli sul togliere le viti e soprattutto sullo sport mi scusi ma non mi sento di fornire consigli ad un paziente le cui radiografie non ho maipotuto visionare e soprattutto che non ho mai potuto visitare.
Cordiali saluti
[#9]
Utente
Va bene; la ringrazio comunque anche se, a dire la verità, la sua risposta, dopo le precedenti non mi sembra molto esaustiva.
Inoltre non so se attraverso questo sito è possibile conoscere se e dove è possibile reperire l'indirizzo dei medici che, come Lei, si prodigano a rispondere con gentilezza e professionalità ai quesiti che le persone pongono.
Tuttavia, pur volendo e potendo, allo scrivente non sarebbe facile raggiungere Milano che dista più di 1000 km dalla città in cui risiede (Potenza - Basilicata).
Cordialità.
Inoltre non so se attraverso questo sito è possibile conoscere se e dove è possibile reperire l'indirizzo dei medici che, come Lei, si prodigano a rispondere con gentilezza e professionalità ai quesiti che le persone pongono.
Tuttavia, pur volendo e potendo, allo scrivente non sarebbe facile raggiungere Milano che dista più di 1000 km dalla città in cui risiede (Potenza - Basilicata).
Cordialità.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 28.6k visite dal 19/01/2011.
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