Frattura scomposta mignolo piede destro
Cari Professori,
leggo con piacere i vostri consulti e consigli quando mi capita di navigare sul Vostro sito.
Vorrei fare una domanda semplice.
Dieci giorni fa, urtando il divano ho subito una frattura scomposta del mignolo del piede destro (da rx).
La frattura è stata rimessa in sede e immobilizzata attraverso un bendaggio immobilizzante con il terzo e quarto dito.
Durante i primi nove giorni, come mi era stato consigliato al PS, non ho appoggiato il piede. Al nono giorno ho avuto la visita di controllo: nessun nuovo rx, tolta la fasciatura di cerotto e rimessa una più morbida di benda elastica. Mi hanno spiegato che il dito era rotto e che è molto probabile che sarebbe rimasto così, ma che un'operazione era sconsigliata e che in tutti i casi non avrebbe avuto ripercussioni sulla deambulazione.
Infine, mi è stato consigliato vivamente di iniziare ad appoggiare e camminare con la scarpa ortopedica "baruk".
La mia domanda è la seguente: è importante forzarsi e ricominciare ad appoggiare il tallone e camminare, anche se il dito talvolta fa male o in questi casi l'immobilizzazione è sempre la miglior guarigione?
Ieri, ad esempio, sotto consiglio medico mi sono sforzata e aiutata dalle stampelle ho fatto qualche passo. In ultimo il dito ha cominciato a dolere e mi sono fermata, mi sono riposata e il dolore è passato, stamattina era solo un poco gonfio. Oggi ho ripreso un pochino a camminare e va meglio di ieri.
E' chiaro che il buon senso aiuta sempre in questi casi e se il dolore fosse molto forte non tenterei neppure di forzarmi o smetterei immediatamente.
Però mi farebbe stare più tranquilla avere il Vostro parere da esperti del settore.
Vi ringrazio molto per il Vostro aiuto,
S.
leggo con piacere i vostri consulti e consigli quando mi capita di navigare sul Vostro sito.
Vorrei fare una domanda semplice.
Dieci giorni fa, urtando il divano ho subito una frattura scomposta del mignolo del piede destro (da rx).
La frattura è stata rimessa in sede e immobilizzata attraverso un bendaggio immobilizzante con il terzo e quarto dito.
Durante i primi nove giorni, come mi era stato consigliato al PS, non ho appoggiato il piede. Al nono giorno ho avuto la visita di controllo: nessun nuovo rx, tolta la fasciatura di cerotto e rimessa una più morbida di benda elastica. Mi hanno spiegato che il dito era rotto e che è molto probabile che sarebbe rimasto così, ma che un'operazione era sconsigliata e che in tutti i casi non avrebbe avuto ripercussioni sulla deambulazione.
Infine, mi è stato consigliato vivamente di iniziare ad appoggiare e camminare con la scarpa ortopedica "baruk".
La mia domanda è la seguente: è importante forzarsi e ricominciare ad appoggiare il tallone e camminare, anche se il dito talvolta fa male o in questi casi l'immobilizzazione è sempre la miglior guarigione?
Ieri, ad esempio, sotto consiglio medico mi sono sforzata e aiutata dalle stampelle ho fatto qualche passo. In ultimo il dito ha cominciato a dolere e mi sono fermata, mi sono riposata e il dolore è passato, stamattina era solo un poco gonfio. Oggi ho ripreso un pochino a camminare e va meglio di ieri.
E' chiaro che il buon senso aiuta sempre in questi casi e se il dolore fosse molto forte non tenterei neppure di forzarmi o smetterei immediatamente.
Però mi farebbe stare più tranquilla avere il Vostro parere da esperti del settore.
Vi ringrazio molto per il Vostro aiuto,
S.
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La maggior parte delle fratture delle dita viene trattata con cerottatura(sindattilia), i tempi vengono stabiliti in base al supporto rx grafico,in tutti i casi è importante non effettuare il passo in maniera fisiologica ma limitarlo o con una calzatura rigida o con scarpa talus o barok;consideri che la guarigione si raggiunge mediamente dopo 4 settimane;si gestisca con il dolore, in caso di persistenza stia tranquilla e deambuli il meno possibile. Mi faccia sapere
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Andrea D'Arrigo
Specialista in chirurgia del Piede e Caviglia
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 32.2k visite dal 15/01/2011.
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