Decompressione sub acromiale

buon giorno, premetto che sono nuova come utente ma spesso visito questo sito e faccio i miei complimenti ai medici che rispondono ai consulti.
ho 32 anni e lavoro come addetta alla ristorazione, a ottobre del 2010 dopo un incidente stradale (sono stata tamponata)mi sono recata al ps dove mi hanno diagnosticato cervicalgia post traumatica, entesopatia spalla dx con consiglio di effetuare una rmn alla spalla e fkt per la cervicalgia.
fatta la rmn ecco cosa risulta: il tendine sovraspinoso, in sede inserzionali e pre-inserzionale è interssato da fenomeni tendinosici discretamente avanzat senza rotture, il tendine del sottoscapolare presenta segni di iniziale tendinopatia degenerativa, il tendine del sottospinoso è integro, il tendine del capo lungo del bicipite decorre in sede regolare delimitato da falda liquida per tenosivite, non si osservono grossolane alterazioni a carico del cercine fibro-cartilagineo glenoideo. si osservono segni di modesta artrosi acromion-claveare. a livello del versante laterale della test omerale sono apprezzabili alcune piccole formazioni lacunari ossee di natura cistica prive di significato evolutivo. non si osservano altre alterazioni ossee. lo spazio acromion-omerale è modicamente ridotto di ampiezza per " sindrome da conflitto".
ho fatto la visita dall'ortopedico con rmn al seguito e dopo alcuni test ha deciso che era necessario l'intervento chirurgico fatto il nove di dicembre non in artroscopia ma a cielo aperto con otto punti di sutura. dopo circa 2 settimane ho iniziato la fkt che ha dato discreti miglioramenti. volevo chiedere se è normale che dopo la rimozione dei punti la parte della spalla non ha sensibilità, se è normale che dopo un mese sono ancora molto limitata nei movimenti se è normale, quanto tempo ci vorrà a riprendere la vita lavorativa visto che sono 3 mesi ferma, e per ultimo come possibile che dopo un incidente si sia scatenato tutto questo? se non venivo tamponata potevo evitare l'intervento? grazie in anticipo per le risposte
[#1]
Dr. Alberto Costantini Ortopedico 61 3
gentile utente
per la risposta parto dalla sua ultima considerazione. Forse poteva evitare l'intervento. Ma in che senso le dico questo?
ci sono una serie di fattori che mi fanno pensare che forse il suo programma di recupero sia stato un pò troppo affrettato.
Primo punto: dopo un incidente stradale in cui viene coinvolto il rachide cervicale, ci può essere un risvolto cervicobrachialgico. Vale a dire una sintomatologia dolorosa, sensitiva o funzionale che coinvolge l'arto superiore, in conseguenza dell'"irritazione" delle radici nervose cervicali o delle articolazioni interapofisarie.
Secondo punto: Il tipo di lavoro che lei svolge può avere comne risultato un sovraccarico funzionale delle strutture che muovono o stabilizzano la spalla (tendini, muscoli, legamenti) che può rimanere ben compensato fino ad un evento che ne faccia cambiare il decorso. Tra l'altro un tale quadro di risonanza come lei ha descritto non necessariamente deve essere associato ad una condizione patologica, può anzi essere l'espressione di un adattamento del corpo a situazioni lavorative particolari.
Terzo Punto: Non conosco la diagnosi con la quale le è stato proposto l'intervento, ma almeno personalmente ritengo che debba essere presente una lesione anatomo-patologica (ad esempio una lesione tendinea) altrimenti credo che il primo passo vada fatto in senso riabilitativo e poi eventualmente chirurgico.
quarto punto: tranne casi particolari oggi gli interventi sulla spalla possono, e dovrebbero essere eseguiti per via artroscopica. In letteratura internazionale sono evidenziati i vantaggi in termini di invasività, sintomatologia post-operatoria, minori complicanze quali quelle che lei descrive, miglior recupero funzionale
A questo punto per non dilungarmi in modo eccessivo, direi che deve proseguire con un ottimo trattamento che miri al recupero articolare e poi successivamente ad un corretto bilanciamento muscolare tra i vari gruppi della spalla e senza tralasciare la corretta stabilizzazione che i muscoli scapolo-toracici svolgono nella funzione del ritmo scapolo-omerale. La sensibilità dovrebbe riprendere in modo progressivo nell'arco di 3-6 mesi
cordialmente

Dr.Alberto Costantini
Specialista in Ortopedia e Traumatologia
Chirurgia Artroscopica di Spalla,Anca,Ginocchio e Collo-Piede

[#2]
Utente
Utente
la ringrazio molto dott. costantini, anche io ho avuto un dubbio dopo l'intervento che forse è stato tutto troppo veloce.
l'ortopedico che mi ha operata mi ha proposto l'atroscopia ma in anestesia totale che io diciamo non soporto più di tanto e quindi abbiamo optato per l'operazione a cielo aperto. ho sofferto moltissimo e ancora oggi soffro le posso dire che i dolori che avevo prima li ho adesso senza nessun cambiamento anzi oserei dire che prima con qualche antidolorifico un pò mi passava mentre ora niente...ora il dolore arriva fino alla mano a modi crampo...e quando mi sdraio nel letto vedo le stelle...per di più la cicatrice molte volte mi fa male sento che pizzica. l'ortopedico che mi ha operato mi ha detto che se non tengo la schiena diritta non mi passerà mai il dolore e come diagnosi per l'operazione mi ha detto sindrome da conflitto. alla luce dei miei dubbi e da alcune cose che lei mi ha suggerito prenderò un appuntamento con lui per chiedere delucidazioni in merito mi auguro solo di riuscire a tornare come prima e a svolgere il mio lavoro come add. mensa....secondo lei? grazie mille della considerazione