Frattura 12a vertebra

Buona sera,in data 17 dicembre in seguito a nevicata e formazione di ghiaccio sono scivolata battendo la schiena sull'asfalto:stavo attraversando a piedi una strada. Nel tentativo di rialzarmi ho subito avvertito dolore, ma comunque con l'aiuto di mio marito mi sono alzata e ricordo che i dolori erano molto forti e si irradiavano anche all'addome. Nonostante ciò non andai al pronto soccorso,perchè temevo di dover restare a casa dal lavoro e utilizzando antidolorifici(nimesulide) e tachipirina da lunedì sono nuovamente andata al lavoro.Gli antidolorifici e la tachipirina mi attenuavano il dolore che comunque rimaneva severo. Mercoledì 22 dicembre,finito l'orario scolastico, sono andata dal mio medico che mi ha prescritto il co efferalgan e raggi d'urgenza. Il giorno seguente tramite P.S. ho fatto i raggi a cui è seguita una visita ortopedica e una Tac. il responso della Tac è stato il seguente:frattura di D12 di circa una settimana. indagine eseguita in condizioni di base con acquisizione volumetrica da D11 ad L1
in relazione al quesito clinico si conferma cedimento fratturativo recente del piatto somatico superiore specie nei settori medi ed anteriori.Coesiste minimo arretramento del margine superiore del muro posteriore nello speco vertebrale che sporge di non più di 4mm nello speco in sede mediana senza significative compressioni sulle strutture nervose.Pervi i forami. In seguito a tale diagnosi mi è stato prescritto il busto da tenere quando si è in piedi ed è un tormento. Io comunque continuo ad avere dolori soprattutto al fianco destro. Ma la situazione diventa tragica alla mattina quando devo alzarmi dal letto e devo fare più tentativi a causa del dolore. La situazione non migliora se mi limito a stare seduta. Oggi il medico a causa delle vertigini che da ieri mi sono comparse (di solito mi compaiono nei cambi di stagione) mi ha sospeso l'antidolorifico e lo ha sostituito con due bustine di tachipirina al bisogno. In ortopedia mi hanno informata sul fatto che dovrà assentarmi dal lavoro per due mesi circa, io in realtà volevo rientrare il 10 gennaio con la riapertura delle scuole,ma il medico ortopedico e il mio medico mi hanno risposto che non se ne parla assolutamente,hanno aggiunto che sono stata fortunata perchè il mio stato poteva essere peggiore parlandomi addirittura di invalidità. Sentito tutto ciò non ho avuto il coraggio di chiedere se basteranno due mesi per tornare al lavoro e quali conseguenze potrei ancora avere o mi resteranno. Aggiungo la mia età: 56 anni e la mia professione: insegnante.Andrò a controllloRX il 24 gennaio. Aggiungo anche che può capitare che accompagnata da mio marito io mi sposti in auto(non guidando io ovviamente),ma sollevarsi dal sedile nonostante il busto è tragica.Fatto che non ho accennato a nessun medico, perchè me ne accorgo ora,durante la prima settimana avevo l'intestino completamente fermo e urinavo pochissimo, da oggi sembra che la situazione stia migliorando.
Ringrazio
[#1]
Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Di fronte a una frattura come quella che descrive, in genere si prescrive riposo assoluto a letto per 1 mese, dopo di che, nella migliore delle ipotesi, se al controllo clinico e rx va tutto bene, ci si comincia ad alzare saltuariamente con un busto a tre punti. E' escluso che si lavori, ma anche che ci si alzi, si facciano dei lavori in casa, mentre di andare in macchina non se ne parla nemmeno ! A mio parere è bene che consulti un Chirurgo vertebrale per una valutazione approfondita della TAC che permetta di accertare il trattamento necessario, che dipende dall'aspetto della frattura alla TAC (l'arretramento del muro posteriore è forse la cosa più temibile, ma senza vedere la TAC e le ricostruzioni non è possibile dirlo) . Le sollecitazioni che si trasmettono alla vertebra fratturata anche solo alzandosi da letto possono provocare deformità permanente della vertebra stessa con successivi dolori.
Una frattura guarisce in 3 mesi, poi c'è la fisioterapia per cui è bene che si organizzi in tal senso per 4 mesi (anche per permettere alla scuola la Sua sostituzione con un supplente).
Per quanto riguarda l'intestino è normale che una frattura vertebrale provochi un rallentamento delle funzioni intestinali, e occorre una alimentazione scarsa e liquida, senza cibi solidi, per evitare un blocco intestinale. Non c'è bisogna di dirlo ai medici: di solito sono loro i primi a preoccuparsene fin dalla prima visita. In genere si resta ricoverati fino a che con una terapia adeguata l'intestino torna a funzionare.
Al controllo del 24 gennaio ci si va in ambulanza (e su questo non si discute).
Sicuramente Le è stata già prescritta l'eparina a basso peso molecolare per prevenire la trombosi venosa profonda: dovrà continuare le iniezioni sottocutanee nella pancia fino alla ripresa completa della deambulazione.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

[#2]
Utente
Utente
Buona sera la ringrazio per la risposta, devo però dirle che nessun medico mi ha prescritto l'eparina. Le uniche prescrizioni che attualmente ho sono: vertiserc, tachipirina in misura di 1000 mg per i dolori al bisogno. Gastroprotettivo pantecta 40 che già prendevo (una alla mattina) e la pastiglia per l' ipertensione Plaunac 10 che prendo non regolarmente perchè ho paura dei problemi con gli effetti collaterali,attualmente non la sto prendendo perchè non sto monitorando la pressione.So do sbagliare,ma francamente ho un malessere di fondo, oltre i dolori e non capisco di che si tratta. Grazie
[#3]
Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Se non sta bene non esiti a tornare in Pronto Soccorso (in ambulanza).
Cordiali saluti