Intervento di artrodesi intersomatica l5- s1 per via paracoccigea

Buonasera,
mi chiamo Roberto, abito in provincia di Vicenza, ho 36 anni, sono sposato e ho un figlio di 10 anni.
A ottobre del 2009 sono stato sottoposto ad intervento di artrodesi
intersomatica L5- S1 per via paracoccigea per una grave discopatia.
Subito mi sembrava di aver risolto il mio problema, ma con il passare del
tempo sono peggiorato e non riesco più a fare quello che
facevo una volta. Il mio fisico e il mio umore si stanno indebolendo sempre
più, sia in famiglia che con le persone che mi circondano.
Dopo l’ennesima visita mi hanno risposto che il mio osso a contatto con la
vite inserita si sta “sgretolando” e mi hanno ordinato CLODY,
punture per l’osteoporosi. La diagnosi è : algia in corrispondenza regione
lombare irradiatesi agli arti inferiori e area di riassorbimento osseo
in corrispondenza della vite.
Stanco del dolore e delle non risposte ho ritelefonato al medico che mi
spiega di avermi già messo in lista di attesa per un altro intervento
per bloccare le vertebre posteriormente e completamente poiché la vite non
tiene, mi parla anche dell’inserimento di un osso per fermare L5.
Sono molto confuso e visto l’esito del primo intervento non so cosa fare, se
fidarmi ancora di questo medico o a chi rivolgermi.
Inoltre ho dovuto smettere di lavorare e essendo lavoratore autonomo non
percepisco niente, anzi devo pagare anche tutte le cure mediche e
i medicinali che mi servono per alleviare il dolore continuo e incessante.
All'inizio di questo mese ho inoltrato domanda per l'ivalidità civile almeno
per farmi togliere le spese mediche che pesano sempre di più
nella mia famiglia visto che viviamo con un solo stipendio (quello di mia
moglie).
Sarei grato se Lei potesse aiutarmi dandomi qualche consiglio o indicandomi dove posso trovare qualcuno che pratichi questo tipo di intervento.
Cordiali saluti

ROBERTO



[#1]
Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Prima di cercare "qualcuno che pratichi questo tipo di intervento" bisogna capire bene qual è il problema. Se la sintesi è stata effettuata solo con l'impianto della vite senza l'artrodesi posteriore (costituita da barre e viti ma soprattutto da osso che permetta la vera fusione delle due vertebre) è possibile che si tratti di una mobilizzazione della vite. Con la sola sintesi e senza artrodesi, cioè senza fusione dell'osso, i mezzi di sintesi ricevono molte sollecitazioni che si trasmettono sull'osso, con conseguente possibile danno.
A distanza non è possibile esprimere un parere: Le consiglio di rivolgersi a un Ortopedico esperto in Chirurgia del rachide. Non so a Vicenza e dintorni quali siano le possibilità, ma a Padova può rivolgersi alla UOC di Chirurgia del Rachide http://www.scoliosipadova.net/
Solo dopo una attenta valutazione del quadro, sia clinico sia radiografico (e forse con altri accertamenti per studiare la mobilizzazione della vite, potrà sapere quali sono le possibilità per risolvere la situazione.
Ci tenga aggiornati, se vuole.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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