Coxo artrosi,necrosi dell'anca

Gentile staff,
ringraziandovi fin d'ora per la collaborazione,desidero presentarvi il mio problema.
Soffro da parecchi anni di mal di schiena,circa cinque anni fà mi sono state riscontrate due ernie in "L4 e L5".
Nell'aproffondire gli accertamenti,con RM al bacino,mi è stato diagnosticato quanto segue:ALTERAZIONI COXO-ARTOSICHE BILATERALI.TRACCE DI VERSAMENTO ARTICOLARE PIU' MARCATE A SX.
A SINISTRA L'EPIFISI FEMORALE PRESENTA AREA DI LESIONE TRIANGOLARE
SUB-CONDRALE NEI PIANI ANTERIORI COMPATIBILE CON NECROSI VASCOLARE.
Tutto questo mi procura innanzitutto forti dolori anche notturni con conseguente riduzione dei movimenti anche i più semplici.
faccio un'attività lavorativa non pesante per il mio problema e ho anche smesso l'hobby del calcio per i forti dolori(attività amatoriale senza mai aver subito traumi).
Finora tutti i medici che ho visto hanno dato pareri discordanti sul da farsi sia per terapia medica che per quella chirurgica
facendomi ricominciare tutto l'iter diagnostico ogni volta.

CORDIALI SALUTI
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Dr. Andrea Salvi Ortopedico 104 3
Egregio utente,

poichè è di Belluno Le consiglio di rivolgersi senz'altro al Prof. Biggi. A mio parere la risonanza è stata un'ottima scelta per la valutazione dell'estensione dell'area di necrosi cefalica, alla quale aggiungerei una rx del bacino in carico per una valutazione "angolare" standard sec. Kerboull dell'area di estensione necrotica e una TAC per mostrare i confini dell'area di lesione. Considerando l'età propenderei inizialmente per una terapia conservativa (arto interessato fuori carico per 6-12 mesi) con associata un'eventuale terapia iperbarica, poichè si è sempre in tempo per operare con una soluzione protesica. Per un'ulteriore e più approfondita valutazione sarei propenso per una scintigrafia, che, se positiva, dimostrerebbe la presenza di un'area "fredda" con ipercaptazione del radiomarcatore. Per la soluzione protesica, la scelta è tra una protesi a maggior conservazione (protesi di rivestimento) o protesi totale standard (ovvero con stelo femorale).

Cordiali saluti,

Andrea Salvi

Dott. Andrea Salvi
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[#2]
Utente
Utente
Innanzitutto DR.Salvi la ringrazio per la sua risposta molto esauriente e celere,vorrei sapere come posso contattare il PROF.BIGGI e dove esercita per poter avere un ulteriore consulto.
Avrei un altro quesito da porle:siccome ho una passione sfrenata per il calcio se qualche volta vado a tirare due "calci" al pallone con gli amici il mio quadro clinico può peggiorare e in alternativa quale sport mi consiglia?
la ringrazio fin d'ora per la sua cortese attenzione
Distinti saluti.
[#3]
Dr. Andrea Salvi Ortopedico 104 3
Egregio utente,

il Prof. Francesco Biggi è il Primario dell'Ortopedia dell'Ospedale San Martino di Belluno. Riguardo al Suo quesito, Le sconsiglio vivamente di giocare a calcio, ma di mantenere l'arto in scarico.

Cordiali saluti,

Andrea Salvi
[#4]
Utente
Utente
Mi scusi dottore ma innavvertitamente ho sbagliato pulsante,come le dicevo sforzi fisici nell'ambito lavorativo non ne faccio ma devo camminare abbastanza come mi devo comportare?
Distinti saluti
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Dr. Andrea Salvi Ortopedico 104 3
Egregio utente,

Le rinnovo il mio consiglio di mantenere l'arto in scarico (con un'adeguata profilassi antitrombotica con eparina - al proposito chieda al Suo medico curante) e di sottoporsi al più presto a nuova visita ortopedica.

Cordiali saluti,

Andrea Salvi