Note degenerative a carico del tendime sovraspinato

Salve, sono un ragazzo di 34 anni, pratico nuoto da circa 6 mesi, la sett scorsa ho avvertito un leggero fastidio alla spalla destra,(come una piccola scossa elettrica)dopo una lezione in piscina. sono andato a farmi visitare da un fisiatra perche' avvertivo un leggero fastidio, il quale mi ha detto che all'esame funzionale secondo lui non c'era nulla che non andasse, ma ke se non ero convinto potevo fare delle visite di accertamento.
Cosi ho effettuato la RMN alla spalla destra.
Di seguito il referto:NON VERSAMENTO ARTICOLARE,NELLA GUAINA DELCAPOLUNGO DEL BICIPITE BRACHIALE E NELLA BORSA SOTTOACROMIALE-DELTOIDEA.
PRESENTI NOTE DEGENERATIVE A CARICO DEL TENDINE SOVRASPINATO IN SEDE SOTTOACROMIALE MA SENZA SEGNI DI ROTTURA.
REGOLARI I RESTANTI TENDINI DELLA CUFFIA DEI ROTATORI E IL CAPOLUNGO DEL BICIPITE BRACHIALE.
CONSERVATO IL LABBRO GLENOIDEO.
REGOLARE L'INTENSITA' DEL SEGNALE SPONGIOSO MIDOLLARE DEI CAPI OSSEI.

sono tornato dal medico a far vedere i referti, lui dice che non essendoci traccie di artrosi, che possono con l'attrito rovinare i tendini; non essendoci restringimenti dei passaggi delle borse (o qualcosa del genere)e non esendoci versamenti o edemi, la degenerazione (leggera secondo lui)puo essere una mia caratteristica fisiologica, inoltre sostiene che non sarebbe da scartare l'ipotesi che facendo una RMN all'altra spalla il risultato sia il medesimo, quindi una cosa congenita..
lui dice di non preoccuparmi e di continuare pure a nuotare, se il leggero fastidio persiste si puo' fare un'infiltrazione di acido ialuronico, per "lubrificare meglio la parte" ma al momento non c'è niente di preoccupante.
Voi cosa ne pensate? e per il nuoto? posso andare tranquillo? è uno sport che pratico da poco ma mi piace molto e mi seccherebbe doverlo abbandonare..
grazie sentitamente per la vostra cordiale opinione.
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Dr. Antonio Mattei Ortopedico, Geriatra 944 50
Gentile utente
Purtroppo il nuoto non è lo sport ideale per questo tipo di problematiche.
Stando alla sua RM Lei è affetto dalla classica sindrome da conflitto sub acromiale (legga il mio minforma s questo sito).
In questi casi bisogna ridurre l'infiammazione che si è instaurata in sede sotto-acromiale ed effettuare esercizi per rinforzare i muscoli antagonisti del muscolo deltoide.
L'attività fisica come il nuoto nelle fasi acute non è consigliata.
Tutto questo naturalmente stando al referto della RM.
Importante, come sempre sottolineo, però è l'esame clinico!
Se il suo ortopedico ha giudicato non importante il referto della RM allora si affidi a quanto detto dal collega che sicuramente ha più elementi di me per poter giudicare la sua situazione.
Cordiali saluti

Antonio Mattei

[#2]
Utente
Utente
Gentile dottore la ringrazio vivamente per il suo consulto.
Oggi ho portato la risonanza al medico di base, il quale si è espresso cosi: non c'è nessun segno di infiammazione o di versamento, il che è bene, il tendine sovraspinato, sembra un po' invecchiato,(xkè è di colore un po' piu' scuro), ma l'interpretazione della risonanza è anche soggettiva, per il medico che l'ha redatta vengono considerate degenerazioni, ma secondo me è veramente poco evidente questa cosa..
vista la risonanza magari per un altro medico potrebbe essere tutto nella norma.
in definitiva mi ha detto di continuare a nuotare senza problemi, facendo attenzoine a non strafare o sforzare troppo, e distribuendo su ambo le braccia la spinta in modo equo..
se il fastidio che sento persiste, di provare ad utilizzare dei cerotti antiinfiammatori da applicare sulla zona specifica..
voi che ne pensate?
grazie ancora
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Dr. Antonio Mattei Ortopedico, Geriatra 944 50
Le ripeto che è molto importante la valutazione clinica che si effettua con test specifici per valutare se esiste un conflitto nello spazio sotto acromiale.
Se così fosse in questa fase sarebbe prudente astenersi dal nuoto perlomeno dallo stile libero e da dorso.
Se invece i test risultassero negativi allora non ci sarebbero limitazioni.
Cordiali saluti
[#4]
Utente
Utente
gentile dottore, le scrivo a distanza di una ventina di giorni, per esporle i miei dubbi..
ho effettuato la visita in due studi di fisioterapia e riabilitazione diversi, il primo, dopo avere effettuato i test specifici,e aver visionato la RMN, mi ha detto che potrebbe esserci una maggior mobilita' della spalla destra rispetto a quella sinistra, ma siccome il dolore non lo percepisco durante lo svolgimento dei test, non crede ci sia nulla di cui preoccuparsi, mi ha congedato dicendomi di continuare con il nuoto e se il dolore non scompare in alternativa si ossono fare delle infiltrazioni.
il secondo:sempre dopo aver visto la RMN ed effettuato i test clinici, ha detto: non avvertendo dolore durante i test presumo ci potrebbe essere un problema di leggero impingment, che si verifica perchè effettuo movimenti troppo ampi con la spalla. (mi scuso se non è scritto correttamente)o di natura fasciale, mi ha consigliato di fare degli esercizi di stretcing per distendere la fasce, e di continuare pure a nuotare, stando attento all'ampiezza dei movimenti.
io ho smesso di nuotare il giorno seguente alla comparsa del dolore e non ho ancora ripreso,(per precauzione) è passato un mese e il fastidio si è um po' modificato,ma rimane. il alcuni movimenti è sparito e si accentua quando faccio gli esercizi di stretcing.
ora io dico che cosa è opportuno fare?
in linea di massima entrambi concordano che è una cosa banale, ma allora perchè ho ancora il dolore? perchè dopo un mese non è sparito?
che cosa si potrebbe fare?
grazie ancora per la disponibilita'
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Dr. Antonio Mattei Ortopedico, Geriatra 944 50
Io le consiglierei di effettuare degli esercizi di rinforzo dei muscoli antagonisti del muscolo deltoide.
Questo al fine di aumentare lo spazio di scorrimento sotto-acromiale.
aggiungerei una terapia anti-infiammatoria per via orale per almeno 15 gg.
Se la sintomatologia dolorosa non dovesse regredire allora ripeterei la risonanza magnetica.
Il nuoto inizialmente consiglierei di evitarlo.
Cordiali saluti