Gonfiore al ginocchio dopo operazione alla tibia
salve, sono una ragazza di 20 anni che un mese fa ha subito un intervento di osteosintesi con applicazione di un chiodo endomidollare a causa di una frattura diafisaria completa composta del terzo medio-distale della tibia di sn. Sono stata dimessa dall'ospedale 4 giorni dopo l'operazione, e mi è stato consigliato di deambulare con l'ausilio di due stampelle e di fare esercizi che coivolgessero la mobilità del ginocchio e della caviglia. Ora deambulo tranquillamente con una stampella, e una recente lastra ha mostrato un discreto processo di riparazione dell'osso.
Il problema è un altro: precedentemente avevp spesso lamentato ai medici di riferimento il gonfiore dell'intera gamba(dalla caviglia al ginocchio), e mi avevano sempre rassicurato dicendomi che una situazione del genere è normale, in questi casi. Ora però il gonfiore è completamente sparito da quasi tutta la gamba, e l'unica zona calda al tatto, dolorante e gonfia, è quella del ginocchio, all'altezza della sutura, tanto da darmi problemi nella deambulazione. E' normale, a un mese dall'operazione, avere ancora questi disturbi? Oltretutto, ho notato che in una zona vicina a quella del gonfiore, ho perso la sensibilità tattile. Grazie anticipatamente
Il problema è un altro: precedentemente avevp spesso lamentato ai medici di riferimento il gonfiore dell'intera gamba(dalla caviglia al ginocchio), e mi avevano sempre rassicurato dicendomi che una situazione del genere è normale, in questi casi. Ora però il gonfiore è completamente sparito da quasi tutta la gamba, e l'unica zona calda al tatto, dolorante e gonfia, è quella del ginocchio, all'altezza della sutura, tanto da darmi problemi nella deambulazione. E' normale, a un mese dall'operazione, avere ancora questi disturbi? Oltretutto, ho notato che in una zona vicina a quella del gonfiore, ho perso la sensibilità tattile. Grazie anticipatamente
[#1]
Gentile utente,
purtroppo l'intervento di sintesi endomidollare della tibia, pur essendo un intervento che rappresenta la scelta migliore in molti casi di frattura di tibia, ha un inconveniente: il punto di introduzione del chiodo, sulla tuberosità tibiale anteriore, è molto vicino all'articolazione del ginocchio, è non è raro che possa dare dei fastidi.
Un gonfiore localizzato intorno alla cicatrice è fastidiosissimo ma molto comune e non preoccupante. Può provare a trattarlo con della magnetoterapia. Se invece il gonfiore coinvolge tutto il ginocchio, con versamento articolare e deficit di estensione, allora il discorso è diverso, e andrebbe valutato attentamente coi chirurghi che l'hanno operata.
Quanto alla perdita di sensibiità intorno alla cicatrice, non ha a che vedere col gonfiore, ma con il fatto che -inevitabilmente- il taglio della cute recide le microterminazioni nervose cutanee, dando qualche alterazione della sensibilità. Qualunque intervento chirurgico che preveda un taglio può causare questo disturbo, che non è evitabile in alcun modo.
Distinti saluti
purtroppo l'intervento di sintesi endomidollare della tibia, pur essendo un intervento che rappresenta la scelta migliore in molti casi di frattura di tibia, ha un inconveniente: il punto di introduzione del chiodo, sulla tuberosità tibiale anteriore, è molto vicino all'articolazione del ginocchio, è non è raro che possa dare dei fastidi.
Un gonfiore localizzato intorno alla cicatrice è fastidiosissimo ma molto comune e non preoccupante. Può provare a trattarlo con della magnetoterapia. Se invece il gonfiore coinvolge tutto il ginocchio, con versamento articolare e deficit di estensione, allora il discorso è diverso, e andrebbe valutato attentamente coi chirurghi che l'hanno operata.
Quanto alla perdita di sensibiità intorno alla cicatrice, non ha a che vedere col gonfiore, ma con il fatto che -inevitabilmente- il taglio della cute recide le microterminazioni nervose cutanee, dando qualche alterazione della sensibilità. Qualunque intervento chirurgico che preveda un taglio può causare questo disturbo, che non è evitabile in alcun modo.
Distinti saluti
Dr. Emanuele Caldarella
Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it
[#2]
Ex utente
Grazie della esaustività e della chiarezza. Approfitto della sua disponibilità per chiederle un'opinione: considerando che in questi giorni, secondo le indicazioni del mio dottore, sto togliendo anche la seconda stampella,senza particolari problemi/dolori, quanto pensa che ci vorrà da adesso per ricominciare una normale attività fisica?(io corro, ma solo per hobby).
la ringrazio e ne approfitto per augurarle buone feste
Distinti Saluti
la ringrazio e ne approfitto per augurarle buone feste
Distinti Saluti
[#5]
L'importante è che l'apporto di calcio sia normale ed adeguato.
Ma non è necessario sovra-implementare l'introito di calcio, anzi è assolutamente inutile.
Badi solo di bere almeno un bicchiere di latte al dì (o di assumere l'equivalente in derivati del latte). Un apporto maggiore non è di utilità.
Eviti anche che lo scarso movimento di questa fase della Sua vita possa farLe perdere l'invidiabile peso-forma in cui si trova.
Distinti saluti
Ma non è necessario sovra-implementare l'introito di calcio, anzi è assolutamente inutile.
Badi solo di bere almeno un bicchiere di latte al dì (o di assumere l'equivalente in derivati del latte). Un apporto maggiore non è di utilità.
Eviti anche che lo scarso movimento di questa fase della Sua vita possa farLe perdere l'invidiabile peso-forma in cui si trova.
Distinti saluti
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 19k visite dal 17/12/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.