Ginocchia e podismo

Gentilissimi dottori,

Ho 47 anni e da circa un anno e mezzo sto cercando di tornare a a praticare il podismo, abbandonato da oltre 20 anni di vita sedentaria e sigarette.
Purtroppo mi sono quasi da subito imbattuto in problemi alle ginocchia, fastidio e dolore al compartimento mediale, il dx di più', di entrambe le ginocchia che mi impedisce di coprire distanze oltre i 5 km e soprattutto dopo qualche mese devo interrompere gli allenamenti (anche due mesi e oltre) finche il fastidio non passa. Nella vita normale non mi danno problemi.
Allego referti di alcune analisi effettuate.

Rx scorso anno:
MODESTE NOTE ARTROSICHE DELLE SUPERFICI ARTICOLARI BILATERALMENTE CON APPUNTIMENTO DELLE SPINE TIBIALI. GLI SPAZI ARTICOLARI SONO CONSERVATI.

Rx alcuni gg fa, sotto carico:
GINOCCHIA BEN ALLINEATE, NORMO-STRUTTURATE IN RELAZIONE ALL'ETA' . NON SONO EVIDENTI ALTERAZIONI DELLA POSIZIONE DELLE ROTULE, IN SEDE REGOLARE.
I PROFILI ARTICOLARI FEMORO-TIBIALI SONO CONSERVATI; NORMALE MORFOLOGIA DELLE SPINE INTERCONDILOIDEE. REGOLARE AMPIEZZA DELLA FEMORO-TIBIALE DI DESTRA E DI SINISTRA. NORMALI I TESSUTI MOLLI.

Rm ginocchio sx (anno scorso mio faceva più male il sx)
MINIMO VERSAMENTO LIQUIDO ENDOARTICOLARE. LA ROTULA E' IN ASSE RISPETTO ALLA TROCLEA FEMORALE; LA CARTILAGINE ROTULEA SEMBRA PRESENTARE UNA DISOMOGENEITA' STRUTTURALE PER FENOMENI DI CONDROMALACIA. NELLA NORMA I TENDINI QUADRICIPITALE E ROTULEO. NELLA NORMA I LIGAMENTI CROCIATI E I COLLATERALI. EDEMA DELLA SPONGIOSA DEL SETTORE ESTERNO DEL PIATTO TIBIALE MEDIALE, DA IMPATTO OSSEO (SOVRACCARICO FUNZIONALE?). DISOMOGENEITA' DI SEGNALE NEL CORNO POSTERIORE DEL MENISCO MEDIALE PER SOFFERENZA INTRAMENISCALE APPARENTEMENTE NON FRATTURATIVA, PRESUMIBILMENTE SU BASE DEGENERATIVA. NELLA NORMA IL MENISCO LATERALE.
IN CORRISPONDENZA DEL CORNO POSTERIORE DEL MENISCO LATERALE E' PRESENTE UNA PICCOLA FOCALITA' DI ALTERATO SEGNALE DEL PIANO CORTICO-CARTILAGINEO E DEL CONDILO FEMORALE, DA POSSIBILE SOFFERENZA OSTEOCONDRALE. I REPERTI RICHIEDONO PRECISA CORRELAZIONE CLINICA E CONTROLLO EVOLUTIVO A DISTANZA.

Rm alcuni gg fa ginocchio dx
MINIMO INCREMENTO DELLA NORMALE QUOTA LIQUIDA ENDOARTICOLARE. NELLA NORMA IL MENISCO LATERALE. IL MENISCO MEDIALE NEL CORPO-CORNO POSTERIORE APPARE ASSOTTIGLIATO E PRESENTA UNA FISSURAZIONE ORIZZONTALE, APPARENTEMENTE AFFIORANTE ALLA SUPERFICIE INFERIORE-TIBIALE, DA SOFFERENZA DEGENERATIVA. E' PRESENTE AMPIA ED INOMOGENEA AREA DI SOFFERENZA EDEMIGENA DELLA SPONGIOSA DEL PIATTO TIBIALE OMOLOGO, SIA AL DI SOPRA CHE AL DI SOTTO DEL RESIDUO DELLA LINEA METAFISARIA; SUBITO AL DI SOTTO DI QUESTA NELL'AMBITO DELL'EDEMA E' PRESENTE UNA LINEA ZIGRINATA IPOINTENSA.
IL REPERTO E' COMPATIBILE CON SOFFERENZA DA SOVRACCARICO FUNZIONALE SULLA STRUTTURA OSSEA, IN ASSOCIAZIONE A MENISCOPATIA DEGENERATIVA; E' OPPORTUNA CORRELAZIONE CLINICA ED EVENTUALE CONTROLLO A DISTANZA AD ESCLUDERE LA POSSIBILITA' DI FRATTURA DA STRESS.
ROTULA IN ASSE RISPETTO ALLA TROCLEA FEMORALE. LA CARTILAGINE ROTULEA PRESENTA DISOMOGENEITA' DI SEGNALE PER FENOMENI DI SOFFERENZA CONDROMALACICA. NELLA NORMA I TENDINI QUADRICIPITALE E ROTULEO.

Ho provato infiltrazioni di ozono e acido ialuronico ( un ciclo di 5) e altri 3 cicli di 3 infiltrazioni di solo acido ialuronico, senza grossi effetti, ho preso glucosamina un paio di cicli.
Ho fatto test baropodometrico che non ha rilevato difetti particolari, un ortopedico mi aveva detto che avevo un leggero varismo e potevo provare con un plantare con cuneo pronatore per scaricare sull interno, ma l appoggio invece è risultato normale
Ho fatto visita osteopatica e mi e stato detto che ho extrartazione delle tibie, in particolare del desrro che mi crea il sovraccarico funzionale alla base dei miosi problemi, e quindi dovrei provare con delle manipolazioni, sto aspettando solo che mi passi il fastdio al dx.
Non sono molto preoccupato per la vita normale, forse in prospettiva dovrei per pericolo artrosi, ma volevo chiedere se potro mai tornare a fare il podista a tempo pieno e non a mezzo servizio come ora.
Guardando la mia rx sotto carico, mi preoccupa non poco vedere lo spazio articolare ridotto del mio ginocchio dx, anche se di un mm o due. Mi chiedo se le manovre dell osteopata potranno spostare il peso sul compartimento laterale e permettermi di correre oppure se il danno e' ormai gia stato fatto

Grazie

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Dr. Antonio Mattei Ortopedico, Geriatra 944 50
Gentile utente
nel caso di un varismo di ginocchio sintomatico non è facile modificare l'asse di carico con la semplice terapia posturale o con l'utilizzo di plantari (anche s equesti ultimi posso aiutare a ridurre la sintomatologia dolorosa).
Diciamo che se il varismo è importante si potrebbe prendere in considerazione un intervento di osteotomia correttiva.
Non mi sembra però di leggere, tra le cose che Lei ci invia, una valutazione di un chirurgo ortopedico .
Se non l'avesse gia fatto direi che sarebe il caso di sentire anche il suo parere circa la possibilità di un trattamento chirurgico della sua patologia.
Per il ritorno all'attività che Lei predilige diciamo che tutto è legato alla sintomatologia e soprattutto al bisogno di praticarla nel senso che il podismo purtroppo non è la migliore attività fisica che si possa praticare in presenza di patologie a carico del ginocchio.
Cordiali saluti

Antonio Mattei

[#2]
Utente
Utente
Grazie dottore per la celere risposta. Gli ortopedici che mi hanno visto hanno parlato di leggerissimo varismo, nessuno mi ha suggerito osteotomia; poi non so, nonostante l amore per il podismo se mi sottoporrei mai ad una simile operazione, che pur non conoscendo, immagino impegnativa. Solo l osteopata mi ha parlato di una forte extrarotazione della tibia del dx e non di varismo.
Posso misurarlo da solo il mio grado di varismo e come? Oppure serve una rx di tutto l arto?
Grazie ancora

ps secondo lei potrei passare alla marcia? Non c è la fase di volo ma mi pare che abbiano tutti le gambe a parentesi.. In ultima mi darò al ciclismo
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Dr. Antonio Mattei Ortopedico, Geriatra 944 50
Le radiografie fanno fare una buona valutazione del grado di varismo ma vanno fatte in ortostatismo e in unico radiogramma.
In genere tutte le attività fisiche dove si deve usare molto l'articolazione del ginocchio non sono consigliabili per chi ha problemi di cartilagine articolare.
Il ciclismo invece è uno sport da consigliare.
Comunque se durante l'attività sportiva Lei non ha particolari sintomi da riferire ad infiammazioni del ginocchio non ci sono grandi controindicazioni a proseguire questa attività.
Cordiali saluti