Dolore base cervicale, braccia e spalle che pungono
Gent. dottori, Vi espongo il caso che mi riguarda per un Vs autorevole consulto.
Lo scorso mese di settembre, a causa di un edema dignosticatomi al ginocchio destro, ho fatto uso per circa un mese di stampelle canadesi per non caricare eccessivamente il ginocchio ammalato (che specialmente nella fase acuta mi ha creato non pochi problemi). Il probabile eccessivo o sbagliato utilizzo delle stampelle, mi ha procurato una parestesia alla mano destra in particolare al pollice e nel palmo (che a tutt'oggi ho), e, suppongo, mi abbia aggravato la situazione preesistente al rachide cervicale, già non in buone condizioni.
Oramai, da piu' di un mese, pur riuscendo a ruotare la testa in misura credo soddisfacente, posteriormente alla base del rachide avverto, in particolare verso destra, qualcosa che punge e che genera un doloretto fastidioso,provo inoltre dolori-bruciori ai muscoli di entrambe le braccia sino ai punti di congiunzione tra braccio e avanbraccio sia a riposo che sotto sforzo; sui muscoli, sulle spalle e alla base del rachide spesso avverto sensazione come se ci fosse qualcosa che mi punge...un vero tormento.
Il mio curante mi ha fatto fare una RMN il cui esito lo trascrivo integralmente:
"Esame eseguito con sequenze TSE e TFE, T1 - e T2 dipendenti, in condizioni di base, sui piani assiale e sagittale.
E' stato studiato il tratto rachideo compreso tra C0 e D4.
Non alterazioni di segnale del midollo cervicale.
Ridotti i diametri del canale spinale nel tratto C5-C7 per fenomeni degenerativo-artrosici.
Rettilineiazzazione del rachide cervicale.
Regolare l'altezza dei metameri in esame.
Modeste alterazioni spondilo-discoartrosiche, con osteofitosi margino-somatica anteriore e riduzione in ampiezza ed aspetto degenerato dei dischi intersomatici C5-C6 e C6-C7.
A C3-C4: modesta protrusione discale mediana-paramediana destra, con impronta sul profilo ventrale del sacco durale, che restringe l'ingresso del formae di coniugazione omolaterale.
Minima protrusione discale ad ampio raggio, con lieve deformazione del profilo ventrale dela sacco durale.
A C5-C6: protrusione discale ad ampio raggio, con impegno nella porzione caudale di ambi i forami di coniugazione ed impronta sul profilo ventrale del sacco durale.
A C6-C7: protrusione discale ad ampio raggio, maggiormente rappresentata in sede paramediana sinistra, con restringimento dell'ingresso del forame di coniugazione omolarerale.
Non evidenti ulteriori significative protrusioni discali o ernie.
Il quadro RM è sostanzialmente sovrapponibile al precedente esame TC del 21/03/2008 portato in visione".
Ho 46 anni e questa situazione sino a poco fa non mi ha mai causato grossi problemi, se non torcicollo o rigidità del collo, adesso invece non è più così, e mi sta portando in depressione. Mi chiedo: cosa devo fare a questo punto?
Qual'è la strada più utile da intraprendere? Ben consapevole che guarire è impossibile è meglio che mi sottoponga a ortopedico, fisiatra o neurorologo
Lo scorso mese di settembre, a causa di un edema dignosticatomi al ginocchio destro, ho fatto uso per circa un mese di stampelle canadesi per non caricare eccessivamente il ginocchio ammalato (che specialmente nella fase acuta mi ha creato non pochi problemi). Il probabile eccessivo o sbagliato utilizzo delle stampelle, mi ha procurato una parestesia alla mano destra in particolare al pollice e nel palmo (che a tutt'oggi ho), e, suppongo, mi abbia aggravato la situazione preesistente al rachide cervicale, già non in buone condizioni.
Oramai, da piu' di un mese, pur riuscendo a ruotare la testa in misura credo soddisfacente, posteriormente alla base del rachide avverto, in particolare verso destra, qualcosa che punge e che genera un doloretto fastidioso,provo inoltre dolori-bruciori ai muscoli di entrambe le braccia sino ai punti di congiunzione tra braccio e avanbraccio sia a riposo che sotto sforzo; sui muscoli, sulle spalle e alla base del rachide spesso avverto sensazione come se ci fosse qualcosa che mi punge...un vero tormento.
Il mio curante mi ha fatto fare una RMN il cui esito lo trascrivo integralmente:
"Esame eseguito con sequenze TSE e TFE, T1 - e T2 dipendenti, in condizioni di base, sui piani assiale e sagittale.
E' stato studiato il tratto rachideo compreso tra C0 e D4.
Non alterazioni di segnale del midollo cervicale.
Ridotti i diametri del canale spinale nel tratto C5-C7 per fenomeni degenerativo-artrosici.
Rettilineiazzazione del rachide cervicale.
Regolare l'altezza dei metameri in esame.
Modeste alterazioni spondilo-discoartrosiche, con osteofitosi margino-somatica anteriore e riduzione in ampiezza ed aspetto degenerato dei dischi intersomatici C5-C6 e C6-C7.
A C3-C4: modesta protrusione discale mediana-paramediana destra, con impronta sul profilo ventrale del sacco durale, che restringe l'ingresso del formae di coniugazione omolaterale.
Minima protrusione discale ad ampio raggio, con lieve deformazione del profilo ventrale dela sacco durale.
A C5-C6: protrusione discale ad ampio raggio, con impegno nella porzione caudale di ambi i forami di coniugazione ed impronta sul profilo ventrale del sacco durale.
A C6-C7: protrusione discale ad ampio raggio, maggiormente rappresentata in sede paramediana sinistra, con restringimento dell'ingresso del forame di coniugazione omolarerale.
Non evidenti ulteriori significative protrusioni discali o ernie.
Il quadro RM è sostanzialmente sovrapponibile al precedente esame TC del 21/03/2008 portato in visione".
Ho 46 anni e questa situazione sino a poco fa non mi ha mai causato grossi problemi, se non torcicollo o rigidità del collo, adesso invece non è più così, e mi sta portando in depressione. Mi chiedo: cosa devo fare a questo punto?
Qual'è la strada più utile da intraprendere? Ben consapevole che guarire è impossibile è meglio che mi sottoponga a ortopedico, fisiatra o neurorologo
[#1]
Gentile signore
per quello che si puo' desumere dal suo racconto i suoi problemi potrebbero essere anche di natura diversa e non necessariamente riferibili ad un'unica causa sita nella colonna vertebrale. Le propongo alcuni esempi.
L'uso prolungato di bastoni canadesi puo' facilitare, in persone predisposte, l'insorgenza di una sindrome del tunnel carpale. In poche parole il disturbo neurologico al 1' dito della mano potrebbe essere dovuto ad una compressione al polso e non al rachide.
Allo stesso modo i disturbi al gomito potrebbero dipendere da un'infiammazione delle inserzioni dei muscoli dell'avambraccio sull'epitroclea o sull'epicondilo omerali. Dunque potrebbe trattarsi di una patologia tendinea inserzionale e non neurologica.
Per quanto riguarda invece i disturbi alle spalle la sua descrizione e' molto generica, mentre per quelli del collo una delle diagnosi possibili e' la discopatia cervicale evidenziata dalla RMN. Ma non esclusivamente...
Come vede le ipotesi e le diagnosi possibili sono diverse e molteplici per cui le suggerisco di farsi vistare da un collega ortopedico della sua citta'. Sara' il medico che la visitera' a decidere se saranno necessarie altre consulenze specialistiche o esami per chiarire aspetti particolari della sua sintomatologia.
Cordialita'
Dr. A. Valassina
per quello che si puo' desumere dal suo racconto i suoi problemi potrebbero essere anche di natura diversa e non necessariamente riferibili ad un'unica causa sita nella colonna vertebrale. Le propongo alcuni esempi.
L'uso prolungato di bastoni canadesi puo' facilitare, in persone predisposte, l'insorgenza di una sindrome del tunnel carpale. In poche parole il disturbo neurologico al 1' dito della mano potrebbe essere dovuto ad una compressione al polso e non al rachide.
Allo stesso modo i disturbi al gomito potrebbero dipendere da un'infiammazione delle inserzioni dei muscoli dell'avambraccio sull'epitroclea o sull'epicondilo omerali. Dunque potrebbe trattarsi di una patologia tendinea inserzionale e non neurologica.
Per quanto riguarda invece i disturbi alle spalle la sua descrizione e' molto generica, mentre per quelli del collo una delle diagnosi possibili e' la discopatia cervicale evidenziata dalla RMN. Ma non esclusivamente...
Come vede le ipotesi e le diagnosi possibili sono diverse e molteplici per cui le suggerisco di farsi vistare da un collega ortopedico della sua citta'. Sara' il medico che la visitera' a decidere se saranno necessarie altre consulenze specialistiche o esami per chiarire aspetti particolari della sua sintomatologia.
Cordialita'
Dr. A. Valassina
Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante
[#2]
Ex utente
Grazie Dr. Valassina. Non avevo piu' caratteri per cui non mi è stato possibile spiegare cio' che ho già fatto sinora. Da un'ortopedico specialista nelle patologie della mano ci sono già stato quando ho iniziato ad avvertire la parestesia; per il pollice mi ha fatto fare una elettromiografia che, escludendo la STC, ha evidenziato "segni di sofferenza del ramo digitale proprio del 1° dito del nervo mediano destro al polso", ma questo problema sembra lentamente rientrare in quanto percepisco un leggero arretramento della parestesia, diagnosticandomi ai gomiti una leggera epicondilite, ma il mio problema maggiore non sono questi. Da alcune settimane avverto sintomi mai avuti prima: dietro il collo alla base del rachide (suppongo) qualcosa che mi "punge" in continuazione, specialmente se faccio esercizi per il rafforzamento dei muscoli del collo, sulle spalle e sulle braccia ci sono momenti che mi devo per forza grattare in quanto avverto qualcosa che anche li "punge" e quel dolore-bruciore (non so come definirlo) ai muscoli di entrambi i bracci che si manifestano prevalentemente quando i muscoli sono sotto sforzo. Prorpio ieri il mio medico mi ha prescritto NAPROXENE SODICO DOROM 550 mg, da prendere per 10 giorni consecutivi, ma sembra che non faccia nulla.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 13.2k visite dal 08/12/2010.
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