Quadro post operatorio - osteotomia decompressiva del metatarso per alluce rigido
A distanza di poco meno di due mesi dall'operazione in oggetto, espongo la mia situazione. la deambulazione, a detta di chi osserva, sembra normale. Tuttavia, mi accorgo che durante la camminata tendo a spingere sull'esterno dell'avampiede, piuttosto che sull'alluce. Ciò è dovuto sia ad una autolimitazione psicologica, sia al dolore che si presenta ad ogni flessione dell'alluce operato. Dopo 20-30 minuti di cammino, l'articolazione metaterso-falangea risulta dolente, anche al tatto. Inoltre, ho notato che il secondo dito sta assumendo la classica postura di dito a martello. In effetti se premo l'avampiede, la maggiore pressione al suolo è prodotta proprio da quest'ultimo piuttosto che dall'alluce. Sempre a questo proposito, mi accorgo che, eseguendo gli esercizi di mobilizzazione passiva dell'alluce, ad ogni flessione dell'alluce corrisponde un movimento spontaneo del secondo dito verso il basso. Infine, il piede è ancora abbastanza gonfio. Siccome la prossima visita di controllo mi è stata consigliata per il mese di marzo, vorrei sapere se la situazione attuale è da considerarsi normale, oppure se non convenga farmi vedere al più presto da un fisiatra per stabilire un protocollo riabilitativo più mirato. Grazie dell'attenzione
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Caro utente,
a così breve distanza dall'intervento i disturbi che descrive sono molto comuni e non meritevoli di destare preoccupazione. Ci tenga informati sul successivo decorso.
Distinti saluti
a così breve distanza dall'intervento i disturbi che descrive sono molto comuni e non meritevoli di destare preoccupazione. Ci tenga informati sul successivo decorso.
Distinti saluti
Dr. Emanuele Caldarella
Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.8k visite dal 06/12/2010.
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