A febbraio è caduta e si è fratturata il femore con conseguente intervento di osteosintesi con
mia madre di 100 anni a febbraio è caduta e si è fratturata il femore con conseguente intervento di osteosintesi con chiodo.
Domenica 28 novembre è ricaduta e si è fratturato di nuovo il femore della stessa gamba.
Non penso sia il caso di sottoporla ad un secondo intervento, visto che lei stessa lo rifiuta!
Potreste consigliarmi se c'è qualche alternativa e, in caso affermativo, di cosa si tratta?
Ringrazio per l'eventuale risposta
Domenica 28 novembre è ricaduta e si è fratturato di nuovo il femore della stessa gamba.
Non penso sia il caso di sottoporla ad un secondo intervento, visto che lei stessa lo rifiuta!
Potreste consigliarmi se c'è qualche alternativa e, in caso affermativo, di cosa si tratta?
Ringrazio per l'eventuale risposta
[#1]
Senza conoscere il tipo di fratture riportato e il grado di autonomia di Sua madre è difficile dare un parere ben motivato, tuttavia riconsidererei la decisione di non fare operare la signora, anche consultando l'ortopedico e l'anestesista. Non operare equivale a non far camminare più la paziente con importanti conseguenze che possono ripercuotersi anche sull'aspettativa di vita.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
[#2]
Utente
Gent.mo dot. Donati,
innanzitutto grazie per la sollecita risposta.
Si tratta di una frattura scomposta sotto il precedente chiodo.
Mi creda è una decisione difficile da prendere: anni orsono, ha fatto ripetuti ictus, riusciva a camminare a stento col girello e poi mi pare si tratti di un osso ormai sofferente.
Perciò avevo optato per qualcosa di alternativo: ma che cosa?
Grazie
innanzitutto grazie per la sollecita risposta.
Si tratta di una frattura scomposta sotto il precedente chiodo.
Mi creda è una decisione difficile da prendere: anni orsono, ha fatto ripetuti ictus, riusciva a camminare a stento col girello e poi mi pare si tratti di un osso ormai sofferente.
Perciò avevo optato per qualcosa di alternativo: ma che cosa?
Grazie
[#3]
Si opta per qualcosa di alternativo se già si conosce quel qualcosa. L'alternativa all'intervento è, ovviamente, non operarla.
Ripropongo la stessa frase in tutta la sua drammaticità:
"Non operare equivale a non far camminare più la paziente con importanti conseguenze che possono ripercuotersi anche sull'aspettativa di vita."
Penso che le stesse cose Le siano già state dette dagli ortopedici dove immagino che la signora sia ricoverata.
Ripeto: parli con gli ortopedici e con gli anestesisti per concordare con loro il da farsi, perché è impossibile risolvere la cosa sul web.
Cordiali saluti
Ripropongo la stessa frase in tutta la sua drammaticità:
"Non operare equivale a non far camminare più la paziente con importanti conseguenze che possono ripercuotersi anche sull'aspettativa di vita."
Penso che le stesse cose Le siano già state dette dagli ortopedici dove immagino che la signora sia ricoverata.
Ripeto: parli con gli ortopedici e con gli anestesisti per concordare con loro il da farsi, perché è impossibile risolvere la cosa sul web.
Cordiali saluti
[#4]
Utente
Gent.mo dott., chiedo scusa se insisto, ma il cardiologo non ha dato l'ok per l'intervento!
Mi spaventa l'idea di non poter fare niente. Chiedo soltanto (a chi può aiutarmi) qualche ausilio per tener ferma la frattura e poter spostare la mamma dal letto ad una poltrona.
Infinitamente grazie!
Mi spaventa l'idea di non poter fare niente. Chiedo soltanto (a chi può aiutarmi) qualche ausilio per tener ferma la frattura e poter spostare la mamma dal letto ad una poltrona.
Infinitamente grazie!
[#5]
Premetto che non è il cardiologo a decidere l'operabilità della paziente, bensì l'anestesista.
Per quanto riguarda gli ausili possono esistere tutori per consentire in qualche modo la gestione del paziente in queste condizioni, ma hanno una funzione molto scarsa e limitata che dipende dal tippo di frattura. Parli con gli ortopedici che stanno seguendo Sua madre: solo loro che conoscono il caso possono dirLe se è possibile fare qualcosa. Ribadisco quanto già scritto otto giorni fa "parli con gli ortopedici e con gli anestesisti per concordare con loro il da farsi, perché è impossibile risolvere la cosa sul web."
Cordiali saluti
Per quanto riguarda gli ausili possono esistere tutori per consentire in qualche modo la gestione del paziente in queste condizioni, ma hanno una funzione molto scarsa e limitata che dipende dal tippo di frattura. Parli con gli ortopedici che stanno seguendo Sua madre: solo loro che conoscono il caso possono dirLe se è possibile fare qualcosa. Ribadisco quanto già scritto otto giorni fa "parli con gli ortopedici e con gli anestesisti per concordare con loro il da farsi, perché è impossibile risolvere la cosa sul web."
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3k visite dal 03/12/2010.
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