Legamento crociato anteriore rotto e lesione collaterale mediale
Salve, distinti dottori, il giorno 11 novembre ho subito un infortunio giocando a calcetto. Siccome ho visto il ginocchio sinistro girarsi verso l'esterno e rimettersi a posto in una frazione di secondo, mi sono preoccupato e non sono riuscito a continuare nemmeno a camminare. Si è subito gonfiato e andando al pronto soccorso mi hanno detto che si trattava di una trauma distorsivo e di ritornare tra 15gg con una risonanza magnetica. Il giorno 19 novembre mi sono recato da un ortopedico il quale mi ha estratto 3 siringhe da 10 cm l'una di sangue dal ginocchio e mi ha chiesto come mai non me l'avessero tolto già al pronto soccorso. In seguito ha letto la risonanza magnetica e mi ha detto che ho il crociato anteriore rotto e una lesione al collaterale mediale. Mi ha prescritto una cura di medicinali e mi ha detto che dovevo comprare una ginocchiera a movimento graduato e bloccarla a 30°gradi e tenerla per 3 settimane, dopo le quali mi devo recare da lui e deve stabilire se operarmi comunque al crociato anteriore o se non c'è bisogno. Vorrei precisare che nella risonanza c'è scritto chiarissimamente che non è presente nessuna fibra integra nel legamento crociato anteriore. Ora è da sabato che ho questa ginocchiera e volevo chiedervi se è normale che ho sempre il piede gonfio, e da ieri sera accuso un dolore molto forte al polpaccio. Inoltre vorrei sapere se è vero che probabilmente non devo operarmi come mi ha detto l'ortopedico, perchè da ciò che ho letto su internet il crociato anteriore per ricostruirlo c'è bisogno di un intervento chirurgico. Datemi delucidazioni in merito. Grazie mille a tutti
[#1]
Gentile utente
Se il legamento crociato anteriore è rotto in genere alla sua età è consigliabile eseguire l'intervento di ricostruzione legamentosa.
Naturalmente la diagnosi deve essere sia clinica che tramite RM.
Probabilmente il suo ortopedico di fiducia non si fida delle immagini RM e vuole essere sicuro con un esame clinico ben condotto.
Il fatto che Lei abbia il collo piede gonfio dipende dal fatto che se non carica l'arto inferiore il ritorno venoso è ridotto e quindi a fine giornata si può avere come conseguenza un gonfiore della parte inferiore dell'arto.
Tenga più spesso l'arto in scarico e vedrà che diminuirà il gonfiore.
Sarebbe opportuno poi fare anche una terapia preventiva per le trombosi venose profonde con eparina a basso peso molecolare ma credo che il suo orotpedico di fiducia abbia già provveduto ad instaurate detta terapia.
Ci tenga informati.
Cordiali saluti
Se il legamento crociato anteriore è rotto in genere alla sua età è consigliabile eseguire l'intervento di ricostruzione legamentosa.
Naturalmente la diagnosi deve essere sia clinica che tramite RM.
Probabilmente il suo ortopedico di fiducia non si fida delle immagini RM e vuole essere sicuro con un esame clinico ben condotto.
Il fatto che Lei abbia il collo piede gonfio dipende dal fatto che se non carica l'arto inferiore il ritorno venoso è ridotto e quindi a fine giornata si può avere come conseguenza un gonfiore della parte inferiore dell'arto.
Tenga più spesso l'arto in scarico e vedrà che diminuirà il gonfiore.
Sarebbe opportuno poi fare anche una terapia preventiva per le trombosi venose profonde con eparina a basso peso molecolare ma credo che il suo orotpedico di fiducia abbia già provveduto ad instaurate detta terapia.
Ci tenga informati.
Cordiali saluti
Antonio Mattei
[#2]
Utente
Dottore, innanzitutto la ringrazo per la esaudiente risposta. Volevo solo aggiungere un ultima cosa, ovvero il mio ortopedico non mi ha parlato di nessuna terapia, e sopratutto mi ha detto che forse non c'è bisogno dell'operazione, anche se devo darle ragione sul fatto che esso non si fida dell'immagini della risonanza magnatica, in quanto mi ha detto di ripeterla perchè l'immagine della stessa era oscurata dal sangue, e quindi poco pulita. La chiedo, quindi, perchè il mio ortopedico mi ha detto che forse non devo operarmi? Mi ha preso in giro? Grazie ed arrivederla.
[#4]
Utente
Distinto Dottore, la ricontatto in quanto venerdì sono stato da un altro ortopedico il quale mi ha detto le stesse cose dell'altro ortopedico ed il quale mi ha suggerito di tenere per altre 2 settimane la ginocchiera a movimento graduale(quindi in totale la devo tenere 1 mese) e dovrei togliermela il giorno 17 dicembre. Il 20 dicembre ho prenotato la risonanza magnetica, ma purtroppo per colpa delle festività natalizie la risposta l'avrò dopo natale. La visita con l'ortopedico l'ho prenotata a gennaio, ma ciò che vorrei sapere da lei è questo: dal 17 che mi tolgo la ginocchiera poi posso piegare ed estendere il ginocchio senza che faccia altri danni? Posso camminare o devo farlo con le stampelle? la notte devo indossare la ginocchiera per evitare che il ginocchio faccia movimenti bruschi? Grazie ed arrivederla.
[#5]
La ginocchiera a quanto mi è dato di capire è già regolata perchè Lei possa articolare il ginocchio e quindi alla rimozione nondovrebbero esserci particolari problemi.
Per quanto riguarda la notte se si sente più sicuro la può tranquillamente tenere.
Per camminare inizialmente le consiglierei di usare i bastoni canadesi.
Cordiali saluti
Per quanto riguarda la notte se si sente più sicuro la può tranquillamente tenere.
Per camminare inizialmente le consiglierei di usare i bastoni canadesi.
Cordiali saluti
[#6]
Utente
Dottore mi scusi ma si sbaglia, la ginocchiera è bloccata 30° e 30°, quindi è immobilizzata. Io vorrei sapere solo se nel tempo che intercorre tra il 17 dicembre e la metà di gennaio che mi devo operare, posso piegare ed estendere il ginocchio, e se posso camminare e quindi applicando carichi. Grazie ed arrivederci.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 8.7k visite dal 23/11/2010.
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