Rottura capitello radiale
Spett.le Medicitalia.it buongiorno, innanzitutto voglio farvi i miei complimenti per la qualità del sito e per la professionalità delle risposte che fornite nei consulti.
Ho 41 anni e nel gennaio scorso, a causa di un incidente stradale, ho riportato la rottura del capitello radiale in tre pezzi. Sono stato operato e mi sono state applicate tre viti di Herbert. I tre frammenti però non si sono saldati e dovrò effettuare un secondo intervento per rimuovere sia i pezzi che le viti. Ho quindi consultato due ortopedici: uno mi ha consigliato di applicare una protesi (che avrà una durata di circa 10 anni) e un altro mi ha consigliato di effettuare una capitellectomia. Non saprei a chi dare la mia fiducia. Sapreste darmi un consiglio?
Vi ringrazio infinitamente.
Marco (PD)
Ho 41 anni e nel gennaio scorso, a causa di un incidente stradale, ho riportato la rottura del capitello radiale in tre pezzi. Sono stato operato e mi sono state applicate tre viti di Herbert. I tre frammenti però non si sono saldati e dovrò effettuare un secondo intervento per rimuovere sia i pezzi che le viti. Ho quindi consultato due ortopedici: uno mi ha consigliato di applicare una protesi (che avrà una durata di circa 10 anni) e un altro mi ha consigliato di effettuare una capitellectomia. Non saprei a chi dare la mia fiducia. Sapreste darmi un consiglio?
Vi ringrazio infinitamente.
Marco (PD)
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Egregio Marco,
la capitellectomia è un intervento sicuro, standardizzato, con buoni risultati a lunga distanza, nei casi in cui la sintesi fallisca (considerando che il capitello radiale presenta una qualità ossea piuttosto scadente, se paragonata ad altri distretti anatomici) o i frammenti siano troppi. Se Lei immagina le due ossa dell'avambraccio (ulna e radio) come due colonne, una capitellectomia può "interrompere" la colonna del radio aumentando il valgo fisiologico del gomito (ovvero l'angolo a "X" che il gomito supinato mostra normalmente a riposo). Tuttavia i legamenti collaterali (in special modo il complesso mediale, posto dal lato opposto al capitello) tendono a modificare la loro biomeccanica per compensare la mancanza colonnare ottenuta chirurgicamente. Il complesso legamentoso mediale tenderà perciò ad "ipertrofizzarsi", aumentando il proprio spessore per opporsi con maggior forza alla tendenza del gomito a valgizzarsi. Una capitellectomia che ho eseguito alcuni mesi fa in un paziente fisicamente molto forte mi ha permesso di saggiare direttamente tale "caratteristica comportamentale" da parte dei legamenti. Ora il paziente non mostra alcuna instabilità, ha recuperato una buona flesso-estensione (considerando che la lesione pluriframmentaria del suo capitello risaliva a circa 1 anno e mezzo prima dell'intervento...) e ha ripreso l'attività lavorativa. Di converso, la protesi di capitello è un'alternativa interessante, in quanto ripristina il difetto colonnare. Uno studio effettuato su cadaveri da un team di ortopedici americani ha dimostrato che il capitello radiale ha una complessità anatomica variabile da soggetto a soggetto. Ciò spiega il motivo per il quale non esiste un solo modello protesico per il capitello radiale, bensì ne esistono molteplici. Una delle versioni più interessanti, in grado di avvicinarsi all'anatomia capitellare, è di tipo "oscillante", in grado, cioè, di adattarsi dinamicamente al condilo omerale soprastante durante il movimento. Un intervento alternativo ad entrambi, che ho avuto modo di sentir proposto da colleghi ortopedici, è il "testa peroneale pro capitello", ovvero la resezione della testa del perone e la sua sintesi al posto del capitello radiale asportato, ma di tale intervento non ho alcuna esperienza. Il mio personale parere è il seguente : se Lei non svolge attività sportive ed il suo gomito non è sottoposto a particolari stress, la protesi è un'ottima soluzione. Se invece desidera continuare l'attività sportiva, Le consiglierei una capitellectomia.
Cordiali saluti,
Andrea Salvi
la capitellectomia è un intervento sicuro, standardizzato, con buoni risultati a lunga distanza, nei casi in cui la sintesi fallisca (considerando che il capitello radiale presenta una qualità ossea piuttosto scadente, se paragonata ad altri distretti anatomici) o i frammenti siano troppi. Se Lei immagina le due ossa dell'avambraccio (ulna e radio) come due colonne, una capitellectomia può "interrompere" la colonna del radio aumentando il valgo fisiologico del gomito (ovvero l'angolo a "X" che il gomito supinato mostra normalmente a riposo). Tuttavia i legamenti collaterali (in special modo il complesso mediale, posto dal lato opposto al capitello) tendono a modificare la loro biomeccanica per compensare la mancanza colonnare ottenuta chirurgicamente. Il complesso legamentoso mediale tenderà perciò ad "ipertrofizzarsi", aumentando il proprio spessore per opporsi con maggior forza alla tendenza del gomito a valgizzarsi. Una capitellectomia che ho eseguito alcuni mesi fa in un paziente fisicamente molto forte mi ha permesso di saggiare direttamente tale "caratteristica comportamentale" da parte dei legamenti. Ora il paziente non mostra alcuna instabilità, ha recuperato una buona flesso-estensione (considerando che la lesione pluriframmentaria del suo capitello risaliva a circa 1 anno e mezzo prima dell'intervento...) e ha ripreso l'attività lavorativa. Di converso, la protesi di capitello è un'alternativa interessante, in quanto ripristina il difetto colonnare. Uno studio effettuato su cadaveri da un team di ortopedici americani ha dimostrato che il capitello radiale ha una complessità anatomica variabile da soggetto a soggetto. Ciò spiega il motivo per il quale non esiste un solo modello protesico per il capitello radiale, bensì ne esistono molteplici. Una delle versioni più interessanti, in grado di avvicinarsi all'anatomia capitellare, è di tipo "oscillante", in grado, cioè, di adattarsi dinamicamente al condilo omerale soprastante durante il movimento. Un intervento alternativo ad entrambi, che ho avuto modo di sentir proposto da colleghi ortopedici, è il "testa peroneale pro capitello", ovvero la resezione della testa del perone e la sua sintesi al posto del capitello radiale asportato, ma di tale intervento non ho alcuna esperienza. Il mio personale parere è il seguente : se Lei non svolge attività sportive ed il suo gomito non è sottoposto a particolari stress, la protesi è un'ottima soluzione. Se invece desidera continuare l'attività sportiva, Le consiglierei una capitellectomia.
Cordiali saluti,
Andrea Salvi
Dott. Andrea Salvi
www.ortopedicobrescia.com
https://g.co/kgs/FhgrTQ
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 16.8k visite dal 04/09/2007.
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