Artrosi secondaria anca
Ho 41 anni. Dieci anni fa sono stato operato per frattura del cotile a causa di un incidente. Ultimamente, accusando un po' piu' di dolore del solito, mi sono sottoposto ad una rx il cui referto evidenziava "iniziali alterazioni artrosiche secondarie". Vorrei sapere se, qualora acclarato (quali altri esami eventualmente sono consigliati?) uno stato ancora INIZIALE di artrosi, se sia possibile o consigliabile intervenire con tecniche ricostruttive/rigenerative della cartilagine (quali?) prima che la condizione peggiori. grazie.
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Gentile utente, è ormai accertato che le fratture dell'acetabolo, anche se trattate e ridotte nel miglior modo possibile, portino ad un consumo più veloce rispetto all'anca controlaterale. Se è questo il suo caso, allora non ci sono molte cose da fare. Non esistono ad oggi tecniche di ricostruzione o rigenerazione della cartilagine. Quello che si deve fare è rimanere nel peso forma, rinforzare i muscoli dell'anca senza stressare l'articolazione (quindi nuoto), fare delle infiltrazioni di acido ialuronico intraarticolari se uno specialista lo ritiene opportuno. L'RX può bastare, ma ancora meglio sono le rassicurazioni di un ortopedico che la può visitare. Cordiali saluti.
Gianni Nucci, Chirurgo Ortopedico
Responsabile U.F. Ortopedia Santa Rita Hospital - Montecatini T.
Riceve a Lucca, Montecatini, Pistoia, Follonica
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 12/11/2010.
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