Distorsione tibio tarsica podista
Buongiorno,
sono un podista amatoriale e a maggio del 2010, a fine allenamento mi sono provocato un trauma tibiotarsico. Ho consultato subito l'ortopedico che dopo esame ecografico mi ha consigliato un ciclo di fisioterapia, ecco il referto dell'esame ecografico:
""tenosivite della guaina comune dei peronieri con edema intorno al ligamento collaterale come da "stiramento" dello stesso. Si associa edema sottocutaneo della regione primalleolare esterna"".
Dunque a seguito di tale referto ho effettuato un ciclo di c.a 15 sedute di fisioterapia, e a valle di queste, nonostante permanesse un leggero gonfiore sulla caviglia, il mio fisioterapista mi ha fatto riprendere la corsa.
Durante l'attività di allenamento non sentivo dolore ma succedeva che se superavo i 12 km di percorso la caviglia il giorno dopo era leggermente più gonfia.
Ritornato dal mio ortopedico ho effettuato dietro sua prescrizione e consiglio un esame di RMN di cui allego risultato:
""Paziente con pregresso trauma distorsivo capsulo ligamentoso esterno della caviglia. All'esame odierno rispetto all'esame ecografico portato in visione (sopra descritto), non è più evidente la tenosivite della guaina comune dei peronei. Permane aspetto edematoso e disomogeneo della capsula articolare laterale con aspetto estremamente sottile e mal delimitabile del legamento peroneo astralgico anteriore, come da esiti di trauma subtotale. Altresì non è riconoscibile in tutta la sua estensione il legamento peroneo calcare. Integro ma disomogeneo il legamento peroneo astralgico posteriore. Regolari i legamenti prori del comparto mediale.
Attualemnte permane un gonfiore sulla caviglia, e la sento molto contratta. Non provo dolore durante la corsa ma il giorno dopo specie se ho caricato molto la sento un po affaticata. Non accuso al momento alcun sintomo di instabilità della caviglia.
Vi chiedo se stante il quadro sopra descritto ci sia bisogno di operare o se trattamenti alternativi possono definitivamente risolvere la problematica. E se infine devo fermarvi completamente nell'attivitò di podismo.
cordialmente saluto
sono un podista amatoriale e a maggio del 2010, a fine allenamento mi sono provocato un trauma tibiotarsico. Ho consultato subito l'ortopedico che dopo esame ecografico mi ha consigliato un ciclo di fisioterapia, ecco il referto dell'esame ecografico:
""tenosivite della guaina comune dei peronieri con edema intorno al ligamento collaterale come da "stiramento" dello stesso. Si associa edema sottocutaneo della regione primalleolare esterna"".
Dunque a seguito di tale referto ho effettuato un ciclo di c.a 15 sedute di fisioterapia, e a valle di queste, nonostante permanesse un leggero gonfiore sulla caviglia, il mio fisioterapista mi ha fatto riprendere la corsa.
Durante l'attività di allenamento non sentivo dolore ma succedeva che se superavo i 12 km di percorso la caviglia il giorno dopo era leggermente più gonfia.
Ritornato dal mio ortopedico ho effettuato dietro sua prescrizione e consiglio un esame di RMN di cui allego risultato:
""Paziente con pregresso trauma distorsivo capsulo ligamentoso esterno della caviglia. All'esame odierno rispetto all'esame ecografico portato in visione (sopra descritto), non è più evidente la tenosivite della guaina comune dei peronei. Permane aspetto edematoso e disomogeneo della capsula articolare laterale con aspetto estremamente sottile e mal delimitabile del legamento peroneo astralgico anteriore, come da esiti di trauma subtotale. Altresì non è riconoscibile in tutta la sua estensione il legamento peroneo calcare. Integro ma disomogeneo il legamento peroneo astralgico posteriore. Regolari i legamenti prori del comparto mediale.
Attualemnte permane un gonfiore sulla caviglia, e la sento molto contratta. Non provo dolore durante la corsa ma il giorno dopo specie se ho caricato molto la sento un po affaticata. Non accuso al momento alcun sintomo di instabilità della caviglia.
Vi chiedo se stante il quadro sopra descritto ci sia bisogno di operare o se trattamenti alternativi possono definitivamente risolvere la problematica. E se infine devo fermarvi completamente nell'attivitò di podismo.
cordialmente saluto
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Le indicazioni chirurgiche includono la presenza di dolore e l'instabilita' di caviglia, nel suo caso io non darei un' indicazione chirurgica, chiaramnente e' importante sapere quello che ha e gestire piu' o meno il dolore , continui l' attivita' sportiva a tolleranza delle manifestazioni cliniche.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Andrea D'Arrigo
Specialista in chirurgia del Piede e Caviglia
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 09/11/2010.
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