Il corno posteriore ed il corpo del menisco mediale, assotigliati, quest'ultimo fissurato
Risonanza magnetica articolare ginocchio sinistro eseguita mediante ripresa di scansioni assiali, coronali e sagittali con tecnica SE e GE.
Gentilissimi dottori,
in seguito ad una posizione anomala assunta per un paio di minuti con gambe piegate in modo inusuale, ho iniziato ad avvertire un leggero dolore al ginocchio sinistro che non si è risolto naturalmente al momento di ritornare in posizione eretta.
Dopo un paio di mesi, vista la persistenza del dolore, mi sono rivolto ad un ortopedico ospedaliero che, dopo una visita mi ha consigliato l’intervento per
“gonalgia a sinistra, sospetta lesione del menisco mediale”
fissandomi anche la data dell’intervento e predisponendo l’iter preoperatorio. Dato l’esito della visita, non ha ritenuto necessario l’esame di risonanza magnetica.
Tuttavia per mia tranquillità, mi sono sottoposto all’esame in argomento che ha dato il seguente referto:
“Appena aumentata la quantità di liquido endoarticolare. Alterazione di tipo degenerativo interessa il corno posteriore ed il corpo del menisco mediale, assotigliati, quest’ultimo fissurato. Conservato il menisco laterale. Nella norma le componenti del pivot centrale ed i collaterali. Lieve assottigliamento della cartilagine di rivestimento femoro-tibiale. Alterazioni osteocondrali con edema intraspongioso sub condrale interessano gli spigoli mediali contrapposti femorale e tibiale. Lieve ispessimento sinoviale nei recessi parameniscali mediali. Condromalacia femoro-rotulea di terzo grado. Rotula in asse.”
Considerato che ho 66 anni e che conduco una vita non sedentaria ed un peso di 82 kg, e visto che nel frattempo il dolore è discretamente scemato (sono ormai trascorsi oltre due mesi dalle prime avvisaglie), Vi chiedo se alla luce degli esami eseguiti ritenete di confermare la necessità di sottopormi all’intervento che mi è stato proposto.
Ringrazio anticipatamente
Gentilissimi dottori,
in seguito ad una posizione anomala assunta per un paio di minuti con gambe piegate in modo inusuale, ho iniziato ad avvertire un leggero dolore al ginocchio sinistro che non si è risolto naturalmente al momento di ritornare in posizione eretta.
Dopo un paio di mesi, vista la persistenza del dolore, mi sono rivolto ad un ortopedico ospedaliero che, dopo una visita mi ha consigliato l’intervento per
“gonalgia a sinistra, sospetta lesione del menisco mediale”
fissandomi anche la data dell’intervento e predisponendo l’iter preoperatorio. Dato l’esito della visita, non ha ritenuto necessario l’esame di risonanza magnetica.
Tuttavia per mia tranquillità, mi sono sottoposto all’esame in argomento che ha dato il seguente referto:
“Appena aumentata la quantità di liquido endoarticolare. Alterazione di tipo degenerativo interessa il corno posteriore ed il corpo del menisco mediale, assotigliati, quest’ultimo fissurato. Conservato il menisco laterale. Nella norma le componenti del pivot centrale ed i collaterali. Lieve assottigliamento della cartilagine di rivestimento femoro-tibiale. Alterazioni osteocondrali con edema intraspongioso sub condrale interessano gli spigoli mediali contrapposti femorale e tibiale. Lieve ispessimento sinoviale nei recessi parameniscali mediali. Condromalacia femoro-rotulea di terzo grado. Rotula in asse.”
Considerato che ho 66 anni e che conduco una vita non sedentaria ed un peso di 82 kg, e visto che nel frattempo il dolore è discretamente scemato (sono ormai trascorsi oltre due mesi dalle prime avvisaglie), Vi chiedo se alla luce degli esami eseguiti ritenete di confermare la necessità di sottopormi all’intervento che mi è stato proposto.
Ringrazio anticipatamente
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Gentile utente
il ricorso all'intervento chirurgico è in relazione all'andamento della sua sintomatologia anche se vista la risposta della sua RM io Le consiglierei di propendere per il si.
Avere in articolazione delle strutture rotte e degenerate (menisco nella fattispecie) può aumentare l'ncidenza di sviluppare degenerazione articolare (artrosi); Quindi essendo Lei una persona molto attiva l'intervento di artroscopia avrebbe oltre che una indicazione terapeutica, anche una indicazione preventiva (ritardare l'insorgenza di artrosi severa).
Spero di esserLe stato di aiuto.
Cordiali saluti
il ricorso all'intervento chirurgico è in relazione all'andamento della sua sintomatologia anche se vista la risposta della sua RM io Le consiglierei di propendere per il si.
Avere in articolazione delle strutture rotte e degenerate (menisco nella fattispecie) può aumentare l'ncidenza di sviluppare degenerazione articolare (artrosi); Quindi essendo Lei una persona molto attiva l'intervento di artroscopia avrebbe oltre che una indicazione terapeutica, anche una indicazione preventiva (ritardare l'insorgenza di artrosi severa).
Spero di esserLe stato di aiuto.
Cordiali saluti
Antonio Mattei
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6.3k visite dal 09/11/2010.
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