Post frattura
IL GIORNO 3 OTTOBRE 2009 UN AUTO, USCITA DA UN PARCHEGGIO MI HA INVESTITO CON LO SCOOTER E CADENTO LO SCOOTER E' ANDANDO SULLA GAMBA DX
PROVOCANDO UNA FRATTURA PLURIFRAMMENTARIA DELL EMIPIATTO TIBIALE, DELLA SPILLA TIBIALE E UNA FRATTURA COMPOSTA DELLA TESTA PERONEALE (da RX). IMMOBILIZZATO E
RICOVERATO NELLA STRUTTURA, SI PRESUMEVA DI INTERVENIRE CHIRURGICAMENTE SULL EMIPIATTO TIBILE (DICEVANO CHE IL PIATTO ERA SCESO).
HANNO EFFETTUATO UNA TAC DOVE RILEVA, TRALATRO UNA LACERAZIONE DELL LCA, MENTRE LA FRATTURA SI RITIENE COMPOSTA E QUINDI SOLO DA INGESSARE CON UN ALGOLATURA
0-10° PER CORCA 30GG.TOLTO ìL GSSO HO FATTO FìSOTERAPìA PER UN MESE E MAN MAMO Mì SON RìPRESO GRADUALMENTE PERO' SENZA MAì SENTìRMì AL 100%
ad un anno dalla frattura contìnuo a sentìrmì la gamba pesante dopo una gìornata dì lavoro all'ìmpìedì. e spesso ho delle fìtte sulla parte esterna della gamba dì poco sotto al gìnocchìo e ìnoltre sì nota un leggero valgìsmo del gìnocchìo.
cme posso rìsorlvere?
un anno e' tanto. come maì ancora sìntomì?
ed ìl vagìsmo?
ìn attesa dì una sua rìsposta
cordìalì salutì
PROVOCANDO UNA FRATTURA PLURIFRAMMENTARIA DELL EMIPIATTO TIBIALE, DELLA SPILLA TIBIALE E UNA FRATTURA COMPOSTA DELLA TESTA PERONEALE (da RX). IMMOBILIZZATO E
RICOVERATO NELLA STRUTTURA, SI PRESUMEVA DI INTERVENIRE CHIRURGICAMENTE SULL EMIPIATTO TIBILE (DICEVANO CHE IL PIATTO ERA SCESO).
HANNO EFFETTUATO UNA TAC DOVE RILEVA, TRALATRO UNA LACERAZIONE DELL LCA, MENTRE LA FRATTURA SI RITIENE COMPOSTA E QUINDI SOLO DA INGESSARE CON UN ALGOLATURA
0-10° PER CORCA 30GG.TOLTO ìL GSSO HO FATTO FìSOTERAPìA PER UN MESE E MAN MAMO Mì SON RìPRESO GRADUALMENTE PERO' SENZA MAì SENTìRMì AL 100%
ad un anno dalla frattura contìnuo a sentìrmì la gamba pesante dopo una gìornata dì lavoro all'ìmpìedì. e spesso ho delle fìtte sulla parte esterna della gamba dì poco sotto al gìnocchìo e ìnoltre sì nota un leggero valgìsmo del gìnocchìo.
cme posso rìsorlvere?
un anno e' tanto. come maì ancora sìntomì?
ed ìl vagìsmo?
ìn attesa dì una sua rìsposta
cordìalì salutì
Gentile utente. le fratture del piatto tibiale sono sicuramente cariche di ripercussioni croniche a carico dell'articolazione del ginocchio perchè viene interessata proprio la superficie ove avviene il movimento ed il carico. Consideri che il ginocchio rappresenta un elemento fondamentale in tutte le attività che svolgiamo ogni giorno. Anche se fermi in piedi o se camminiamo, comunque il peso del corpo grave e attraversa l'articolazione. Per quanto riguarda il valgismo e le altre contemporanee problematiche articolari, è necessario che si sottoponga a visita specialistica per una valutazione obbiettiva delle condizioni scheletriche, funzionali e di stabilità articolare, al fine di prendere in considerazione la necessità di ulteriori accertamenti o trattamenti.
Ci tenga informati
Ci tenga informati
Dr. Giuseppe Colì
Specialista Ortopedico
Malattie metaboliche dell'osso
Ex responsabile centro Osteoporosi

Utente
nel caso dì un ìntervento. qualì sono ì tempì dì recupero?
che tìpo dì ìntervento cì sarebbe bìsogno?
che tìpo dì ìntervento cì sarebbe bìsogno?

Utente
buongiorno
le scrivo dopo un po di anni
in riferimento al problema di cui sopra, a 4 anni di distanza continuo a sentire, anche se non frequentemente, un dolore al ginocchio dopo lunghe giornate all'' impiedi con un dolore al polpaccio
lo stesso dolore lo sento, da 4 anni, quando provo a schiacciare all indietro il ginocchio
le volevo chiedere se e'' necessaria una RMN per verificare i legamenti (all epoca della frattura si parlava di una lacerazione del crociato) e quindi di intervenire chirurgicamente
aggiungo che il valgismo mi e'' rimasto e ..."ci sto convivendo"
saluti
le scrivo dopo un po di anni
in riferimento al problema di cui sopra, a 4 anni di distanza continuo a sentire, anche se non frequentemente, un dolore al ginocchio dopo lunghe giornate all'' impiedi con un dolore al polpaccio
lo stesso dolore lo sento, da 4 anni, quando provo a schiacciare all indietro il ginocchio
le volevo chiedere se e'' necessaria una RMN per verificare i legamenti (all epoca della frattura si parlava di una lacerazione del crociato) e quindi di intervenire chirurgicamente
aggiungo che il valgismo mi e'' rimasto e ..."ci sto convivendo"
saluti
Gentile utente, per il tipo di frattura subita, è più che normale continuare anche a distanza avere dei postumi algici e disfunzionali. Nella prospettiva di eventuale successivo trattamento sia fisioterapico che chirurgico, le consiglio di eseguire una RMN ch possa far valutare lo stato della cartilagine, menischi e ligamenti.
Ci tenga informati
Ci tenga informati

Utente
l ho prenotata per domani mattina
le faro' sapere l 'esito anche per poi decidere come comportarci con la diagnosi
le chiedo soltanto, come posso dedurre dalla risposta, per il tipo di frattura avro' ripercussioni per sempre?
le faro' sapere l 'esito anche per poi decidere come comportarci con la diagnosi
le chiedo soltanto, come posso dedurre dalla risposta, per il tipo di frattura avro' ripercussioni per sempre?
L'articolazione del ginocchio è sollecitata dal carico e dai movimenti del nostro corpo in ogni momento del giorno. Rappresenta quindi uno "snodo" fondamentale nel quale ogni "imperfezione" altera la biomeccanica con degenerazione della cartilagine e delle strutture capsulo-menisco-ligamentose in maniera anticipata rispetto ad una articolazione "perfetta" che non abbia avuto nel tempo lesioni. Ma stia sereno, esistono problemi ben più seri.
Santa giornata
Santa giornata

Utente
LE SCRIVO LA RISPOSTA
Alterazione morfologica dell'epifisi tibiale, con avvallamento del comparto di pertinenza dell'eminenza intertibiale, da postumi cronici fratturativo; a tale livello si apprezza una componente reattivo/distrofica a carico della spongiosa ossea sottostante da impatto recidivante.
Leggermente assottigliato il profilo del menisco mediale
Piccola lesione evidente lungo il bordo ventrale del corpo del menisco laterale.
lacerazione cronica del LCA con fibre sfrangiate in involuzione degenerativo/mucoide con profilo nettamente ondulato.
Angolato il LCP di regolare spessore segnale (lassita' anteriore)
regolari i collaterali.
Modesto infarcimento del PAPE
Rotula bassa, ai gradi di flessione in esame, atteggiata in obliquita' estera da quadro di iperpressione esterna. Fini irregolarita' sclerotiche a carico della limitante rotulea posteriore.
Aspetto ispessito della plica sinoviale retrolotulea sul versante mediale.
Leggermente congesta la borsa prerotulea.
note di fibroentesite prossimale a carico del tendine rotuleo.
Esigua quota liquida intraarticolare e nel recesso retrosovrarotuleo.
Alterazione morfologica dell'epifisi tibiale, con avvallamento del comparto di pertinenza dell'eminenza intertibiale, da postumi cronici fratturativo; a tale livello si apprezza una componente reattivo/distrofica a carico della spongiosa ossea sottostante da impatto recidivante.
Leggermente assottigliato il profilo del menisco mediale
Piccola lesione evidente lungo il bordo ventrale del corpo del menisco laterale.
lacerazione cronica del LCA con fibre sfrangiate in involuzione degenerativo/mucoide con profilo nettamente ondulato.
Angolato il LCP di regolare spessore segnale (lassita' anteriore)
regolari i collaterali.
Modesto infarcimento del PAPE
Rotula bassa, ai gradi di flessione in esame, atteggiata in obliquita' estera da quadro di iperpressione esterna. Fini irregolarita' sclerotiche a carico della limitante rotulea posteriore.
Aspetto ispessito della plica sinoviale retrolotulea sul versante mediale.
Leggermente congesta la borsa prerotulea.
note di fibroentesite prossimale a carico del tendine rotuleo.
Esigua quota liquida intraarticolare e nel recesso retrosovrarotuleo.

Utente
COME MAI DOTTORE, NON C E RISPOSTA
Dopo aver risolto dei problemi di connessione ad internet, posso finalmente leggere il suo referto e risponderle.
La RMN eseguita, rileva che il suo ginocchio sta andando incontro ad artrosi per alterazione degli assi di carico con reazioni infiammatorie-irritative locali. Sarebbe pertanto necessario sottoporsi a visita specialistica, che probabilmente avrà già eseguito, per effettuare trattamenti farmacologici e fisioterapici adatti al suo caso.
Spiacente per il ritardo nella risposta la saluto cordialmente
La RMN eseguita, rileva che il suo ginocchio sta andando incontro ad artrosi per alterazione degli assi di carico con reazioni infiammatorie-irritative locali. Sarebbe pertanto necessario sottoporsi a visita specialistica, che probabilmente avrà già eseguito, per effettuare trattamenti farmacologici e fisioterapici adatti al suo caso.
Spiacente per il ritardo nella risposta la saluto cordialmente

Utente
GRAZIE
DOPO LA VISITA IL MEDICO MI HA RIFERITO CHE A LIVELLO CHIRURGICO NON VEDE LA NECESSITA.
O MEGLIO, A VOLTE MEGLIO LASCIARE COSI CHE METTERE LE MANI E COMMETTERE QUALCHE ERRORE.
MI HA PRESCRITTO IL CONDOSOFUR PER 2 CICLI
E SEDUTE DA 10 OGNI 6 MESI DI TECARTERAPIA E LASERTERAPIA
IN PIU' ESERCIZI CON UN PESO ALLA CAVIGLIA DA 1.5 KG PER RINFORZARE IL QUADRICIPITE
CMQ RESTA IL DOLORE CRONICO A FINE GIORNATA E A VOLTE IL DOLORE LATERALE INTERNO
LA MIA PAURA E' CHE POSSA DEGENERARE COL PASSARE DEGLI ANNI.
MI HANNO CONSIGLIATO DELLE INFILTRAZIONI. LO ASCOLTO COME CONSIGLIO?
IN ATTESA
DISTINTI SALUTI
DOPO LA VISITA IL MEDICO MI HA RIFERITO CHE A LIVELLO CHIRURGICO NON VEDE LA NECESSITA.
O MEGLIO, A VOLTE MEGLIO LASCIARE COSI CHE METTERE LE MANI E COMMETTERE QUALCHE ERRORE.
MI HA PRESCRITTO IL CONDOSOFUR PER 2 CICLI
E SEDUTE DA 10 OGNI 6 MESI DI TECARTERAPIA E LASERTERAPIA
IN PIU' ESERCIZI CON UN PESO ALLA CAVIGLIA DA 1.5 KG PER RINFORZARE IL QUADRICIPITE
CMQ RESTA IL DOLORE CRONICO A FINE GIORNATA E A VOLTE IL DOLORE LATERALE INTERNO
LA MIA PAURA E' CHE POSSA DEGENERARE COL PASSARE DEGLI ANNI.
MI HANNO CONSIGLIATO DELLE INFILTRAZIONI. LO ASCOLTO COME CONSIGLIO?
IN ATTESA
DISTINTI SALUTI
Se si riferisce alle infiltrazioni con acido jaluronico, sicuramente possono giovare molto al trofismo della cartilagine e rallentare il processo di evoluzione artrosica. Concordo anche con il trattamento fisioterapico e le raccomando di tenere sotto controllo il peso corporeo.
Cordialita'
Cordialita'

Utente
dopo un continuo e costante dolore al ginocchio e al polpaccio, noto che il valgismo, ad occhio nudo, sta diventando piu accentuato
le tecar-terapia, fatte 6 mesi fa, mi hanno dato l impressione di un palleativo al momento ma nient altro
mi e stato consigliato di portare una ginocchiera genufit 15a per contenere meglio la gamba , l articolazione....
può aiutare?
inoltre, il consulto del medico, di cui parlavo sopra qualche mese fa, non ha avuto gli effetti attesi da me (forse credevo di risolvere il problema anche chirurgicamente)
in attesa
distinti saluti
le tecar-terapia, fatte 6 mesi fa, mi hanno dato l impressione di un palleativo al momento ma nient altro
mi e stato consigliato di portare una ginocchiera genufit 15a per contenere meglio la gamba , l articolazione....
può aiutare?
inoltre, il consulto del medico, di cui parlavo sopra qualche mese fa, non ha avuto gli effetti attesi da me (forse credevo di risolvere il problema anche chirurgicamente)
in attesa
distinti saluti
Gentilissimo, la ginocchiera prescritta può contribuire a mantenere l'asse scheletrico del ginocchio, ma ribadisco che è fondamentale controllare il peso. La soluzione chirurgica prevederebbe una protesi ma lei è ancora troppo giovane per impiantarla.
Cordialità
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 4.7k visite dal 31/10/2010.
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