Scoliosi: tipo di anestesia
Gentili Dottori,
Sono un ragazzo di 23 anni affetto da scoliosi lombare e toracica con angolo scoliotico superiore a 50°. Vi scrivo in quanto il dottore (medico generale ma con anni di esperienza presso un centro scoliosi) che mi ha visitato e che ha comprovato l'esistenza della malattia estesa su due regioni del corpo, mi ha fatto capire che, se nel giro di un anno l'angolo scoliotico dovesse aumentare, sarò costretto a sottopormi ad un intervento chirurgico. A tal proposito, mi ha anche precisato che i migliori istituti ospedalieri per il trattamento della scoliosi si trovano a Bologna (Istituto ortopedico Rizzoli) e a Bari (Policlinico). Ora, non fidandomi del giudizio di un solo medico (si sa, in queste circostanze è meglio chiedere il parere di più specialisti nel settore, anche se le lastre parlano da sé purtroppo), mi sono rivolto ad un ortopedico, dopodiché dovrò decidere cosa fare della mia vita. Inoltre, il problema è che ho timore non tanto dell'intervento a cui quasi sicuramente dovrò sottopormi, quanto del tipo di anestesia a cui ricorrerà chi dovrà operarmi. Il mio eccessivo stato d'ansia è determinato, soprattutto, dal fatto che già da piccolo, alla tenera età di 6 anni, avevo subito un intervento chirurgico avvenuto presso il Policlinico "Gemelli" di Roma per la rimozione delle adenoidi, quindi potete ben capire che il ricordo di un povero bambino intimorito come me, che anzitempo si apprestava ad entrare in sala operatoria e che, gradualmente, mentre respirava dalla maschera di erogazione dell'ossigeno, si addormentava, rimane ancora impresso nella mia mente come fosse ieri. Capisco che ormai, essendo passati ben 17 anni ed essendo cresciuto, devo saper contenere le mie paure, ma proprio non ce la faccio: nella mia mente ricorrono immagini che come spezzoni di film mi tormentano ogniqualvolta mi sovviene il ricordo del mio primo ed unico (fino ad oggi) intervento chirurgico. Da quando ho appreso questa notizia, ci sono notti in cui non dormo affatto ed altre in cui sogno di operarmi o di trovarmi in sala operatoria circondato da medici e sovrastato dalla grande luce tipica delle sale operatorie. Pertanto, volevo chiederVi di darmi delucidazioni in merito al tipo di anestesia che i medici potrebbero compiere su di me e se vi è la necessità di praticare un'anestesia totale (quindi con perdita di coscienza) oppure è possibile ricorrere ad una loco-regionale.
Vi ringrazio tutti anticipatamente per la risposta.
Sono un ragazzo di 23 anni affetto da scoliosi lombare e toracica con angolo scoliotico superiore a 50°. Vi scrivo in quanto il dottore (medico generale ma con anni di esperienza presso un centro scoliosi) che mi ha visitato e che ha comprovato l'esistenza della malattia estesa su due regioni del corpo, mi ha fatto capire che, se nel giro di un anno l'angolo scoliotico dovesse aumentare, sarò costretto a sottopormi ad un intervento chirurgico. A tal proposito, mi ha anche precisato che i migliori istituti ospedalieri per il trattamento della scoliosi si trovano a Bologna (Istituto ortopedico Rizzoli) e a Bari (Policlinico). Ora, non fidandomi del giudizio di un solo medico (si sa, in queste circostanze è meglio chiedere il parere di più specialisti nel settore, anche se le lastre parlano da sé purtroppo), mi sono rivolto ad un ortopedico, dopodiché dovrò decidere cosa fare della mia vita. Inoltre, il problema è che ho timore non tanto dell'intervento a cui quasi sicuramente dovrò sottopormi, quanto del tipo di anestesia a cui ricorrerà chi dovrà operarmi. Il mio eccessivo stato d'ansia è determinato, soprattutto, dal fatto che già da piccolo, alla tenera età di 6 anni, avevo subito un intervento chirurgico avvenuto presso il Policlinico "Gemelli" di Roma per la rimozione delle adenoidi, quindi potete ben capire che il ricordo di un povero bambino intimorito come me, che anzitempo si apprestava ad entrare in sala operatoria e che, gradualmente, mentre respirava dalla maschera di erogazione dell'ossigeno, si addormentava, rimane ancora impresso nella mia mente come fosse ieri. Capisco che ormai, essendo passati ben 17 anni ed essendo cresciuto, devo saper contenere le mie paure, ma proprio non ce la faccio: nella mia mente ricorrono immagini che come spezzoni di film mi tormentano ogniqualvolta mi sovviene il ricordo del mio primo ed unico (fino ad oggi) intervento chirurgico. Da quando ho appreso questa notizia, ci sono notti in cui non dormo affatto ed altre in cui sogno di operarmi o di trovarmi in sala operatoria circondato da medici e sovrastato dalla grande luce tipica delle sale operatorie. Pertanto, volevo chiederVi di darmi delucidazioni in merito al tipo di anestesia che i medici potrebbero compiere su di me e se vi è la necessità di praticare un'anestesia totale (quindi con perdita di coscienza) oppure è possibile ricorrere ad una loco-regionale.
Vi ringrazio tutti anticipatamente per la risposta.
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Questo tipo di intervento si fa in anestesia totale, in posizione prona quasi a "quattro zampe", e non si addormenta di solito mettendo la maschera ma mettendo una cosa endovena che la manda in un batter d'occhio a fare la nanna... Inoltre esistono dei farmaci che si fanno prima e che la calmano e le cancellano la memoria a breve termine, quindi anche i ricordi sgradevoli è probabile che nemmeno ci siano. Se deve sottoporsi a questo intervento, e solo un chirurgo vertebrale specialista in scoliosi può dirlo, lo faccia con la giusta preoccupazione perché comunque è un intervento chirurgico, ma con la serenità di sapere che le cose sono cambiate da venti anni fa ad ora. Cordiali saluti.
Gianni Nucci, Chirurgo Ortopedico
Responsabile U.F. Ortopedia Santa Rita Hospital - Montecatini T.
Riceve a Lucca, Montecatini, Pistoia, Follonica
[#2]
Utente
Gent.mo Dottore,
La ringrazio delle informazioni fornitemi. Tuttavia, il sol fatto di dover perdere coscienza durante l'intervento già mi spaventa. Ad ogni modo, dalla diagnosi (se così si può chiamare) che Le ho fornito, saprebbe dirmi in cosa consisterebbe l'operazione? E, soprattutto, rimarranno dei segni evidenti sul mio corpo?
La ringrazio sentitamente per la Sua attenzione.
La ringrazio delle informazioni fornitemi. Tuttavia, il sol fatto di dover perdere coscienza durante l'intervento già mi spaventa. Ad ogni modo, dalla diagnosi (se così si può chiamare) che Le ho fornito, saprebbe dirmi in cosa consisterebbe l'operazione? E, soprattutto, rimarranno dei segni evidenti sul mio corpo?
La ringrazio sentitamente per la Sua attenzione.
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Gentile utente, non avendola visitata non mi posso esprimere neanche sulla necessità di un intervento per la scoliosi, che si fa se sono soddisfatti criteri particolari. Comunque l'intervento attualmente più usato è quello di stabilizzazione strumentata con barre longitudinali, uncini laminari e peduncolari e barre stabilizzatrici trasversali, (si mettono delle sbarre e dei tiranti nella schiena per cercare di raddrizzarla un pò, anche se alla sua età si cerca soprattutto di stabilizzare la situazione), un intervento lungo e che deve essere effettuato da chirurghi vertebrali altamente specializzati. Si faccia quindi prima di tutto visitare da uno specialista e parli con lui delle paure che la affliggono, valutando i pro e i contro di ogni possibilità terapeutica. Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.7k visite dal 25/10/2010.
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