Ma possiile che abbia l'ernia discale
sono un ragazzo di 29 anni, a seguito di dolori al livello della sciatica ho farro un rx il cui esito:
riduzione della fisiologica lordosi e modesta deviazione destra dell'asse lombare.
riduzione di ampiezza dello spazio l5-s1 per discopatia generativa.
modesta spondilolistesi di l5 su s1 da verosimile spondilolisi.
ernie di schmorl alle limitanti somatiche superiori di l2 ed l3.
ma possiile che abbia l'ernia discale?
riduzione della fisiologica lordosi e modesta deviazione destra dell'asse lombare.
riduzione di ampiezza dello spazio l5-s1 per discopatia generativa.
modesta spondilolistesi di l5 su s1 da verosimile spondilolisi.
ernie di schmorl alle limitanti somatiche superiori di l2 ed l3.
ma possiile che abbia l'ernia discale?
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Gentile signore
'ernia di Schmorl" significa solo che il profilo superiore e/o inferiore del corpo vertebrale presenta un avvallamento prodotto dalla pressione del disco. Nella grande maggioranza dei casi questa deformazione del corpo vertebrale e' dovuta ad una patologia dei nuclei accessori di accrescimento del corpo vertebrale. In poche parole e' l'esito di una patologia adolescenziale dell'osso e non del disco.
L'ernia del disco vera e propria e' invece una delle espressioni possibili della malattia discale (l'altra e' la discopatia artrosica). Ma se si tratti del suo caso a distanza non e' possibile stabilirlo.
Piuttosto dovrebbe sentire un ortopedico per approfondire la condizione di spondilolistesi/spondilolisi documentata all'esame Rx.
Cordialmente
Dr.A.Valassina
'ernia di Schmorl" significa solo che il profilo superiore e/o inferiore del corpo vertebrale presenta un avvallamento prodotto dalla pressione del disco. Nella grande maggioranza dei casi questa deformazione del corpo vertebrale e' dovuta ad una patologia dei nuclei accessori di accrescimento del corpo vertebrale. In poche parole e' l'esito di una patologia adolescenziale dell'osso e non del disco.
L'ernia del disco vera e propria e' invece una delle espressioni possibili della malattia discale (l'altra e' la discopatia artrosica). Ma se si tratti del suo caso a distanza non e' possibile stabilirlo.
Piuttosto dovrebbe sentire un ortopedico per approfondire la condizione di spondilolistesi/spondilolisi documentata all'esame Rx.
Cordialmente
Dr.A.Valassina
Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante
[#3]
Siginifica che lo spazio anatomico e quindi la corrispondente immagine radiologica di radiotrasparenza e' ridotto per la diminuita altezza del disco.
Il disco quando in preda alla malattia discale va incontro a processi degenerativi di vario ordine e tipo tra cui quello piu' rilevante e' caratterizzato dalla perdita di acqua. In un certo qual modo il disco si "asciuga" e pertanto si riduce di volume.
Inoltre, sempre a causa della malattia, si manifesta una progressiva perdita delle sue caratteristiche biomeccaniche di resistenza ed elasticita'.
Il disco normale alla sera e' piu' basso di qualche frazione di millimetro e recupera durante la notte e il riposo la sua altezza normale. Lo stesso avviene sotto stress con variazioni dell'altezza che vengono sempre recuperate nel giro di alcune ore.
Il disco malato, invece, non e' piu' in grado di recuperare in altezza e tende ad appiattirsi sporgendo oltre il piatto somatico del corpo vertebrale o sotto forma di protrusione o sotto forma di ernia vera e propria.
Il risultato finale di questi eventi biologici e meccanici e' appunto la riduzione dello spazio interposto tra una vertebra e l'altra.
Dr.A.Valassina
Il disco quando in preda alla malattia discale va incontro a processi degenerativi di vario ordine e tipo tra cui quello piu' rilevante e' caratterizzato dalla perdita di acqua. In un certo qual modo il disco si "asciuga" e pertanto si riduce di volume.
Inoltre, sempre a causa della malattia, si manifesta una progressiva perdita delle sue caratteristiche biomeccaniche di resistenza ed elasticita'.
Il disco normale alla sera e' piu' basso di qualche frazione di millimetro e recupera durante la notte e il riposo la sua altezza normale. Lo stesso avviene sotto stress con variazioni dell'altezza che vengono sempre recuperate nel giro di alcune ore.
Il disco malato, invece, non e' piu' in grado di recuperare in altezza e tende ad appiattirsi sporgendo oltre il piatto somatico del corpo vertebrale o sotto forma di protrusione o sotto forma di ernia vera e propria.
Il risultato finale di questi eventi biologici e meccanici e' appunto la riduzione dello spazio interposto tra una vertebra e l'altra.
Dr.A.Valassina
[#7]
Ex utente
grazie per il consulto come sempre disponibilissimi su questo sito. pongo un ultimo quesito, ma la spondilolistesi e la discopatia degenerativa possono essere malattie professionali? io faccio il Marinaio su di una nave e sono imbarcato da 6 anni e per lunghi periodi sono stato in navigazione
[#9]
Ex utente
referto risonanza magnetica:Nettamente ridotto in altezza posteriormente lo spazio intersomatico L5-S1 con degenerazione discale di tipo disidrativo. Coesiste anterolistesi di I grado di L5 su S1 con spondilolisi istmica interarticolare, responsabile di stenosi foraminale, bilaterale, e netta compressione sulle radici nervose, più evidente a dx.
regolare morfologia e segnale del cono midollare.
Radici della cauda in sede.
regolare morfologia e segnale del cono midollare.
Radici della cauda in sede.
[#10]
Tradotto: è solo un' immagine. Di per sè non significa nulla, in quanto la clinica, e solo la clinica è regina. Se non si correlano le immagini ai segni e sintomi del paziente le immagni, anche le più avanzate, sono solo una fotografia senza una storia dietro a renderla reale.
E' arrivato il momento di farsi visitare da un ortopedico dal vivo.
E' arrivato il momento di farsi visitare da un ortopedico dal vivo.
[#11]
Ex utente
grazie dottore a seguito di una visita dal neurochirurgo di fiducia mi ha detto di evitare sforzi eccessivi, fare nuoto e dimagrire, poi parlando con un altro dottore mi ha detto di fare l'elettromiografia agli arti, le ho prenotate per giorno 2, ma a cosa servono? che cosa può uscire nel referto?
[#12]
Elettromiografia = studio funzionale dei nervi periferici e dei muscoli da essi innervati.
Viene eseguito utilizzando piccoli aghi (o a volte elettrodi di superficie) che permettono al neurologo esaminatore di evidenziare eventuali problemi di trasmissione del segnale elettrico lungo i nervi, problemi di giunzione tra nervo e muscolo oppure problemi eslusivamente di natura muscolare.
Il segnale raccolto dagli aghi (spontaneo o provocato) viene inviato ad una macchina che lo trasforma in un tracciato visibile su un monitor e stampabile come documentazione a supporto del referto.
L'esame dura da 20' a 40', può essere leggermente fastidioso, ma mai doloroso per la presenza degli aghi e a volte per le piccole scosse di stimolazione indotte dall'esaminatore per studiare le risposte neuromuscolari.
Si giace comodamente su un lettino e sono previste registrazioni in fase di riposo o contrazione muscolare a richiesta del neurologo.
Gli aghi sono sterili e monouso dunque non c'è rischio di contagio.
Al contrario se si è portatori di epatite B o C o altre malattie trasmissibili è bene avvisare prima il neurologo e il personale coadiuvante.
Cosa attendersi dal referto?
L'EMG può dare informazioni utili per la rilevazione e localizzazione di eventuali sofferenze e fornire dati che, correlati alla storia clinica, portino ad escludere o definire la patologia (miopatia, neuropatia, radiculopatia, patologia della trasmissione neuro-muscolare).
Cordialità
dr. A. Valassina
Viene eseguito utilizzando piccoli aghi (o a volte elettrodi di superficie) che permettono al neurologo esaminatore di evidenziare eventuali problemi di trasmissione del segnale elettrico lungo i nervi, problemi di giunzione tra nervo e muscolo oppure problemi eslusivamente di natura muscolare.
Il segnale raccolto dagli aghi (spontaneo o provocato) viene inviato ad una macchina che lo trasforma in un tracciato visibile su un monitor e stampabile come documentazione a supporto del referto.
L'esame dura da 20' a 40', può essere leggermente fastidioso, ma mai doloroso per la presenza degli aghi e a volte per le piccole scosse di stimolazione indotte dall'esaminatore per studiare le risposte neuromuscolari.
Si giace comodamente su un lettino e sono previste registrazioni in fase di riposo o contrazione muscolare a richiesta del neurologo.
Gli aghi sono sterili e monouso dunque non c'è rischio di contagio.
Al contrario se si è portatori di epatite B o C o altre malattie trasmissibili è bene avvisare prima il neurologo e il personale coadiuvante.
Cosa attendersi dal referto?
L'EMG può dare informazioni utili per la rilevazione e localizzazione di eventuali sofferenze e fornire dati che, correlati alla storia clinica, portino ad escludere o definire la patologia (miopatia, neuropatia, radiculopatia, patologia della trasmissione neuro-muscolare).
Cordialità
dr. A. Valassina
[#13]
Ex utente
risultati elettromiografia:
arti superiori: UNITA' MOTORIA:presenza di unità motorie aumentate per ampiezza e presenza di scarica nel bicipide dx e sn.
ATTIVITA' VOLONTARIA MASSIMALE: tracciati di transizione ricca-subinterferenza nel bicipite dx e sn e interferenziali e proporzionali nei restanti muscoli esaminati
MEDIANO DX E SN: nella norma
ULNARE: nella norma
CONCLUSIONI: reperto di lieve danno neurogeno di tipo assonale cronico nel bicipite dx e sn, da iniziale sofferenza radicolare C5-C6
arti inferiori: ATTIVITA' SPONTANEA :assente
UNITA' MOTORIE: presenza di unità motorie aumentate per ampiezza nel tibiale anteriore dx e sn
ATTIVITA' VOLONTARIA MASSIMALE: tracciati di transizione ricca-subinterferenza nel tibiale anteriore dx e sn e interferenziali e proporzionali nei restanti muscoli esaminati.
SPE DX E SN: nella norma
CONCLUSIONI: reperto di modesto danno neurogeno di tipo assonale cronico nel tibiale anteriore dx e sn, da sofferenza radicolare L4-L5(Specie in L5 di dx)
arti superiori: UNITA' MOTORIA:presenza di unità motorie aumentate per ampiezza e presenza di scarica nel bicipide dx e sn.
ATTIVITA' VOLONTARIA MASSIMALE: tracciati di transizione ricca-subinterferenza nel bicipite dx e sn e interferenziali e proporzionali nei restanti muscoli esaminati
MEDIANO DX E SN: nella norma
ULNARE: nella norma
CONCLUSIONI: reperto di lieve danno neurogeno di tipo assonale cronico nel bicipite dx e sn, da iniziale sofferenza radicolare C5-C6
arti inferiori: ATTIVITA' SPONTANEA :assente
UNITA' MOTORIE: presenza di unità motorie aumentate per ampiezza nel tibiale anteriore dx e sn
ATTIVITA' VOLONTARIA MASSIMALE: tracciati di transizione ricca-subinterferenza nel tibiale anteriore dx e sn e interferenziali e proporzionali nei restanti muscoli esaminati.
SPE DX E SN: nella norma
CONCLUSIONI: reperto di modesto danno neurogeno di tipo assonale cronico nel tibiale anteriore dx e sn, da sofferenza radicolare L4-L5(Specie in L5 di dx)
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 5k visite dal 24/10/2010.
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