La fossetta radicolare destra
Salve. Ho 49 anni e da più di vent'anni soffro di mal di schiena.
Attraverso esami strumentali è emerso che ho diverse discopatie e così, grazie agli antinfiammatori sono riuscita a "scavalcare" il problema ogni volta che si presentava.
Da circa due mesi, per uno sforzo dovuto a faccende domestiche (rivestivo un letto), mi sono bloccata avvertendo forti dolori alla zona lombosacrale. Ho assunto per 7 giorni celebrex 200 mg: nessun risultato. Il mio medico mi ha raddoppiato la dose per altri 7 giorni: niente. Quindi un ciclo di 6 soldesam i.m.: niente.
Mi sono rivolta così ad un ortopedico il quale mi ha diagnosticato una lombalgia cronica ed iniziale sciatalgia e mi ha prescritto: busto ortopedico steccato; una fiala di Feldene ed una di Strialisin i.m.; compressa di Kolibri dopo pranzo ed una di Ala600 il pomeriggio, il tutto per 12 giorni prevalentemente distesa a letto - dopodichè un ciclo di 10 sedute di fisiokinesiterapia al rachide lombare.
Non cambiando la mia situazione, ho effettuato una rmn del rachide lombosacrale, il cui reperto recita: --- "Lieve scoliosi destro convessa del rachide lombare. Segni di artrosi sia di tipo somatico che interapofisario con conservata ampiezza del canale spinale e dei canali di coniugazione. Ridotto spessore e bassa intensità del segnale in T2 dei dischi intersomatici del tratto L2-S1, da fenomeni disidratativi. Si apprezza alterazione di segnale a carico delle limitanti somatiche contrapposte di L5-S1 in rapporto a fenomeni degenerativi tipo Modic II. A livello L4-L5 ed L5-S1 si osserva ernia discale posteriore a sede mediana e paramediana destra che posteriormente impronta il sacco durale e la fossetta radicolare destra. Non evidenti ernie e/o protrusioni discali ai restanti livelli esplorati. Cono midollare terminante a livello D12, di morfologia, dimensioni e segnale regolare." --
Aggiungo di essere in menopausa "forzata" da gennaio 2009 quale conseguenza di cicli di chemioterapia che ho fatto per combattere un carcinoma al seno - e che non mi è stato prescritto alcunchè per l'osteoporosi (sarebbe il caso?).
Ho la sensazione che il mio caso sia stato sottovalutato e per questo gradirei un Vostro parere al riguardo - sapere se dovrò ricorrere ad intervento chirurgico od altro e magari indicarmi i prossimi passi da fare. Ringrazio sin d'ora per la risposta e cordialmente saluto.
Attraverso esami strumentali è emerso che ho diverse discopatie e così, grazie agli antinfiammatori sono riuscita a "scavalcare" il problema ogni volta che si presentava.
Da circa due mesi, per uno sforzo dovuto a faccende domestiche (rivestivo un letto), mi sono bloccata avvertendo forti dolori alla zona lombosacrale. Ho assunto per 7 giorni celebrex 200 mg: nessun risultato. Il mio medico mi ha raddoppiato la dose per altri 7 giorni: niente. Quindi un ciclo di 6 soldesam i.m.: niente.
Mi sono rivolta così ad un ortopedico il quale mi ha diagnosticato una lombalgia cronica ed iniziale sciatalgia e mi ha prescritto: busto ortopedico steccato; una fiala di Feldene ed una di Strialisin i.m.; compressa di Kolibri dopo pranzo ed una di Ala600 il pomeriggio, il tutto per 12 giorni prevalentemente distesa a letto - dopodichè un ciclo di 10 sedute di fisiokinesiterapia al rachide lombare.
Non cambiando la mia situazione, ho effettuato una rmn del rachide lombosacrale, il cui reperto recita: --- "Lieve scoliosi destro convessa del rachide lombare. Segni di artrosi sia di tipo somatico che interapofisario con conservata ampiezza del canale spinale e dei canali di coniugazione. Ridotto spessore e bassa intensità del segnale in T2 dei dischi intersomatici del tratto L2-S1, da fenomeni disidratativi. Si apprezza alterazione di segnale a carico delle limitanti somatiche contrapposte di L5-S1 in rapporto a fenomeni degenerativi tipo Modic II. A livello L4-L5 ed L5-S1 si osserva ernia discale posteriore a sede mediana e paramediana destra che posteriormente impronta il sacco durale e la fossetta radicolare destra. Non evidenti ernie e/o protrusioni discali ai restanti livelli esplorati. Cono midollare terminante a livello D12, di morfologia, dimensioni e segnale regolare." --
Aggiungo di essere in menopausa "forzata" da gennaio 2009 quale conseguenza di cicli di chemioterapia che ho fatto per combattere un carcinoma al seno - e che non mi è stato prescritto alcunchè per l'osteoporosi (sarebbe il caso?).
Ho la sensazione che il mio caso sia stato sottovalutato e per questo gradirei un Vostro parere al riguardo - sapere se dovrò ricorrere ad intervento chirurgico od altro e magari indicarmi i prossimi passi da fare. Ringrazio sin d'ora per la risposta e cordialmente saluto.
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Gentile utente, per la terapia contro l'osteoporosi bisogna sapere se lei l'osteoporosi ce l'ha, quindi se il suo medico di famiglia lo riterrà opportuno le consiglierà di fare una densitometria ossea, glielo chieda pure. Per quello che ha a livello lombare, si tratta di una bella degenerazione di dischi tra le vertebre, con delle ernie che premono sui nervi che passano lì vicino, e inoltre le ossa di due vertebre sono arrabbiate e infiammate a causa della degenerazione. Questo però non vuol dire che ci sia da operare, e nemmeno che la patologia dia gravi conseguenze. Solo la visita può dire cosa fare, perché collega quello che si vede alla RM ai suoi sintomi, visto che non necessariamente i suoi sintomi sono dovuti a tutto quello che vede la RM. Nella mia esperienza, se la visita conferma il quadro RM, possono funzionare delle trazioni lombari, del nuoto e un cambiamento delle abitudini posturali da seduta e nel lavoro. Le medicine hanno solo un effetto temporaneo per passare la fase acuta. Visto che la patologia che ha è di natura degenerativa, non può tornare indietro, ma può essere gestita con un impegno giornaliero. Cordiali saluti.
Gianni Nucci, Chirurgo Ortopedico
Responsabile U.F. Ortopedia Santa Rita Hospital - Montecatini T.
Riceve a Lucca, Montecatini, Pistoia, Follonica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.8k visite dal 23/10/2010.
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