Ipertermia convenzionata caviglia
salve,
Ho 26 anni e cerco di risolvere questa patologia da circa 1 anno.
Di recente ho svolto privatamente un ciclo di 8 sedute di ipertemia (20 minuti) per un problema alla caviglia (esiti di trauma distorsivo contusivo e alterazione lacunare osteocondrale del plateu tibiale), ma non è stato sufficiente per riprendere l'attività sportiva poichè anche se il dolore era passato al primo tentativo riabilitazione (10 minuti di corsa leggera) si è ripresentata la sintomatologia precedente.
Dato che potrebbe essere necessario per la mia patologia un ciclo di 15 sedute di ipertermia e il costo da privato è stato per me molto oneroso e non certo ripetibile per 15 sedute, vorrei sapere se ci sono centri a Roma convenzionati con il SSN dove svolgono ipertermia ? e con possibilità di inizio nel breve periodo.
Ringrazio anticipatamente chi mi potrà aiutare, per me è molto importante guarire da questo problema.
Ho 26 anni e cerco di risolvere questa patologia da circa 1 anno.
Di recente ho svolto privatamente un ciclo di 8 sedute di ipertemia (20 minuti) per un problema alla caviglia (esiti di trauma distorsivo contusivo e alterazione lacunare osteocondrale del plateu tibiale), ma non è stato sufficiente per riprendere l'attività sportiva poichè anche se il dolore era passato al primo tentativo riabilitazione (10 minuti di corsa leggera) si è ripresentata la sintomatologia precedente.
Dato che potrebbe essere necessario per la mia patologia un ciclo di 15 sedute di ipertermia e il costo da privato è stato per me molto oneroso e non certo ripetibile per 15 sedute, vorrei sapere se ci sono centri a Roma convenzionati con il SSN dove svolgono ipertermia ? e con possibilità di inizio nel breve periodo.
Ringrazio anticipatamente chi mi potrà aiutare, per me è molto importante guarire da questo problema.
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Gentile utente, premetto che dalle indicazioni frammentarie che ci fornisce e senza visitarla non è possibile dare giudizi sicuri, ma in tutta onestà per il problema che ci dice non credo che l'ipertermia sia la soluzione. Ha eseguito una risonanza magnetica, vero? Cosa dice? Ha fatto fisioterapia di recupero funzionale dopo il trauma? Cordiali saluti.
Gianni Nucci, Chirurgo Ortopedico
Responsabile U.F. Ortopedia Santa Rita Hospital - Montecatini T.
Riceve a Lucca, Montecatini, Pistoia, Follonica
[#2]
Ex utente
gentile dott. Nucci,
mi rendo conto di aver fornito poche informazioni. cercherò di integrarle.
Il mio problema alla caviglia si è presentato 1 anno fà, dopo uno scontro di gioco a calcio, un semplice contrasto con l'avversario in cui tra il mio piede e i suo c'era il pallone. Dal giorno successivo ho iniziato ad avere dolore alla caviglia sia in fase di torsione che iperestensione.
In questo anno mi hanno visitato 3 ortopedici con 3 terapie differenti:
la prima, 20 giorni di antiifiammatori per via orale. Inefficace.
la seconda, cura farmacologica con ricartil x due mesi, crioterapia al bisogno e taping per giocare a calcio. La terapia ha alleviato il dolore, ma non ha portato ad una guarigione.
la terza, svolta nell'ultimo mese, è stata una cura fisioterapica di tecarterapia( 4sedute) e ipertermia (7 sedute); la cura sembrava aver dato effetti positivi, ma appena iniziata la fase di riabilitazione in accordo con i fiosoterapisti (solo 10 minuti di corsa leggera), il dolore è tornato esattamente come prima di iniziare la terapia.
In sostanza la risonanza magneticha evidenziava una alterazione lacunare osteocndrale del margine anteriore del plateau tibiale, con attivazione flogistica della sinovia capsulare anteriore e del retinacolo degli estensori. Non sono apprezzabili modificazioni del segnale delle strutture ossee della articolazione tibiotarsica. le struttre legamentose e tendinee maggiori sono integre.
In via collaterale si segnale ulteriore reliquato di pregresso traumatismo osteocondrale in corrispondenza della apofisi malleolare tibiale sul versante astragalico.
Gli ortopedici che hanno visto la risonanza, hanno affermato che il danno cartilagineo non è grave, ma è sostanzialmente una incisione nella cartilagine, e non una vera forte condropatia.
Io aggiungo, dalla prospettiva del paziente, che al tatto ho dolore nella parte anteriore esterna del piede, tra il malleolo e e la tibia.
Spero che queste informazioni possano offrire un quadro più utile.
Grazie ancora.
mi rendo conto di aver fornito poche informazioni. cercherò di integrarle.
Il mio problema alla caviglia si è presentato 1 anno fà, dopo uno scontro di gioco a calcio, un semplice contrasto con l'avversario in cui tra il mio piede e i suo c'era il pallone. Dal giorno successivo ho iniziato ad avere dolore alla caviglia sia in fase di torsione che iperestensione.
In questo anno mi hanno visitato 3 ortopedici con 3 terapie differenti:
la prima, 20 giorni di antiifiammatori per via orale. Inefficace.
la seconda, cura farmacologica con ricartil x due mesi, crioterapia al bisogno e taping per giocare a calcio. La terapia ha alleviato il dolore, ma non ha portato ad una guarigione.
la terza, svolta nell'ultimo mese, è stata una cura fisioterapica di tecarterapia( 4sedute) e ipertermia (7 sedute); la cura sembrava aver dato effetti positivi, ma appena iniziata la fase di riabilitazione in accordo con i fiosoterapisti (solo 10 minuti di corsa leggera), il dolore è tornato esattamente come prima di iniziare la terapia.
In sostanza la risonanza magneticha evidenziava una alterazione lacunare osteocndrale del margine anteriore del plateau tibiale, con attivazione flogistica della sinovia capsulare anteriore e del retinacolo degli estensori. Non sono apprezzabili modificazioni del segnale delle strutture ossee della articolazione tibiotarsica. le struttre legamentose e tendinee maggiori sono integre.
In via collaterale si segnale ulteriore reliquato di pregresso traumatismo osteocondrale in corrispondenza della apofisi malleolare tibiale sul versante astragalico.
Gli ortopedici che hanno visto la risonanza, hanno affermato che il danno cartilagineo non è grave, ma è sostanzialmente una incisione nella cartilagine, e non una vera forte condropatia.
Io aggiungo, dalla prospettiva del paziente, che al tatto ho dolore nella parte anteriore esterna del piede, tra il malleolo e e la tibia.
Spero che queste informazioni possano offrire un quadro più utile.
Grazie ancora.
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Gentile utente, purtroppo senza visita e senza visionare le immagini RM non possiamo certo pretendere di aiutarla più di tre specialisti che hanno valutato il quadro di persona. A volte giovano delle infiltrazioni di acido ialuronico nell'articolazione. Inoltre deve essere esclusa una sindrome del seno del tarso, una infiammazione di un punto preciso, credo però che i colleghi l'abbiano già esclusa. Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.1k visite dal 23/10/2010.
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