Dolori acuti anca e inguine
Milano 10 luglio 2004
Dolori acuti anca e inguine. Aiuto!
Mia moglie (anni 51 altezza 1.60, peso: 68 kg., impiegata addetta ad attività telefonica e al PC) da molti anni lamenta dolori alla schiena e all’anca , ma è riuscita, attraverso una riduzione di peso (-30 kg.), esercizi in palestra bisettimanali, shiatsu e nuoto con cadenza settimanale a migliorare sensibilmente la situazione di salute.
Purtroppo dal marzo scorso i dolori lombari si sono acutizzati e si è quasi bloccata. Non sono serviti, come precedentemente accadeva, i massaggi shiatsu per risolvere il problema, ma si è ricorsi a trattamento farmacologico (Dollmann, Co-efferalgan, ecc), a terapia fisica e ad elettroterapia. La conseguente limitazione nei movimenti non le ha consentito di fare palestra e nuoto. In Giugno, ricorrendo ad una osteopata iscritta alll’Albo, ha avuto un immediato miglioramento. Purtroppo però i dolori sono ripresi ed altri trattamenti di osteopatia non hanno avuto più effetto.
Dal 26 giugno la situazione è decisamente peggiorata con accentuazione dei dolori lombari e all’anca. Si è allora passati, su indicazione del medico curante, ad una terapia farmacologica più aggressiva (fiale di Voltaren e di Muscoril). Il dolore è praticamente scomparso nella zona lombare, ma è aumentato nell’anca sinistra ed ha interessato in forma acuta l’inguine e la parte anteriore della gamba sinistra. Dal 2 luglio mia moglie è in malattia e non è in condizione di andare in ufficio, guidare la macchina ,e stare in piedi appoggiando la gamba sinistra (se non con molta fatica).
E’ praticamente impossibile trovare una postura che non le provochi dolore in particolare all’inguine ed all’anca. Anche stare distesa a letto provoca dolore alleviato solo dal tenere sollevata la gamba sinistra. Vi è, di conseguenza, la difficoltà ad addormentarsi ed a riposarsi. Il 5 di luglio di siamo recati a una clinica del dolore ove la hanno praticato infiltrazioni di antidolorifico (non cortisonico) e la situazioni è leggermente migliorata.
La gamba sx è, peraltro, rimasta con l’effetto dell’anestesia per circa 12 ore ed ora la cute è un po’ irritata (l’effetto è simile a quello di una scottatura solare)
Le hanno prescritto di continuare, una volta alla settimana e per 5/6 settimane, con le infiltrazioni ed i seguenti farmaci: Arcoxia 90mg, Contrasmal 10% gocce orali e Pariet 20 mg (protettore dello stomaco).
I vari medici consultati (medico curante, ortopedico, fisiatra, specialista della clinica del dolore) forniscono ciascuno una propria spiegazione: schiacciamento dell’ilepsoas, coxartrosi con irraggiamento inguinale e gamba sx., sciatica, infiammazione tendinea (vedi aspetto ispessito e disomogeneo dell’entesi del medio gluteo sul grande trocantere come da ecotomografia) ecc. Noi, talvolta, non sappiamo più che cosa fare.
Siamo preoccupati per il protrarsi del dolore acuto, dei tempi e delle prospettive di guarigione e vorremmo conoscere un vostro parere in merito.
Potreste indicarci le strutture o gli specialisti più adatti i a Milano sia per diagnosi che per terapia?
Potrebbero essere utili trattamenti di medicina alternativa (agopuntura, osteopatia, chiropratica ecc.)? Quali altri esami medici sarebbero opportuni?
Chiediamo aiuto!
Grazie per chi ci potrà rispondere!
Luigi
Referti dei principali esami effettuati:
30.03.04
Rx Rachide lombare
Non si osservano alterazioni ossee a focolaio in atto. Atteggiamento scoliotico destro convesso della colonna, con rettificazione della lordosi.
L’esame mostra la presenza di alterazioni degenerativi spondilosiche, con formazione di osteofiti marginali delle limitanti.
Gli spazi intersomatici non presentano significative alterazioni di ampiezza, se si esclude una lieve riduzione dello spazio L4-L5 sul versante destro.
Rx bacino:
Coxartrosi bilaterale, con deformazione dei profili ossei ed osteofitosi marginale.
Le rime articolari non presentano significative riduzioni di ampiezza e si presentano simmetriche
15.04.2004
Tc lombo sacrale
Sono state eseguite sezioni comprese la L2 e S1.
In corrispondenza di L2-L3 ed L3 – L4 non esistono sostanziali modificazioni a carico del diametro del canale spinale o dei dischi intervertebrali.
In corrispondenza di L4-L5 modesta protrusione discale mediana, in corrispondenza di L5-S1 modesta protrusione discale mediana e paramediana dx.
Conclusione: l’esame evidenzia protrusione discale mediana a livello L4-L5 con lieve restringimento del diametro del canale spinale e modesta protrusione discale mediana e paramediana dx a livello L5-S1.
09.07.2004
Ecotomografia anca- regione crurale sx
L’indagine ecografica è stata eseguita secondo scansioni multiplanari dinamiche con trasduttore ad elevata frequenza.
Non sono riconoscibili segni di sovradistensione capsulare riferibili a versamento articolare né segni di borsite essudativa regionale.
Normale aspetto dei ventri muscolari regionali (in particolare l’ilepsoas), senza segni di alterazioni a focolaio o rottura delle fibre.
Regolare il quadro ecografico vascolare ileo-femorale.
Normale aspetto delle entesi sulle spine iliache.
Aspetto ispessito e disomogeneo dell’entesi del medio gluteo sul grande trocantere.
Si segnalano due piccoli linfonodi sottocutanei ovoidali di aspetto reattivo in sede crurale; non immagini ecografiche significative per formazioni erniarie in tal sede.
16.06.1997
Radiografia colonna lombo sacrale, bacino
Movimento scoliotico dx-convesso del tratto lombare con deflessione della fisiologica curvatura. Presenza di manifestazioni artrosiche margino-somatiche e spazi discali nei limiti. Bacino praticamente bilanciato con creste iliache livellate. Iniziali manifestazioni artrosiche si apprezzano a carico delle sincondrosi sacro-iliache, ai piani caudali e a carico delle articolazioni coxo-femorali.
Interlinee articolari nella norma
23.11.1991
Rx anca sinistra
Sclerosi e deformazione artrosica del ciglio acetabolare sinistro. La rima articolare coxofemorale è di ampiezza media.
Non si osservano nei radiogrammi eseguiti immagini di lesioni strutturali con carattere di focolaio
10/05./1976
Colonna lombo sacrale
Minima inclinazione verso destra e verso il basso dell’asse trasversale del bacino per dislivello (3mm) delle coxofemorali. Scoliosi lombare piuttosto marcata a curva unica destroconvessa con leggera torsione destrorsa sull’asse delle vertebre lombari. Reperto scheletrico per il resto regolare. Spazi discali di ampiezza normale.
Dolori acuti anca e inguine. Aiuto!
Mia moglie (anni 51 altezza 1.60, peso: 68 kg., impiegata addetta ad attività telefonica e al PC) da molti anni lamenta dolori alla schiena e all’anca , ma è riuscita, attraverso una riduzione di peso (-30 kg.), esercizi in palestra bisettimanali, shiatsu e nuoto con cadenza settimanale a migliorare sensibilmente la situazione di salute.
Purtroppo dal marzo scorso i dolori lombari si sono acutizzati e si è quasi bloccata. Non sono serviti, come precedentemente accadeva, i massaggi shiatsu per risolvere il problema, ma si è ricorsi a trattamento farmacologico (Dollmann, Co-efferalgan, ecc), a terapia fisica e ad elettroterapia. La conseguente limitazione nei movimenti non le ha consentito di fare palestra e nuoto. In Giugno, ricorrendo ad una osteopata iscritta alll’Albo, ha avuto un immediato miglioramento. Purtroppo però i dolori sono ripresi ed altri trattamenti di osteopatia non hanno avuto più effetto.
Dal 26 giugno la situazione è decisamente peggiorata con accentuazione dei dolori lombari e all’anca. Si è allora passati, su indicazione del medico curante, ad una terapia farmacologica più aggressiva (fiale di Voltaren e di Muscoril). Il dolore è praticamente scomparso nella zona lombare, ma è aumentato nell’anca sinistra ed ha interessato in forma acuta l’inguine e la parte anteriore della gamba sinistra. Dal 2 luglio mia moglie è in malattia e non è in condizione di andare in ufficio, guidare la macchina ,e stare in piedi appoggiando la gamba sinistra (se non con molta fatica).
E’ praticamente impossibile trovare una postura che non le provochi dolore in particolare all’inguine ed all’anca. Anche stare distesa a letto provoca dolore alleviato solo dal tenere sollevata la gamba sinistra. Vi è, di conseguenza, la difficoltà ad addormentarsi ed a riposarsi. Il 5 di luglio di siamo recati a una clinica del dolore ove la hanno praticato infiltrazioni di antidolorifico (non cortisonico) e la situazioni è leggermente migliorata.
La gamba sx è, peraltro, rimasta con l’effetto dell’anestesia per circa 12 ore ed ora la cute è un po’ irritata (l’effetto è simile a quello di una scottatura solare)
Le hanno prescritto di continuare, una volta alla settimana e per 5/6 settimane, con le infiltrazioni ed i seguenti farmaci: Arcoxia 90mg, Contrasmal 10% gocce orali e Pariet 20 mg (protettore dello stomaco).
I vari medici consultati (medico curante, ortopedico, fisiatra, specialista della clinica del dolore) forniscono ciascuno una propria spiegazione: schiacciamento dell’ilepsoas, coxartrosi con irraggiamento inguinale e gamba sx., sciatica, infiammazione tendinea (vedi aspetto ispessito e disomogeneo dell’entesi del medio gluteo sul grande trocantere come da ecotomografia) ecc. Noi, talvolta, non sappiamo più che cosa fare.
Siamo preoccupati per il protrarsi del dolore acuto, dei tempi e delle prospettive di guarigione e vorremmo conoscere un vostro parere in merito.
Potreste indicarci le strutture o gli specialisti più adatti i a Milano sia per diagnosi che per terapia?
Potrebbero essere utili trattamenti di medicina alternativa (agopuntura, osteopatia, chiropratica ecc.)? Quali altri esami medici sarebbero opportuni?
Chiediamo aiuto!
Grazie per chi ci potrà rispondere!
Luigi
Referti dei principali esami effettuati:
30.03.04
Rx Rachide lombare
Non si osservano alterazioni ossee a focolaio in atto. Atteggiamento scoliotico destro convesso della colonna, con rettificazione della lordosi.
L’esame mostra la presenza di alterazioni degenerativi spondilosiche, con formazione di osteofiti marginali delle limitanti.
Gli spazi intersomatici non presentano significative alterazioni di ampiezza, se si esclude una lieve riduzione dello spazio L4-L5 sul versante destro.
Rx bacino:
Coxartrosi bilaterale, con deformazione dei profili ossei ed osteofitosi marginale.
Le rime articolari non presentano significative riduzioni di ampiezza e si presentano simmetriche
15.04.2004
Tc lombo sacrale
Sono state eseguite sezioni comprese la L2 e S1.
In corrispondenza di L2-L3 ed L3 – L4 non esistono sostanziali modificazioni a carico del diametro del canale spinale o dei dischi intervertebrali.
In corrispondenza di L4-L5 modesta protrusione discale mediana, in corrispondenza di L5-S1 modesta protrusione discale mediana e paramediana dx.
Conclusione: l’esame evidenzia protrusione discale mediana a livello L4-L5 con lieve restringimento del diametro del canale spinale e modesta protrusione discale mediana e paramediana dx a livello L5-S1.
09.07.2004
Ecotomografia anca- regione crurale sx
L’indagine ecografica è stata eseguita secondo scansioni multiplanari dinamiche con trasduttore ad elevata frequenza.
Non sono riconoscibili segni di sovradistensione capsulare riferibili a versamento articolare né segni di borsite essudativa regionale.
Normale aspetto dei ventri muscolari regionali (in particolare l’ilepsoas), senza segni di alterazioni a focolaio o rottura delle fibre.
Regolare il quadro ecografico vascolare ileo-femorale.
Normale aspetto delle entesi sulle spine iliache.
Aspetto ispessito e disomogeneo dell’entesi del medio gluteo sul grande trocantere.
Si segnalano due piccoli linfonodi sottocutanei ovoidali di aspetto reattivo in sede crurale; non immagini ecografiche significative per formazioni erniarie in tal sede.
16.06.1997
Radiografia colonna lombo sacrale, bacino
Movimento scoliotico dx-convesso del tratto lombare con deflessione della fisiologica curvatura. Presenza di manifestazioni artrosiche margino-somatiche e spazi discali nei limiti. Bacino praticamente bilanciato con creste iliache livellate. Iniziali manifestazioni artrosiche si apprezzano a carico delle sincondrosi sacro-iliache, ai piani caudali e a carico delle articolazioni coxo-femorali.
Interlinee articolari nella norma
23.11.1991
Rx anca sinistra
Sclerosi e deformazione artrosica del ciglio acetabolare sinistro. La rima articolare coxofemorale è di ampiezza media.
Non si osservano nei radiogrammi eseguiti immagini di lesioni strutturali con carattere di focolaio
10/05./1976
Colonna lombo sacrale
Minima inclinazione verso destra e verso il basso dell’asse trasversale del bacino per dislivello (3mm) delle coxofemorali. Scoliosi lombare piuttosto marcata a curva unica destroconvessa con leggera torsione destrorsa sull’asse delle vertebre lombari. Reperto scheletrico per il resto regolare. Spazi discali di ampiezza normale.
[#1]
Carissimi Signori,
il quadro clinico descritto appare estremamente articolato e richiede un approccio terapeutico multidisciplinare. Che si possa parlare di lombo-cruralgia, magari anche imputabile alla protrusione discale in L4-L5, implicherebbe dapprima una valutazione neurochirurgica, quindi l'associazione-collaborazione-cooperazione terapeutica tra lo Specialista Neurochirurgo e lo Specialista in Terapia del Dolore.
Mi rivolgerei ad un Centro di Terapia del Dolore istituzionale, a Milano non manca che l'imbarazzo della scelta di Ospedali Universitari e non, alluopo qualificati, dove tale collaborazione-cooperazione è la "regola".
In Fede
Alessandro Dr. Roscetti
il quadro clinico descritto appare estremamente articolato e richiede un approccio terapeutico multidisciplinare. Che si possa parlare di lombo-cruralgia, magari anche imputabile alla protrusione discale in L4-L5, implicherebbe dapprima una valutazione neurochirurgica, quindi l'associazione-collaborazione-cooperazione terapeutica tra lo Specialista Neurochirurgo e lo Specialista in Terapia del Dolore.
Mi rivolgerei ad un Centro di Terapia del Dolore istituzionale, a Milano non manca che l'imbarazzo della scelta di Ospedali Universitari e non, alluopo qualificati, dove tale collaborazione-cooperazione è la "regola".
In Fede
Alessandro Dr. Roscetti
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 67.3k visite dal 10/07/2004.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Prostata
La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.