Un dolore al ginocchio sinistro

Buongiorno a tutti!
Chiedo cortesemente di aiutarmi a veder chiaro su un problema che affligge mia figlia. Ha 27 anni e circa 2 anni fa(era sdraiata su un divano e si è alzata di scatto)ha accusato un dolore al ginocchio sinistro.Da allora, di tanto in tanto, ha degli scricchiolii, dolore, gonfiore, la sensazione (quando è in piedi)che qualcosa nel ginocchio "scenda". Il medico di base le ha prescritto, al bisogno, antiinfiammatori (pomate e iniezioni di OKI), borse di ghiaccio; ha effettuato visite presso due specialisti che l' hanno rassicurata dicendole che non è niente, di non fare sforzi o corse (ma fa vita molto sedentaria e non fa palestra)e di usare al bisogno la solita terapia.
A gennaio 2007 ha effettuato una radiografia da cui risulta "UN MODESTO ISPESSIMENTO DELLA CORTICALE DEL TRATTO METAFISICO-DIAFISARIO PROSSIMALE DELLA TIBIA SINISTRA, POSTERIORMENTE" e consultato uno specialista in medicina dello sport, il quale visitandola, senza neanche guardare la radiografia,le ha detto che per risolvere il suo problema doveva solo fare per alcuni mesi degli esercizi particolari altrimenti doveva ricorrere ad un piccolo intervento.
Non ha eseguito in modo costante gli esercizi, i fastidi continuano ad esserci e questo è l'esito della RM effettuata a giugno 2007:
"Esame eseguito con sequenze TSET1, FFET2, secondo piani di scansioni assiali, sagittali e coronali.
regolare il segnale e la morfologia dei menischi, dei legamenti crociati e dei collaterali.
Rotula in asse. La cartilagine rotulea, sul versante esterno, appare lievemente aumentata di spessore ed edematosa come da condromalacia di grado iniziale.
Assenza di versamento articolare".
Cosa significa? C'è veramente il rischio di dover fare l'intervento?
Vi ringrazio e vi saluto cordialmente!
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Dr. Antonio Mattei Ortopedico, Geriatra 944 50
La condromalacia rotulea sul lato esterno è espressione di una rotula non in asse come si dice in gergo di uno strabismo rotuleo.
Va valutata la situazione clinica e soprattutto radiografica per calcolare l'angolo q.
Se esiste uno strabismo rotuleo e soprattutto se questo è sintomatico visti i cattivi risultati della terapia fisica (ginnastica) che però deve essere proseguita, va valutata la possibilità di effettuare l'intervento chirurgico che a seconda della gravità della patologia può essere minimo ed eseguito in artroscopia o più importante ed eseguito a cielo aperto (con il taglio classico).
Rinnovo però la raccomandazione di un'attenta valutazione clinica.
Cordiali saluti.

Antonio Mattei

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Utente
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Grazie, Dr Mattei, dell' attenzione che mi ha dedicato!
Farò leggere la sua risposta a mia figlia per risolvere tutto quanto prima.
Cordialmente, rinnovo i saluti.