Dolore adduttore destro
Gentile Dottore,
verso la fine di Luglio scorso ho effettuato tre partite a calcio a 5 ravvicinate (due/tre giorni di riposo l'una dall'altra) e durante la terza partita, già in fase iniziale, ho avvertito un dolore nell'interno coscia destra al muscolo adduttore. Ho continuato a giocare, riuscendo a fatica in scatti e corsa in generale. Specifico che durante l'anno (fino a giugno grosso modo) mi sono sempre allenato in palestra (body building, squat con carichi sulle gambe particolarmente significativi fino a aprile/maggio) e ho regolarmente giocato a calcio a 5 circa 1 volta/settimana. Sottolineo anche che in quel periodo avevo programmato ed ottenuto un significativo dimagrimento, passando da 70 kg a 64 kg (175 cm di altezza).
Durante il mese di agosto sono stato fermo, a riposo praticamente assoluto (no lavoro, nè sport).
Durante settembre ho ripreso a giocare a calcio a 5; la prima volta nessun grande problema, la seconda volta (a distanza di una settimana dalla precedente) verso fine partita ho iniziato a sentire il dolore all'interno coscia, e tale dolore si è protratto per i due-tre giorni successivi alla partita. Ad oggi, passati 4 giorni dalla partitella, il dolore lo sento solo occasionalmente.
Specifico che non sento alcun dolore al pube, ma solo all'interno coscia destro.
Escludendo l'infiammazione muscolare (un mese di riposo assoluto avrebbe dovuto "guarire" il problema, credo), di cosa si può trattare? Mi consiglia visita ortopedica e poi ecografia o procedo ad ecografia seguita da visita ortopedica?
Temo pubalgia, spero di no!
Nel ringraziarla per l'attenzione e per il consulto, porgo i miei cordiali saluti.
verso la fine di Luglio scorso ho effettuato tre partite a calcio a 5 ravvicinate (due/tre giorni di riposo l'una dall'altra) e durante la terza partita, già in fase iniziale, ho avvertito un dolore nell'interno coscia destra al muscolo adduttore. Ho continuato a giocare, riuscendo a fatica in scatti e corsa in generale. Specifico che durante l'anno (fino a giugno grosso modo) mi sono sempre allenato in palestra (body building, squat con carichi sulle gambe particolarmente significativi fino a aprile/maggio) e ho regolarmente giocato a calcio a 5 circa 1 volta/settimana. Sottolineo anche che in quel periodo avevo programmato ed ottenuto un significativo dimagrimento, passando da 70 kg a 64 kg (175 cm di altezza).
Durante il mese di agosto sono stato fermo, a riposo praticamente assoluto (no lavoro, nè sport).
Durante settembre ho ripreso a giocare a calcio a 5; la prima volta nessun grande problema, la seconda volta (a distanza di una settimana dalla precedente) verso fine partita ho iniziato a sentire il dolore all'interno coscia, e tale dolore si è protratto per i due-tre giorni successivi alla partita. Ad oggi, passati 4 giorni dalla partitella, il dolore lo sento solo occasionalmente.
Specifico che non sento alcun dolore al pube, ma solo all'interno coscia destro.
Escludendo l'infiammazione muscolare (un mese di riposo assoluto avrebbe dovuto "guarire" il problema, credo), di cosa si può trattare? Mi consiglia visita ortopedica e poi ecografia o procedo ad ecografia seguita da visita ortopedica?
Temo pubalgia, spero di no!
Nel ringraziarla per l'attenzione e per il consulto, porgo i miei cordiali saluti.
[#1]
Partiamo da una considerazione iniziale
Una cosa sono gli allenamenti di potenziamento in palestrea da lei descritti, ed altra cosa, completamente diversa, sono le sollecitazioni che si verificano giocando a calcio ed ancor di piu' a calcetto ---> brevi spostamenti, rapidi cambi di direzioni, continue accelerazioni e decelerazioni.
Per giocare a calcetto divertendosi rischiando poco bisogna allenarsi bene!
Seconda considerazione. Un mese di riposo assoluto potrebbe non aver risolto completamente il "problema" anche perche' non sappiamo di quale problema si sia trattato dal momento che nessuno ha fatto una diagnosi.
Essenziale dunque una visita ortopedica sulla base della quale le verranno eventualmente prescritte indagini strumentali quali ecografia o altro.
Cordiali saluti
Una cosa sono gli allenamenti di potenziamento in palestrea da lei descritti, ed altra cosa, completamente diversa, sono le sollecitazioni che si verificano giocando a calcio ed ancor di piu' a calcetto ---> brevi spostamenti, rapidi cambi di direzioni, continue accelerazioni e decelerazioni.
Per giocare a calcetto divertendosi rischiando poco bisogna allenarsi bene!
Seconda considerazione. Un mese di riposo assoluto potrebbe non aver risolto completamente il "problema" anche perche' non sappiamo di quale problema si sia trattato dal momento che nessuno ha fatto una diagnosi.
Essenziale dunque una visita ortopedica sulla base della quale le verranno eventualmente prescritte indagini strumentali quali ecografia o altro.
Cordiali saluti
Dr. Roberto LEO
[#2]
Utente
Gentile dottore,
la ringrazio per la celere ed esauriente risposta.
Ho provveduto a prenotare una visita ortopedica, che però avrò luogo soltanto nel mese di novembre.
Nel frattempo, oltre ad asternersi dall'attività sportiva, c'è qualche cosa che possa fare per migliorare la situazione, come l'applicazione di antidolorifici locali o ghiaccio?
Nel ringraziarla, porgo cordiali saluti.
la ringrazio per la celere ed esauriente risposta.
Ho provveduto a prenotare una visita ortopedica, che però avrò luogo soltanto nel mese di novembre.
Nel frattempo, oltre ad asternersi dall'attività sportiva, c'è qualche cosa che possa fare per migliorare la situazione, come l'applicazione di antidolorifici locali o ghiaccio?
Nel ringraziarla, porgo cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 8.1k visite dal 18/09/2010.
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