Ferita da taglio
Gentili Dottori,
Dodici giorni fa, poco prima di partire per l'estero, mi sono ferito con il vetro di una bottiglia nella parte interna della caviglia, a metà tra il malleolo e il tallone. Subito dopo il taglio, piuttosto profondo ma non ampio, ho avvertito un formicolio lungo tutte le dita del piede. Ad oggi il formicolio è scomparso ma ho un forte dolore diffuso lungo la pianta del piede. Ogni area del piede ha mantenuto completa sensibilità e riesco a muovere le dita parzialmente (oltre a un certo punto molti movimenti, non solo delle dita, mi provocano però forte dolore). Dopo dodici giorni non ho tuttavia riscontrato reali miglioramenti. La pianta del piede è anzi più sensibile e dolorante (forse anche a causa dell'aver camminato). Domani mi recherò da un dottore ma problemi di comunicazione (mi trovo in Giappone) mi inducono a chiedere una vostra opinione.
Una ferita da taglio può aver generato una semplice neuroaprassia o è più probabile il caso di assonotmesi/neurotmesi? La mancata perdita di sensibilità riscontrata può costituire un qualche elemento di certezza? È consigliabile l'uso di stampelle?
Grazie.
Cordiali saluti
Dodici giorni fa, poco prima di partire per l'estero, mi sono ferito con il vetro di una bottiglia nella parte interna della caviglia, a metà tra il malleolo e il tallone. Subito dopo il taglio, piuttosto profondo ma non ampio, ho avvertito un formicolio lungo tutte le dita del piede. Ad oggi il formicolio è scomparso ma ho un forte dolore diffuso lungo la pianta del piede. Ogni area del piede ha mantenuto completa sensibilità e riesco a muovere le dita parzialmente (oltre a un certo punto molti movimenti, non solo delle dita, mi provocano però forte dolore). Dopo dodici giorni non ho tuttavia riscontrato reali miglioramenti. La pianta del piede è anzi più sensibile e dolorante (forse anche a causa dell'aver camminato). Domani mi recherò da un dottore ma problemi di comunicazione (mi trovo in Giappone) mi inducono a chiedere una vostra opinione.
Una ferita da taglio può aver generato una semplice neuroaprassia o è più probabile il caso di assonotmesi/neurotmesi? La mancata perdita di sensibilità riscontrata può costituire un qualche elemento di certezza? È consigliabile l'uso di stampelle?
Grazie.
Cordiali saluti
[#1]
neuroaprassia?
assonotmesi/neurotmesi?
Mi scusi ma cosa le fa pesanre che lei si trovi in una situazione di neuroaprassia oppure che le sue fibre nervose si trovino in una situazione di assonotmesi o peggio ancora di neurotmesi?
Non faccia diagnosi da solo!
Dal suo racconto si evince che lei ha "SOLO" dolore e non disturbi motori ne' disturbi della sensibilita' periferica.
Dunque lesioni neurologiche non ce ne sono.
E' verosimile pensare che la sua caviglia ed in particolare i tendini vicini al taglio siano ancora infiammati e dunque dolenti per la ferita e per il mancato riposo dopo il trauma.
A volte in tali casi sono necessarie molte settimane.
Di piu' non si pui' dire attraverso un consulto on-line che per definizione e' privo della possibilita' di una visita clinca.
Cordiali saluti
assonotmesi/neurotmesi?
Mi scusi ma cosa le fa pesanre che lei si trovi in una situazione di neuroaprassia oppure che le sue fibre nervose si trovino in una situazione di assonotmesi o peggio ancora di neurotmesi?
Non faccia diagnosi da solo!
Dal suo racconto si evince che lei ha "SOLO" dolore e non disturbi motori ne' disturbi della sensibilita' periferica.
Dunque lesioni neurologiche non ce ne sono.
E' verosimile pensare che la sua caviglia ed in particolare i tendini vicini al taglio siano ancora infiammati e dunque dolenti per la ferita e per il mancato riposo dopo il trauma.
A volte in tali casi sono necessarie molte settimane.
Di piu' non si pui' dire attraverso un consulto on-line che per definizione e' privo della possibilita' di una visita clinca.
Cordiali saluti
Dr. Roberto LEO
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.4k visite dal 16/09/2010.
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