Artromialgie e malessere

Gentile dottore,
da circa 2 anni ho crescenti dolori, spesso simmetrici, agli arti inferiori (soprattutto piede e caviglia) e superiori (soprattutto mani e polsi), e da qualche tempo anche sporadicamente al bacino. Alcune volte la sintomatologia dolorosa interessa anche i muscoli degli arti. La sintomatologia dolorosa è associata a malessere generalizzato ed astenia, che qualche giorno mi costringe a rimanere a casa dal lavoro. Un altro sintomo spesso concomitante con la fase di acutizzazione della malattia sono le afte al labbro inferiore. Ai periodi acuti (5/6 giorni) seguono periodi di una sostanziale remissione dei sintomi (8/10 giorni). Ho eseguito visite reumatologiche, neurologiche, con i relativi esami che hanno dato tutti, ripetutamente, esito negativo ( ematologici, immunità, elettromiografia, ecoaddome, etc.... ).
Il neurologo che mi ha seguito mi ha consigliato di "farmi vedere" da un oropedico (cosa ritenuta non necessaria dal mio medico di base...)dopo che ha letto gli esiti di una RM alle caviglie e piedi che ho finalmente ottenuto, sempre dopo insistenze con il mio medico di base, e che ha dato il seguente esito: " Tibio tarsica destra: conservati i rapporti articolari tibio-peroneo-astragalici e lo spessore cartilagineo articolare a tale livello. Non lesioni ossee a focolaio in atto. Modesta cranializzazione del calcagno rispetto al cuboide. Nei limiti il legamento ad Y. Nei limiti i legamenti fibulo-talare posteriore e le diverse componenti del legamento deltoideo. Conservato il tessuto cellulo-adiposo del seno del tarso; nei limiti i legamenti cervicale ed interosseo. Modesta falda di versamento si riconosce nella guaina sinoviale di rivestimento dei tendini dei muscoli peronei breve e lungo, come pure del flessore lungo dell'alluce ed in misura minore del flessore lungo delle dita e del tibiale posteriore. Ai livelli citati i capi tendinei conservano spessore ed intensità di segnale nei limiti (delicate note reattive). Il tendine achilleo è ispessito in sede distale pre-inserzionale, assai disomogeneo, come per note tendinosiche; sottile falda di versamento si apprezza in stretta adiacenza allo stesso in corrispondenza dell'inserzione calcaneale (note tendinosiche con sovrapposte note reattive). Delicata falda di versamento articolare in sede tibio-astragalica e soprattutto astragalo-calcaneale, a tale livello distende il recesso dorsale." Per brevità non riporto l'esito del piede sinistro i cui risultati sono pressochè identici.
I vari medici che mi hanno visto hanno ipotizzato chi una sindrome di Bechet in fase iniziale, chi fibromialgia, chi sindrome da affaticamento cronico, che sono state "curate" con integratori e antinfiammatori vari, e da 5 mesi con 2 compresse die di salzaopirin en con risultati nulli.
Chiedo cortesemente di sapere il Suo parere un consiglio su quale specialista ortopedico consultare nel mio caso. E' idoneo un qualsiasi ortopedico o è meglio abbia specifiche competenze? Se si quali?
Grazie
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Dr. Roberto Leo Ortopedico 3.8k 176
La varieta' e diffusione dei dolori che lei ci riferisce indica piu' che altro una patologia di pertinenza reumatologica anche se non metto in dubbio il fatto che lei sia gia' stato visitato con esito negativo da parte del collega reumatologo.
In prima istanza penserei ad una fibromialgia tuttavia il limite di non poterla visitare e' importante e mi impedisce di fare diagnosi.
In ogni caso ritengo che lei non abbia bisogno di un ortopedico bensi' di un reumatolgo.
Si ricordi infatti che, mediamente, salvo rare eccezioni, l'ortopedico di oggi e' tendenzialmente un chirurgo dunque, se non individuiamo patologie strutturali specifiche, tendiamo ad affidare il paziente al fisiatra oppure al reumatologo.
Cordiali saluti.

Dr. Roberto LEO

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Utente
Utente
Egr. Dott. Leo,
la ringrazio per la sua chiarezza e per i suoi consigli.

Cordialità.
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