Frattura tibia e perone

Sono Antonio ho avuto un'incidente domestico con conseguente frattura scomposta di tibia e perone la quale è stata trattata con osteo-sintesi con chiodo dinamico fissato con due viti all'estremità dopo tre mesi e mezzo è stata dinamizzata.Mi è stato concesso il carico però a distanza di sette mesi,dopo 40 sedute di magnetoterapia e 40 sedute di:elettro-terapia,masso-terapia,rieducazione del passo e training deambulatorio mi ritrovo con perone ben consolidato, tibia con discreto deposito di callo osseo scarsamente consolidato con conseguente zoppia e dolore ad ogni passo quale sarebbe la soluzione del problema in questi casi.
Sperando di essere stato abbastanza chiaro.
Porgo distinti saluti e attendo una vostra risposta.Grazie.
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Dr. Gianni Nucci Ortopedico 4.5k 122
Gentile utente, non conosco il caso specifico quindi posso solo parlare in linea generale. Un ritardo di consolidazione, o pseudoartrosi se ormai si pensa che non guarirà più, può essere trattato in vari modi, dalle onde d'urto al reintervento. In casi come questo l'osso che guarisce prima, il perone, può impedire alla tibia di guarire perché si prende tutto il peso del corpo necessario ad un osso per fare callo e guarire. A volte si toglie anche un pezzetto di perone per far appoggiare meglio la tibia, ma bisogna valutare caso per caso. Si affidi all'ortopedico di fiducia che saprà consigliarla. Cordiali saluti.

Gianni Nucci, Chirurgo Ortopedico
Responsabile U.F. Ortopedia Santa Rita Hospital - Montecatini T.
Riceve a Lucca, Montecatini, Pistoia, Follonica