Piede dx, caduta su superficie irregolare.

Salve, il 2 Giugno mentre scendevo da una scala da un'altezza di circa 1,6m ho mancato un gradino e sono caduto. Mentre mi preparavo a impattare al suolo con il piede sinistro, per poi appoggiare il destro, ma ho accidentalmente colpito con il piede DX (totalmente impreparato all'urto) l'ultimo gradino della scala. Sul momento ho avvertito una sorta di "crack" e un dolore sordo che partiva dall'alluce e andava verso il collo del piede. Nonostante tutto potevo camminare; andato al freezer ho applicato subito del ghiaccio.
Il piede era arrossato e lievemente gonfio. A parte l'alluce, le altre dita restavano sollevate, come se le stessi contraendo (tutt'ora sono così). Pensando fosse una contusione ho lasciato il piede a riposo applicandovi dell'ematonil, ottenendo di fatto la parziale riduzione del gonfiore della zona plantare.

Dopo il consulto con il medico di famiglia ho fatto una lastra l'8 di Giugno (6 giorni dopo il trauma). Il dolore nella parte alta del piede nonostante gli antidolorifici non accennava a scemare.

ES.RAD.DEL PIEDE DX.
"Non alterazioni scheletriche di natura traumatica.
L'ortopedico dopo una visita diagnosticava: Distorsione della mediotarsica destra."
Deambulazione con scarpa talus per 2 settimane.
Patrol per 5 giorni.
10 sedute di magnetoterapia e ultrasuoni della mediotarsica destra.

Fatto ciò, il gonfiore del piede scompariva quasi completamente, ma persisteva il dolore sordo. Ora percepibile in fase di carico più distintamente nella zona tra lo scafoide e l'astragalo; elevandomi in punta di piedi il dolore si propagava fino ad arrivare alla zona del flessore dell'alluce, assomigliando a un crampo. Come se qualcosa all'interno stesse "tirando".

Medico di famiglia. Prescritti altri anti-infiammatori e altro riposo.
Un mese dopo, dolore invariato. Consulto.
Ecografia il 5 Agosto (2 mesi dal trauma), esito:
"Non sono evidenti significative alterazioni morfologiche ed ecostrutturali a carico dei piani cutanei, sottocutanei e muscolo-tendinei della regione esaminata. In particolare l'esame è stato mirato a livello sia dorsale che plantare e non si osservano lacerazioni né flogosi del piano tendineo."

Decido di sentire un secondo parere, e il nuovo ortopedico consiglia di fare una seconda lastra, ma alle caviglie, ed ecco il responso.
"Esame radiologico dell'art. tibio-tarsica destra e sinistra in A.P.+L.L. con tecnica digitale:
Non si riconoscono alterazioni ossee morfologiche e strutturali."

Ci tengo a precisare che il mio è in incidente domestico, che l'altezza era minima e caricando sull'esterno il peso riesco a camminare. Come è possibile che dopo 3 mesi faccia ancora tanto male?
Che esami potrei fare per capire cosa non va? Devo rassegnarmi al dolore e alle dite dei piedi all'insù?

Grazie mille,