Frattura di entrambi i malleoli
Buongiorno,
vi chiedo gentilmente alcune delucidazioni: sono un ragazzo di 31 anni e il 15 giugno mi sono fratturato entrambi i malleoli della gamba sx. Da subito mi hanno messo in trazione e giornalmente assumevo le siringhe di calciparina. Il giorno 20 giugno mi sono operato con l'inserimento di due placche e un filo per il malleolo interno e del solo filo per il malleolo esterno. Subito dopo l'intervento mi hanno messo un gesso da scarico che ho portato fino al 19 luglio. In tale data ho tolto tale gesso, mi hanno tolto i punti e mi hanno fatto una radiografia dalla quale si evince che il processo di calcificazione è in atto. A tal punto mi hanno messo un gesso (sintetico) da carico che dovrò portare fino al 14 agosto. Le mie domande sono: ma quanto posso caricare sull'arto? con una sola stampella? devo continuare con le siringhe di calciparina? e fino a quando? qualche fisioterapista inoltre mi ha detto che dopo aver tolto il gesso da carico prima di iniziare i cicli di fisioterapia è meglio che passo qualche giorno al mare o in piscina nuotando e camminando sul bagnasciuga ... che ne pensate? Infine, la rimozione dei fili in cosa consiste? mi devo operare nuovamente? Vi ringrazio in anticipo.
vi chiedo gentilmente alcune delucidazioni: sono un ragazzo di 31 anni e il 15 giugno mi sono fratturato entrambi i malleoli della gamba sx. Da subito mi hanno messo in trazione e giornalmente assumevo le siringhe di calciparina. Il giorno 20 giugno mi sono operato con l'inserimento di due placche e un filo per il malleolo interno e del solo filo per il malleolo esterno. Subito dopo l'intervento mi hanno messo un gesso da scarico che ho portato fino al 19 luglio. In tale data ho tolto tale gesso, mi hanno tolto i punti e mi hanno fatto una radiografia dalla quale si evince che il processo di calcificazione è in atto. A tal punto mi hanno messo un gesso (sintetico) da carico che dovrò portare fino al 14 agosto. Le mie domande sono: ma quanto posso caricare sull'arto? con una sola stampella? devo continuare con le siringhe di calciparina? e fino a quando? qualche fisioterapista inoltre mi ha detto che dopo aver tolto il gesso da carico prima di iniziare i cicli di fisioterapia è meglio che passo qualche giorno al mare o in piscina nuotando e camminando sul bagnasciuga ... che ne pensate? Infine, la rimozione dei fili in cosa consiste? mi devo operare nuovamente? Vi ringrazio in anticipo.
[#1]
Egregio utente,
al 14 Agosto saranno trascorsi 2 mesi. Considerando la Sua eta', il risultato rxgrafico da Lei riportato e auspicando che Lei non fumi durante il processo di guarigione delle fratture, se il collega Le ha prescritto un gesso da carico (ovvero con appoggio sul tallone che presenta un "tacco" gessato), il carico puo' essere anche pari al 100% (se non diversamente prescritto dal collega curante). La stampella ha una funzione di "sicurezza" per evitare eventuali cadute durante la presenza dell'apparecchio gessato. La calciparina deve continuare fino a che il gesso Le viene rimosso con carico sull'arto operato pari al 100% per evitare qualsiasi rischio di complicanza tromboembolica. Il fisioterapista Le ha prescritto una rieducazione progressiva : nuotare le permette di esercitare la flessoestensione del piede in assenza di carico diretto e camminare sul bagnasciuga Le permette di migliorare la propriocezione del piede e della caviglia. La rimozione dei fili si svolge ambulatorialmente se i fili sporgono dalla cute, mentre e' suggeribile un'anestesia almeno locale se lasciati sottocute per rimuoverli in assenza di dolore.
Cordiali saluti,
Andrea Salvi
al 14 Agosto saranno trascorsi 2 mesi. Considerando la Sua eta', il risultato rxgrafico da Lei riportato e auspicando che Lei non fumi durante il processo di guarigione delle fratture, se il collega Le ha prescritto un gesso da carico (ovvero con appoggio sul tallone che presenta un "tacco" gessato), il carico puo' essere anche pari al 100% (se non diversamente prescritto dal collega curante). La stampella ha una funzione di "sicurezza" per evitare eventuali cadute durante la presenza dell'apparecchio gessato. La calciparina deve continuare fino a che il gesso Le viene rimosso con carico sull'arto operato pari al 100% per evitare qualsiasi rischio di complicanza tromboembolica. Il fisioterapista Le ha prescritto una rieducazione progressiva : nuotare le permette di esercitare la flessoestensione del piede in assenza di carico diretto e camminare sul bagnasciuga Le permette di migliorare la propriocezione del piede e della caviglia. La rimozione dei fili si svolge ambulatorialmente se i fili sporgono dalla cute, mentre e' suggeribile un'anestesia almeno locale se lasciati sottocute per rimuoverli in assenza di dolore.
Cordiali saluti,
Andrea Salvi
Dott. Andrea Salvi
www.ortopedicobrescia.com
https://g.co/kgs/FhgrTQ
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 9.2k visite dal 24/07/2007.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.