Ritardo calcificazione tibia
buongiorno ,
Ho 33 anni 83 kg per 1,86 m di altezza .
a seguito di un incidente in moto ho riportato la frattura al 3° distale scomposta e pluriframmentata di tibia e perone .
Dopo 3 mesi di fissatore esterno con 2 interventi di regolazione ma con risultati deludenti , in quanto i frammenti non restavano in posizione ,
il 24 luglio sono stato operato con l'inserimento di una placca più viti , la cicatrizzazione della ferita è stata subito ottima come il gonfiore della gamba molto contenuto .
Il 25 di agosto quind dopo 30 gg , eseguo la lastra di controllo con i seguenti risultati :
"Postumi di frattura biossea della gamba stabilizzata con placca e viti in sede tibiale .
Rispetto al precedente controllo della 25 luglio u.s. l'affrontamento dei monconi è invariato .
Ancora scarsi i fenomeni di rimaneggiamento riparativo .
Porosi del ginocchio e della caviglia . "
Sono demoralizzato perchè pensavo che ora con la piastra la calcificazione fosse più evidente invece è ancora scarsa , capisco che sono passati " solo " 30 gg dall'intervento però io sono in totale da 4 mesi fermo con i relativi problemi sia fisici che psicologici nonch'è lavorativi che ne gonseguono .
Di seguito le foto della lastra :
[URL=http://img52.imageshack.us/i/frattura4.png/][IMG]http://img52.imageshack.us/img52/9182/frattura4.png[/IMG][/URL]
[URL=http://img245.imageshack.us/i/frattura3.png/][IMG]http://img245.imageshack.us/img245/1750/frattura3.png[/IMG][/URL]
[URL=http://img440.imageshack.us/i/frattura2.png/][IMG]http://img440.imageshack.us/img440/6724/frattura2.png[/IMG][/URL]
Links diretti :
http://img52.imageshack.us/img52/9182/frattura4.png
http://img245.imageshack.us/img245/1750/frattura3.png
http://img440.imageshack.us/img440/6724/frattura2.png
In questo mese ho solo sfiorato il piede a terra e ho recuperato con della propriocettività la sensibilita plantare , ho eseguito semplici movimenti in piscina per riabilitare la caviglia che era molto immobilizzata , ma ora ho un buon 80% di recupero di escursione del piede .
Il prossimo step potrebbe essere dare un carico maggiore alla gamba , oltretttuo non ho mai capito come si calcola quanto carico dare nel momento in cui viene detto di caricare ad esempio un 40 % , deduco siano teorici .
Riuscirò a guidare l'auto fra un mese per poter rientrare al lavoro ?
Devo preoccuparmi o secondo voi posso avere un pieno recupero ?
Grazie in anticipo per tutte le risposte che arriveranno , per qualsiasi ulteriore informazione sono a disposizione .
Ho 33 anni 83 kg per 1,86 m di altezza .
a seguito di un incidente in moto ho riportato la frattura al 3° distale scomposta e pluriframmentata di tibia e perone .
Dopo 3 mesi di fissatore esterno con 2 interventi di regolazione ma con risultati deludenti , in quanto i frammenti non restavano in posizione ,
il 24 luglio sono stato operato con l'inserimento di una placca più viti , la cicatrizzazione della ferita è stata subito ottima come il gonfiore della gamba molto contenuto .
Il 25 di agosto quind dopo 30 gg , eseguo la lastra di controllo con i seguenti risultati :
"Postumi di frattura biossea della gamba stabilizzata con placca e viti in sede tibiale .
Rispetto al precedente controllo della 25 luglio u.s. l'affrontamento dei monconi è invariato .
Ancora scarsi i fenomeni di rimaneggiamento riparativo .
Porosi del ginocchio e della caviglia . "
Sono demoralizzato perchè pensavo che ora con la piastra la calcificazione fosse più evidente invece è ancora scarsa , capisco che sono passati " solo " 30 gg dall'intervento però io sono in totale da 4 mesi fermo con i relativi problemi sia fisici che psicologici nonch'è lavorativi che ne gonseguono .
Di seguito le foto della lastra :
[URL=http://img52.imageshack.us/i/frattura4.png/][IMG]http://img52.imageshack.us/img52/9182/frattura4.png[/IMG][/URL]
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Links diretti :
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In questo mese ho solo sfiorato il piede a terra e ho recuperato con della propriocettività la sensibilita plantare , ho eseguito semplici movimenti in piscina per riabilitare la caviglia che era molto immobilizzata , ma ora ho un buon 80% di recupero di escursione del piede .
Il prossimo step potrebbe essere dare un carico maggiore alla gamba , oltretttuo non ho mai capito come si calcola quanto carico dare nel momento in cui viene detto di caricare ad esempio un 40 % , deduco siano teorici .
Riuscirò a guidare l'auto fra un mese per poter rientrare al lavoro ?
Devo preoccuparmi o secondo voi posso avere un pieno recupero ?
Grazie in anticipo per tutte le risposte che arriveranno , per qualsiasi ulteriore informazione sono a disposizione .
[#1]
Non è possibile prendere visione di immagini di alcun tipo per scelta del Sito e mia personale (e infatti non esiste la possibilità di fare l'upload delle immagini), tuttavia debbo dire che in effetti dopo 30 gg è difficile che si veda un callo esagerato, e non si può certo parlare di "ritardo di consolidazione". E' possibile che al prossimo controllo venga suggerito un maggior carico, che può sollecitare la formazione di callo. Per quanto riguarda il 40% può avere un'idea di quanto esso sia usando due bastoni antibrachiali e appoggiando il piede su una bilancia pesa-persone fino a ottenere il 40% del Suo peso. E' ovvio come poi non sia facile tradurlo in pratica, ma può averne un'idea abbastanza approssimativa.
Sui tempi di ripresa della guida non possiamo prevederlo a distanza. Qualcosa in più Le sapranno dire gli ortopedici al prossimo controllo.
Cordiali saluti
Sui tempi di ripresa della guida non possiamo prevederlo a distanza. Qualcosa in più Le sapranno dire gli ortopedici al prossimo controllo.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
[#2]
Utente
Grazzie Dott. Donati per la pronta risposta ,
Se ho capito bene tutto il lavoro fatto nei primi 3 mesi con il fissatore esterno è come annullato dal momento che nell'operazione l'osso è anche stato , se ho capito bene , sottoposto a decorticazione per pulirlo dai limitati processi calcificativi precedenti ... è corretto ?
Se ho capito bene tutto il lavoro fatto nei primi 3 mesi con il fissatore esterno è come annullato dal momento che nell'operazione l'osso è anche stato , se ho capito bene , sottoposto a decorticazione per pulirlo dai limitati processi calcificativi precedenti ... è corretto ?
[#3]
Questo non è possibile saperlo senza conoscere la tecnica con cui è stata impiantata la placca. Lo deve chiedere all'ortopedico che L'ha operata. In genere però si cerca di rispettare i tessuti che coprono i frammenti di osso perché questi ricevono attraverso di essi il sangue necessario perché la frattura consolidi
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#4]
Utente
certamente , lunedì ho la visita e chiarirò questo dubbio .
Immagino che lei intenda come tessuto il periostio , giusto ?
Quello che non riesco a capire, in caso di una frattura pluriframmentata, come i tessuti dei frammenti riescono a ricevere il necessario per la consolidazione se non c'è continuità ossea ne dal moncone sopra ne da quello sotto ... insomma risultano un pò come un'isola scollegata ,seppur di poco, con la parte di tibia verso il ginocchio e verso il piede .
Immagino che lei intenda come tessuto il periostio , giusto ?
Quello che non riesco a capire, in caso di una frattura pluriframmentata, come i tessuti dei frammenti riescono a ricevere il necessario per la consolidazione se non c'è continuità ossea ne dal moncone sopra ne da quello sotto ... insomma risultano un pò come un'isola scollegata ,seppur di poco, con la parte di tibia verso il ginocchio e verso il piede .
[#5]
I frammenti ossei rimangono per lo più collegati alle parti molli sovrastanti e quindi rimangono vascolarizzati. Alcuni di essi possono invece essere completamente isolati e questo complica il processo di riparazione
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#6]
Utente
Continuo a ringraziarla per il suo tempo e vorreiapprofittare per farle un'ultima domanda.
Secondo lei quali metodi riabilitativi sono i migliori per riuscire a vascolarizzare al meglio la frattura, per cercare di apportargli maggiore quantità possibile di "nutrienti" per la guarigione considerandoche la zona interssata è una delle più difficili e meno irrorate ?
Oltre a prendere sole e il giusto apporto divitamina D e calcio , oltre ad incominciare con un carico parziale , secondo lei magnetoterapia , onde d'urto e in estremis camera iperbarica sono valide alternative per scogiurare una pseudoartosi ?
Grazie di nuovo !!!
Secondo lei quali metodi riabilitativi sono i migliori per riuscire a vascolarizzare al meglio la frattura, per cercare di apportargli maggiore quantità possibile di "nutrienti" per la guarigione considerandoche la zona interssata è una delle più difficili e meno irrorate ?
Oltre a prendere sole e il giusto apporto divitamina D e calcio , oltre ad incominciare con un carico parziale , secondo lei magnetoterapia , onde d'urto e in estremis camera iperbarica sono valide alternative per scogiurare una pseudoartosi ?
Grazie di nuovo !!!
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 5.2k visite dal 30/08/2010.
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