Frattura scomposta pluriframmentaria calcagno sx
Salve,
vi scrivo per avere un parere diverso da quello che mi è stato dato, circa una frattura scomposta pluriframmentaria del calcasgno sx.
Giorno 15 Luglio mentre lavoravo,sono caduto, da una scala, dall'altezza di quasi 2 metri. Portato d'urgenza al pronto soccorso, mi hanno riscontrato una frattura scomposta al calcagno sx. Dopo un paio di giorni sono stato sottoposto ad intervnto chiurgico con fili di kircshner e mi è stato bloccato il tutto con gambaletto gessato. Dopo svariate visite di controllo, il 40° giorno dall'operazione mi è stata effettuata l'ennesima rx. Mi controlla un primo ortopetico avvisandomi della corretta saldatura del calcagno e dicendomi, come in precedenza detto da vari medici, che mi avrebbero tolto i fili di kircshner, e realizzato un secondo gambaletto gessato da carico per altri 30/35 gg e al termine avremmo iniziato la fkt.
Una volta trovatomi nel reparto gessi, mi viene detto da un secondo ortopetico ( quello che effettuò l'intervento) che avrei avuto non un gesso da carico, ma un secondo gesso senza carico per altri 15gg, poichè a causa della frattura riportata avrei avuto necessità, di qualche giorno in più; superati questi ulteriori 15 gg, avrei potuto iniziare la fkt.
La mia perplessità sta nel fatto che, se la mia frattura è stata davvero un pò particolare da comportarmi 55 gg di gesso di scarico, invece di 35/40 gg ( e altresì controllando svariate esperienze riguardanti interventi al calcagno con relativo trattamento....) mi chiedo se si può iniziare immediatamente le fkt senza terapia in carico.
Mi è stato detto più volte che questo tipo di frattura necessita di un pò più tempo per sanare, e sinceramente la mia paura sta nel fatto che potrei avere conseguenze dolorose, e non solo, diramate nel tempo, se l'iter non risulta essere quello più opportuno al caso, per questo non sò se, effettivamente, sia giusto aspettare solo 55 gg per poi passare subito alla ftk senza seguire il normale percorso di scarico/carico della parte lesa.
Premetto che questo dubbio mi è sorto dal momento in cui,nella stessa struttura, due ortopetici, colleghi, mi hanno dato due pareri opposti a distanza di 2 stanze l'uno dall'altro!
sicuramente prenderò un ulteriore parere ( visto anche le situazioni di mal sanità cui ci troviamo oggi a combattere), ma mi farabbe piacere ricevere anche una vostra risposta.
vi scrivo per avere un parere diverso da quello che mi è stato dato, circa una frattura scomposta pluriframmentaria del calcasgno sx.
Giorno 15 Luglio mentre lavoravo,sono caduto, da una scala, dall'altezza di quasi 2 metri. Portato d'urgenza al pronto soccorso, mi hanno riscontrato una frattura scomposta al calcagno sx. Dopo un paio di giorni sono stato sottoposto ad intervnto chiurgico con fili di kircshner e mi è stato bloccato il tutto con gambaletto gessato. Dopo svariate visite di controllo, il 40° giorno dall'operazione mi è stata effettuata l'ennesima rx. Mi controlla un primo ortopetico avvisandomi della corretta saldatura del calcagno e dicendomi, come in precedenza detto da vari medici, che mi avrebbero tolto i fili di kircshner, e realizzato un secondo gambaletto gessato da carico per altri 30/35 gg e al termine avremmo iniziato la fkt.
Una volta trovatomi nel reparto gessi, mi viene detto da un secondo ortopetico ( quello che effettuò l'intervento) che avrei avuto non un gesso da carico, ma un secondo gesso senza carico per altri 15gg, poichè a causa della frattura riportata avrei avuto necessità, di qualche giorno in più; superati questi ulteriori 15 gg, avrei potuto iniziare la fkt.
La mia perplessità sta nel fatto che, se la mia frattura è stata davvero un pò particolare da comportarmi 55 gg di gesso di scarico, invece di 35/40 gg ( e altresì controllando svariate esperienze riguardanti interventi al calcagno con relativo trattamento....) mi chiedo se si può iniziare immediatamente le fkt senza terapia in carico.
Mi è stato detto più volte che questo tipo di frattura necessita di un pò più tempo per sanare, e sinceramente la mia paura sta nel fatto che potrei avere conseguenze dolorose, e non solo, diramate nel tempo, se l'iter non risulta essere quello più opportuno al caso, per questo non sò se, effettivamente, sia giusto aspettare solo 55 gg per poi passare subito alla ftk senza seguire il normale percorso di scarico/carico della parte lesa.
Premetto che questo dubbio mi è sorto dal momento in cui,nella stessa struttura, due ortopetici, colleghi, mi hanno dato due pareri opposti a distanza di 2 stanze l'uno dall'altro!
sicuramente prenderò un ulteriore parere ( visto anche le situazioni di mal sanità cui ci troviamo oggi a combattere), ma mi farabbe piacere ricevere anche una vostra risposta.
[#1]
le fratture di calcagno guariscono sempre o spesso con disturbi articolari.
appare corretto prolungare lo scarico articolare per 50-60 giorni, quindi inziare la fisioterapia in scarico e la progressiva rieducazione al carico che non deve essere oltre il 50% per ulteriori 40 giorni.
Più andrà piano meglio recupererà.
appare corretto prolungare lo scarico articolare per 50-60 giorni, quindi inziare la fisioterapia in scarico e la progressiva rieducazione al carico che non deve essere oltre il 50% per ulteriori 40 giorni.
Più andrà piano meglio recupererà.
Dr. Vinicio Perrone,
Specialista in Ortopedia e Traumatologia
www.vinicioperrone.com
Roma, Lecce, Sava, Mesagne, Manduria,
cel 347 0028688
[#2]
Utente
Grazie dott.Perrone per il suo tempestivo parere.
voglia scusarmi se le pongo un'ulteriore domanda: la terapia di riabilitazione, in complessivo, quanto tempo potrebbe potrarsi?..... potrei per fine anno ricominciare a camminare e quindi a riprendere il mio lavoro?
La ringrazio anticipatamente e le auguro buon lavoro.
voglia scusarmi se le pongo un'ulteriore domanda: la terapia di riabilitazione, in complessivo, quanto tempo potrebbe potrarsi?..... potrei per fine anno ricominciare a camminare e quindi a riprendere il mio lavoro?
La ringrazio anticipatamente e le auguro buon lavoro.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 16.7k visite dal 28/08/2010.
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