Operazione piedi piatti
ho due figli di 11 e 9 anni, sono stati entambi sottoposti a visita ortopedica da cui specie x quello di 9 anni è stata diagnosticata una grave sindome pronatoria dei piedi in equinismo compensato e si consigliava intervento di calcagno stop con allungamento del tendine di achille, x quello di 11 anni la diagnosi era simile, ma meno eccentiata x cui si consigliava intervendo chirurgico di calcagno stop, l'intervento era da effettuarsi un piede x volta...dopo di che abbimo ocnsultato un ortopedico più vicino al nostro domicilio ed egli ci ha diagnosticato la stessa cosa, ma ci ha socnsigliato di effettiare l'intervendo al tendine x il ragazzo di 9 anni, quindi il 10 giorni fa ha eseguito ad entrambi i ragazzi e ad entrambi i piedi "artrorisi sottoastragalica con vite calcaneo stop" con esito alla dimissione di retropiede pronato e avampiede abdotto doloroso bilaterale x il ragazzo di 11 anni e retropiede pronato e avampiede abdotto bilaterale x quello di 9 anni. ora il consilgi odella fisioterapista è stato quello di fargli fare manuipolazione della caviglia piu esercizi vari e di farli camminare , la mi adomanda è : è il caso di farli sforzare così tanto? e poi come mai un ortopedico mi consigliava di fare l'allungamento del tendine al ragazzo di 9 anni, mentre l'altro nn h avoluto farlo?? ci possono essere problemi sula riuscita dell'intervento?? grazie della risposta cordiali saluti
[#1]
Dopo l'intervento generalmente e' meglio tenerli tranqulli tuttavia essere seguito da uin professionista dlela riabilitazione puo' voler dire evitare tutte le cose pericolose che a volte i bambini di quella eta' sono portati a fare.
Per quanto riguarda il perche' un collega consigli allungamento e l'altro no nonposso pronunciarmi senza una visita. Avrebbe dovuto chiedere a loro.
Posso solo supporre che suo figlio si trovi in una "situazione limite" ove puo' essere indicato l'intervento di allungamento senza che esso lo sia in maniera assoluta.
Problemi sulla riuscita possono esserci vanno valutato con chi ha eseguito l'intervemto e fatto firmare il consenso informato pre operatorio.
Cordiali saluti
Per quanto riguarda il perche' un collega consigli allungamento e l'altro no nonposso pronunciarmi senza una visita. Avrebbe dovuto chiedere a loro.
Posso solo supporre che suo figlio si trovi in una "situazione limite" ove puo' essere indicato l'intervento di allungamento senza che esso lo sia in maniera assoluta.
Problemi sulla riuscita possono esserci vanno valutato con chi ha eseguito l'intervemto e fatto firmare il consenso informato pre operatorio.
Cordiali saluti
Dr. Roberto LEO
[#2]
Utente
Grazie della risposta, allora l'ortopedico che ha eseguito l'intervento ha detto che è sempre pericoloso intervenire sul tendine, perchè in futiro si potrebbe comnpromettere lo slancio del piede, inoltre la fisiatra dell'ospedale in cui è avvenuto l'intervento ci h afatto vedere gli esercizi di manipolazione che dovevamo fare , dicendoci che potevamo eseguirli da soli...oggi a 11 giorni dall'intervento i mei figli camminano da soli andando da uan stanza all'altra scalzi ( nn so se si ameglio usare dele calzature o scarpe normali, la fisiatra ci ha ocnsigliato le scarpe di tela ), camminando sugli esterni, il bambini di 9 anni mette il piede piu a terra rispetto a quello di 11 anni , la mia paura è che x il tempo trascorso metta il piede troppo a terra di piatto , cioè c'è la possibilità che l'intervento nn riesca?
cordiali saluti
cordiali saluti
[#3]
Ogni intervento ha un margine di insuccesso!.
Per quanto riguarda i consigli in linea di massima mi sembrano corretti.
Del resto come potrei, attraverso un semplice consulto "on-line", affermare che qualcosa e' scorretto senza poter visitare direttamente i piccoli pazienti sostituendomi a chi ha avuto in cura il paziente dal punto di vista chirurgico che dal punto di vista riabilitativo.
Cordiali saluti
Per quanto riguarda i consigli in linea di massima mi sembrano corretti.
Del resto come potrei, attraverso un semplice consulto "on-line", affermare che qualcosa e' scorretto senza poter visitare direttamente i piccoli pazienti sostituendomi a chi ha avuto in cura il paziente dal punto di vista chirurgico che dal punto di vista riabilitativo.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.4k visite dal 22/08/2010.
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