Borsite e peritendinite

Circa due mesi fa ho iniziato ad avvertire dolore durante i movimenti alti del braccio destro .Successivamente accusavo dolore alla spalla anche durante i movimenti quotidiani. Ho effettuato un ‘ecografia dove è stata rilevata una discreta diffusine fluida nel tratto medio prossimale del tendine CLBO destro,contenente qualche microspot di tipo microcalcifico in verosimile tenosinovite in iniziale fase di cronicizzazione.Ho eseguito un’infiltrazione cortisonica e dopo qualche giorno ho avuto il congelamento della spalla ,ho eseguito 10 sedute di magnetoterapia,ionoforesi e laser puntale ,ottenendo bassissimi risultati.In seguito mi hanno consigliato l’agopuntura ma non ho risolto il mio problema.Ho eseguito una risonanza magnetica e mi hanno diagnosticato una distensione fluida della borsa sinoviale sottoscapolare sottocoracoidea ed in misura minore di quella sottoacromion sottodeltoidea per segni di borsite e note di peritendinite dell capo lungo del bicipite brachiale.Mi consigliano una mobilizzazione della spalla in narcosi.Cosa mi consigliate ?
Dr. Mauro Granata Reumatologo, Medico internista, Geriatra 2.9k 120
Una delle possibili complicanze del trattamento infiltrativo con steroidi è l'insorgenza di una pseudoartrite da microcristalli con peggioramento del quadro clinico e funzionale. Questo l'orientamento più probabile senza la possibilità di visitarla di persona. Personalmente consiglierei terapia analgesico/antinfiammatoria e progressive caute mobilizzazioni passive rimandando l'approccio riabilitativo vero e proprio dopo un migliore inquadramento diagnostico anche di natura reumatologica. MG

Mauro Granata
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Utente
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vi ringrazio , mi scuso per non averlo fatto prima ma purtroppo sbadatamente ,presa dal dolore che da parecchi giorni mi tormenta l'ho dimenticato
cordiali saluti
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Dr. Simone Cigni Ortopedico, Chirurgo della mano 711 7
Sconsiglio la mobilizzazione in narcosi a cielo chiuso che (fortunatamente) sta perdendo ogni importanza. Una manovra del genere è a mio parere priva di ogni significato dato che non si sa nè si vede cosa sta succedendo all'interno dell'articolazione. Eseguirei invece, dopo una accurata valutazione clinica, una artro-RM diretta. Lo sblocco articolare si esegue, casomai, per via artroscopica.
Cordialità

Dr Simone Cigni

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