Una fastidiosa tendinite al polso dx che interessa la funzionalità del pollice della mano stessa
Buon giorno,
una mia amica ha una fastidiosa tendinite al polso dx che interessa la funzionalità del pollice della mano stessa; il fisiatra l'ha definita "morbo di De Quervain".Da circa un mese accusa fastidiose fitte al gomito dx e situazione d'irrigidimento del polso dx (al mattino é come se fosse incriccato); durante il giorno prova una sensazione di peso, oppressione al braccio dx (dal gomito al polso). Ha provato a risolvere il problema con la "crioterapia" ghiaccio con anestetico cortisonico incorporato (forse Bentelan), passato sulle parti dolenti, il giovamento dura circa un paio d'ore dopodiché é nuovamente d'accapo. Ha contattato un "osteopata" sperando che questo tipo di manipolazioni possano giovarle. Non sa se é il caso di fare una serie di 12 cicli di marconi-terapia, laserterapia e diadinamica con "artrosilene", ma non ha ancora incominciato per non accavallare le prove che sta provando. Grazie per gli eventuali consigli che vorrete darle.
Cordiali salut.
una mia amica ha una fastidiosa tendinite al polso dx che interessa la funzionalità del pollice della mano stessa; il fisiatra l'ha definita "morbo di De Quervain".Da circa un mese accusa fastidiose fitte al gomito dx e situazione d'irrigidimento del polso dx (al mattino é come se fosse incriccato); durante il giorno prova una sensazione di peso, oppressione al braccio dx (dal gomito al polso). Ha provato a risolvere il problema con la "crioterapia" ghiaccio con anestetico cortisonico incorporato (forse Bentelan), passato sulle parti dolenti, il giovamento dura circa un paio d'ore dopodiché é nuovamente d'accapo. Ha contattato un "osteopata" sperando che questo tipo di manipolazioni possano giovarle. Non sa se é il caso di fare una serie di 12 cicli di marconi-terapia, laserterapia e diadinamica con "artrosilene", ma non ha ancora incominciato per non accavallare le prove che sta provando. Grazie per gli eventuali consigli che vorrete darle.
Cordiali salut.
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Gentile utente,
la malattia di De Quervain (definita anche "washerwoman sprain", ovvero malattia della lavandaia, in quanto frequentemente presente nelle lavandaie per il movimento laterale ripetuto del pollice atteggiato in posizione di presa) è un'infiammazione dei tendini dell'abduttore lungo del pollice e dell'estensore breve del pollice al passaggio nella guaina che li racchiude nel primo canale estensorio del polso, in corrispondenza della stiloide radiale (il profilo osseo che può avvertire al termine dell'osso radiale al passaggio con le ossa del carpo). La guaina può essere paragonata ad una "galleria" ed i tendini agli autoveicoli che vi passano dentro. I tendini si infiammano (e perciò aumentano di volume) e quindi non riescono a scorrere correttamente nella guaina senza provocare dolore. Da ciò deriva il dolore al movimento del pollice. Esistono due test molto validi per valutare la malattia : il test "classico" di Finkelstein (pollice addotto nelle dita chiuse a polso ulnarizzato) ed il test di Brunelli (abduzione contro resistenza del pollice con polso deviato radialmente). Inizialmente il trattamento è conservativo, con una ortesi (tutore) specifico a cui può seguire l'infiltrazione di cortisonici. Qualora tali trattamenti non forniscano beneficio si può ricorrere all'intervento chirurgico (di durata pari a 5-10 minuti), che consiste in un'incisione parastiloidea radiale, divaricazione dei capi nervosi sensitivi del nervo radiale ed incisione longitudinale della guaina, con rimozione di un eventuale eccesso della stessa. Nell'immediato post-operatorio si può mobilizzare attivamente il pollice. L'intervento, se ben eseguito, risolve completamente il dolore.
Cordiali saluti,
Andrea Salvi
la malattia di De Quervain (definita anche "washerwoman sprain", ovvero malattia della lavandaia, in quanto frequentemente presente nelle lavandaie per il movimento laterale ripetuto del pollice atteggiato in posizione di presa) è un'infiammazione dei tendini dell'abduttore lungo del pollice e dell'estensore breve del pollice al passaggio nella guaina che li racchiude nel primo canale estensorio del polso, in corrispondenza della stiloide radiale (il profilo osseo che può avvertire al termine dell'osso radiale al passaggio con le ossa del carpo). La guaina può essere paragonata ad una "galleria" ed i tendini agli autoveicoli che vi passano dentro. I tendini si infiammano (e perciò aumentano di volume) e quindi non riescono a scorrere correttamente nella guaina senza provocare dolore. Da ciò deriva il dolore al movimento del pollice. Esistono due test molto validi per valutare la malattia : il test "classico" di Finkelstein (pollice addotto nelle dita chiuse a polso ulnarizzato) ed il test di Brunelli (abduzione contro resistenza del pollice con polso deviato radialmente). Inizialmente il trattamento è conservativo, con una ortesi (tutore) specifico a cui può seguire l'infiltrazione di cortisonici. Qualora tali trattamenti non forniscano beneficio si può ricorrere all'intervento chirurgico (di durata pari a 5-10 minuti), che consiste in un'incisione parastiloidea radiale, divaricazione dei capi nervosi sensitivi del nervo radiale ed incisione longitudinale della guaina, con rimozione di un eventuale eccesso della stessa. Nell'immediato post-operatorio si può mobilizzare attivamente il pollice. L'intervento, se ben eseguito, risolve completamente il dolore.
Cordiali saluti,
Andrea Salvi
Dott. Andrea Salvi
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 31.4k visite dal 15/07/2007.
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