Vertigini continue, verticalizzazione del rachide, artrosi cervicale.. pareri medici contrastanti?!
In breve: ho 32 anni e da 8 mesi soffro di vertigini CONTINUE che non smettono mai ma variano sempre di intensità. Talvolta sono accompagnate da dolori al collo, spalle e alla testa e/o senso di stordimento.
Dopo numerosissimi accertamenti medici, esami, colloqui e tentativi di cura i medici sono giunti alle seguenti conclusioni:
-Il problema non dipende dalle orecchie (esame vestibolare negativo, no nistagmo, otite curata e problema non risolto)
-Il problema non dipende dal cervello (TAC e RMN negative)
-Il problema non dipende dalla psiche (qui cascano molti neurologi perché in seguito a un lungo problema fortemente debilitante come questo si possono avere dei crolli nervosi, ad ogni modo gli esami e test della personalità sono risultati negativi)
-A detta di diversi ortopedici e fisiatri che mi hanno visitato, il problema dipende verosimilmente dalla rettilineizzazione del rachide cervicale e/o dall'artrosi cervicale, entrambi visibili con comuni RX.
A Questo punto rivolgo le seguenti domande a tutti gli ORTOPEDICI, FISIATRI, FISIOTERAPISTI, CHIROPRATICI, NEUROLOGI ED OTORINOLARINGOIATRI DEL SITO E NON CHE DOVESSERO ESSERE ALL'ASCOLTO:
1) Come mai ogni dottore, anche nello stesso ramo, ha una teoria completamente diversa riguardo l'origine di queste vertigini?
Certi otorini e neurologi parlano sempre di patologie attinenti il loro ramo (problemi vestibolari, otoliti, depressione, ecc.) negando strenuamente che siano anche solo possibili vertigini legate ad altre cause.
L'intero ramo degli ortopedici/fisiatri concorda sulle origini del problema (perdita lordosi e/o artrosi che altera la morfologia del rachide) ma ha teorie molto discordanti sul motivo effettivo delle vertigini: c'è chi parla di problemi vascolari, chi di eccessiva tensione muscolare, chi di nefrite, chi di mancata ammortizzazione del passo (!!). Qual'è la verità?
2) Mi sono sotto posto a fisioterapia presso 2 centri differenti, e i due fkt che mi hanno "manipolato" le vertebre hanno agito in maniera molto differente: Il primo (molto giovane, solo fkt) dopo avermi fatto piegare il collo a sin/des/ind/av procedeva a premere sulle vertebre cervicali (sulla nuca insomma) con entrambi i pollici mentre mi faceva muovere all'indietro la testa ottendendo così un effetto "leva". Tale pratica -per quanto sensata sulla carta- mi faceva stare peggio.
Il secondo (medico fisiatra, presumo plurilaureato) al contrario mi stendeva sul lettino e mi faceva vari allungamenti/stretching/torsioni del collo, con movimenti però talvolta imprecisi e approssimativi accompagnati da "schioccamenti" e per finire con una bella "tirata di collo" stile gallina. Nonostante l'evidente stranezza del trattamento mi sentivo un pò meglio, ma forse anche per merito dell'aumento di temperatura (luglio) e delle gocce di microser prescrittemi.
Come mai ogni fkt usa metodi diversi? Le manovre che ho subito sono corrette?
3) Sento di persone che hanno questo da anni. Come devo procedere per guarire? Ho speranze?
Dopo numerosissimi accertamenti medici, esami, colloqui e tentativi di cura i medici sono giunti alle seguenti conclusioni:
-Il problema non dipende dalle orecchie (esame vestibolare negativo, no nistagmo, otite curata e problema non risolto)
-Il problema non dipende dal cervello (TAC e RMN negative)
-Il problema non dipende dalla psiche (qui cascano molti neurologi perché in seguito a un lungo problema fortemente debilitante come questo si possono avere dei crolli nervosi, ad ogni modo gli esami e test della personalità sono risultati negativi)
-A detta di diversi ortopedici e fisiatri che mi hanno visitato, il problema dipende verosimilmente dalla rettilineizzazione del rachide cervicale e/o dall'artrosi cervicale, entrambi visibili con comuni RX.
A Questo punto rivolgo le seguenti domande a tutti gli ORTOPEDICI, FISIATRI, FISIOTERAPISTI, CHIROPRATICI, NEUROLOGI ED OTORINOLARINGOIATRI DEL SITO E NON CHE DOVESSERO ESSERE ALL'ASCOLTO:
1) Come mai ogni dottore, anche nello stesso ramo, ha una teoria completamente diversa riguardo l'origine di queste vertigini?
Certi otorini e neurologi parlano sempre di patologie attinenti il loro ramo (problemi vestibolari, otoliti, depressione, ecc.) negando strenuamente che siano anche solo possibili vertigini legate ad altre cause.
L'intero ramo degli ortopedici/fisiatri concorda sulle origini del problema (perdita lordosi e/o artrosi che altera la morfologia del rachide) ma ha teorie molto discordanti sul motivo effettivo delle vertigini: c'è chi parla di problemi vascolari, chi di eccessiva tensione muscolare, chi di nefrite, chi di mancata ammortizzazione del passo (!!). Qual'è la verità?
2) Mi sono sotto posto a fisioterapia presso 2 centri differenti, e i due fkt che mi hanno "manipolato" le vertebre hanno agito in maniera molto differente: Il primo (molto giovane, solo fkt) dopo avermi fatto piegare il collo a sin/des/ind/av procedeva a premere sulle vertebre cervicali (sulla nuca insomma) con entrambi i pollici mentre mi faceva muovere all'indietro la testa ottendendo così un effetto "leva". Tale pratica -per quanto sensata sulla carta- mi faceva stare peggio.
Il secondo (medico fisiatra, presumo plurilaureato) al contrario mi stendeva sul lettino e mi faceva vari allungamenti/stretching/torsioni del collo, con movimenti però talvolta imprecisi e approssimativi accompagnati da "schioccamenti" e per finire con una bella "tirata di collo" stile gallina. Nonostante l'evidente stranezza del trattamento mi sentivo un pò meglio, ma forse anche per merito dell'aumento di temperatura (luglio) e delle gocce di microser prescrittemi.
Come mai ogni fkt usa metodi diversi? Le manovre che ho subito sono corrette?
3) Sento di persone che hanno questo da anni. Come devo procedere per guarire? Ho speranze?
[#1]
Egr. signore,
se vi è una rettilineizzazione della colonna cervicale, è possibile che essa provochi i disturbi da Lei riferiti.
In parole povere, a livello dei muscoli del collo vi sono die <sensori> chhe controllano il tono dei muscoli.
La sensazione vertiginosa può essere messa in relazione con le componenti riflesse vestibolari e cervicali del tono posturale.
Esse infatti si integrano in vario modo in cooperazione o in opposizione, attivando o disattivando i muscoli antigravitari del collo, degli arti e del tronco.
Una contrattura dei muscoli del collo, conseguente alla distorsione, può interferire in tale meccanismo e creare una sensazione di instabilità definita vertigine.
Lei ha poi riferito di una evidente artrosi documentata ai normali radiogrammi.
Tale patologia sarà evidenziata anche, e con maggiori particolari, alla RMN e alla TAC che, pertanto non possono essere negative.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, La saluto con cordialità
se vi è una rettilineizzazione della colonna cervicale, è possibile che essa provochi i disturbi da Lei riferiti.
In parole povere, a livello dei muscoli del collo vi sono die <sensori> chhe controllano il tono dei muscoli.
La sensazione vertiginosa può essere messa in relazione con le componenti riflesse vestibolari e cervicali del tono posturale.
Esse infatti si integrano in vario modo in cooperazione o in opposizione, attivando o disattivando i muscoli antigravitari del collo, degli arti e del tronco.
Una contrattura dei muscoli del collo, conseguente alla distorsione, può interferire in tale meccanismo e creare una sensazione di instabilità definita vertigine.
Lei ha poi riferito di una evidente artrosi documentata ai normali radiogrammi.
Tale patologia sarà evidenziata anche, e con maggiori particolari, alla RMN e alla TAC che, pertanto non possono essere negative.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, La saluto con cordialità
[#2]
Utente
Grazie della risposta dottore;
Intendevo che TAC e RMN risultano negative riguardo il cranio, ma non per quanto concerne il rachide cervicale.
Da RX e RMN risulta artorsi cervicale, verticalizzazione e lieve protusione discale, ecco il referto RX:
.VERTICALIZZATO RACHIDE CERVICALE
.LIEVE RIDUZ.DELLO SPAZIO INTERSOMATICO C4-C5
.INIZIALI NOTE DI TIPO ARTROSICO DEGENERATIVO.
Riguardo la RMN:
-Risonanza magnetica (spazi compresi tra C2 e C7):
.RIDUZIONE DELLA FISIOLOGICA LORDOSI CERVICALE
.LIEVE RIDUZIONE DELLO SPESSORE E DEL TONO IDRICO A CARICO DEI DISCHI INTERSOMATICI ESAMINATI
.MODESTA PROTRUSIONE PARAMERIDIANA LATERALE SINISTRA A LIVELLO DEI DISCHI INTERSOMATICI C5/C6 E C6/C7 CON MINIMA IMPRONTA SUL SACCO DURALE
.MODESTA ACCENTUAZIONE DEL PROFILO DORSALE A LIVELLO DEL DISCO C2/C3 E C3/C4
.CANALE RACHIDEO DI AMPIEZZA CONSERVATA
.NON SI OSSERVANO SIGNIFICATIVE ALTERAZIONI DI SEGNALE A CARATTERE PATOLOGICO DELLA CORDA MIDOLLARE CERVICALE
.ASSENZA DI ALTERAZIONI OSSEE FOCALI A CARATTERE PATOLOGICO
Le porgo le seguenti domande:
Da una patologia del genere si può guarire?
Le terapie che ho affrontato finora sono valide o devo cambiare strada?
E' possibile una regressione spontanea del problema?
Intendevo che TAC e RMN risultano negative riguardo il cranio, ma non per quanto concerne il rachide cervicale.
Da RX e RMN risulta artorsi cervicale, verticalizzazione e lieve protusione discale, ecco il referto RX:
.VERTICALIZZATO RACHIDE CERVICALE
.LIEVE RIDUZ.DELLO SPAZIO INTERSOMATICO C4-C5
.INIZIALI NOTE DI TIPO ARTROSICO DEGENERATIVO.
Riguardo la RMN:
-Risonanza magnetica (spazi compresi tra C2 e C7):
.RIDUZIONE DELLA FISIOLOGICA LORDOSI CERVICALE
.LIEVE RIDUZIONE DELLO SPESSORE E DEL TONO IDRICO A CARICO DEI DISCHI INTERSOMATICI ESAMINATI
.MODESTA PROTRUSIONE PARAMERIDIANA LATERALE SINISTRA A LIVELLO DEI DISCHI INTERSOMATICI C5/C6 E C6/C7 CON MINIMA IMPRONTA SUL SACCO DURALE
.MODESTA ACCENTUAZIONE DEL PROFILO DORSALE A LIVELLO DEL DISCO C2/C3 E C3/C4
.CANALE RACHIDEO DI AMPIEZZA CONSERVATA
.NON SI OSSERVANO SIGNIFICATIVE ALTERAZIONI DI SEGNALE A CARATTERE PATOLOGICO DELLA CORDA MIDOLLARE CERVICALE
.ASSENZA DI ALTERAZIONI OSSEE FOCALI A CARATTERE PATOLOGICO
Le porgo le seguenti domande:
Da una patologia del genere si può guarire?
Le terapie che ho affrontato finora sono valide o devo cambiare strada?
E' possibile una regressione spontanea del problema?
[#3]
Egr.signore,
lei è molto giovane e sicuramente non deve rassegnarsi all'idea di convivere con dolori e sintomi se questi si possono guarire o attenuare.
Dal referto riportato della RM cervicale si deduce che vi è una discopatia degenerativa che potrebbe quanto meno contibuire ai Suoi disturbi.
E' necessaria però la valutazione diretta dello specialista cui Lei si rivolgerà per poter avere una indicazione terapeutica opportuna.
Cordiali saluti
lei è molto giovane e sicuramente non deve rassegnarsi all'idea di convivere con dolori e sintomi se questi si possono guarire o attenuare.
Dal referto riportato della RM cervicale si deduce che vi è una discopatia degenerativa che potrebbe quanto meno contibuire ai Suoi disturbi.
E' necessaria però la valutazione diretta dello specialista cui Lei si rivolgerà per poter avere una indicazione terapeutica opportuna.
Cordiali saluti
[#4]
Utente
Grazie della risposta.
Il problema di questo tipo di disturbi però è che sono di difficile interpretazione, ed anche dopo aver visto numerosi specialisti i pareri restano contrastanti e vaghi.
Dopo aver consultato diversi testi medici, sono giunto alla conclusione che il mio problema è probabilmente la SINDROME DI NERI-BARRE'-LIEOU (secondaria a osteoartrosi cervicale), che si può tentare di curare con farmaci o con uno specifico intervento chirurgico.
A questo punto la ringrazio e spero che questa informazione possa tornare utile a chi abbia il mio stesso problema.
Il problema di questo tipo di disturbi però è che sono di difficile interpretazione, ed anche dopo aver visto numerosi specialisti i pareri restano contrastanti e vaghi.
Dopo aver consultato diversi testi medici, sono giunto alla conclusione che il mio problema è probabilmente la SINDROME DI NERI-BARRE'-LIEOU (secondaria a osteoartrosi cervicale), che si può tentare di curare con farmaci o con uno specifico intervento chirurgico.
A questo punto la ringrazio e spero che questa informazione possa tornare utile a chi abbia il mio stesso problema.
[#6]
Utente
Gentile dott.Migliaccio,
Ci sono talmente tanti pareri contrastanti riguardo questi disturbi che trovare una cura definitiva è estremamente difficoltoso. Le origini sono sempre note (discopatie, artrosi, ecc) ma i meccanismi che generano effettivamente le vertigini sono oggetto di diverse teorie formulate da diverse scuole di pensiero: lei come diversi fisiatri parla di problema propriocettivo, altri parlano di problemi vascolari (persino un suo collega neurochirurgo della mia città), altri ancora di nefriti o quant'altro. Addirittura c'è chi si lancia in fantasiose teorie come quella della "mancata ammortizzazione del passo" in seguito alla rettilineizzazione del rachide, per tacere di chi adduce il problema ad una fantomatica "sublussazione dell'atlante" (probabilmente lei ha sentito parlare di quel certo dottore che usa quel certo macchinario..). L'idea che mi sono fatto è che in realtà nessuno sappia con certezza quali siano i meccanismi precisi che generano il problema e si procede un pò a tentoni, con terapie di tipo molto diverso (farmaci come vasodilatatori, antinfiammatori e miorilassanti, fisioterapia di vario genere, rieducazione posturale ecc.) nella speranza che qualcosa sortisca qualche effetto positivo. Se il paziente non si butta dalla finestra prima, ovviamente.
Il mio interesse comunque è solo quello di stare meglio, se ho chiesto un consulto è per tentare di vederci chiaro, ma piu vado avanti e più le cose si fanno confuse..
La ringrazio comunque del suo tempo.
Ci sono talmente tanti pareri contrastanti riguardo questi disturbi che trovare una cura definitiva è estremamente difficoltoso. Le origini sono sempre note (discopatie, artrosi, ecc) ma i meccanismi che generano effettivamente le vertigini sono oggetto di diverse teorie formulate da diverse scuole di pensiero: lei come diversi fisiatri parla di problema propriocettivo, altri parlano di problemi vascolari (persino un suo collega neurochirurgo della mia città), altri ancora di nefriti o quant'altro. Addirittura c'è chi si lancia in fantasiose teorie come quella della "mancata ammortizzazione del passo" in seguito alla rettilineizzazione del rachide, per tacere di chi adduce il problema ad una fantomatica "sublussazione dell'atlante" (probabilmente lei ha sentito parlare di quel certo dottore che usa quel certo macchinario..). L'idea che mi sono fatto è che in realtà nessuno sappia con certezza quali siano i meccanismi precisi che generano il problema e si procede un pò a tentoni, con terapie di tipo molto diverso (farmaci come vasodilatatori, antinfiammatori e miorilassanti, fisioterapia di vario genere, rieducazione posturale ecc.) nella speranza che qualcosa sortisca qualche effetto positivo. Se il paziente non si butta dalla finestra prima, ovviamente.
Il mio interesse comunque è solo quello di stare meglio, se ho chiesto un consulto è per tentare di vederci chiaro, ma piu vado avanti e più le cose si fanno confuse..
La ringrazio comunque del suo tempo.
[#7]
Caro signore,
sulla confusione o la poca chiarezza degli altri io ovviamente non ne rispondo.
Rispondo eventualmente della mia.
Anche nel nostro campo purtroppo ci sono dei ciarlatani e spesso non è difficile individuarli anche da parte del paziente.
Il consulto on-line non può essere certo definitivo e chiarificatore, per cui o Lei riesce a individuare (non solo on-line) un professionista serio o continuerà a girovagare senza ottenere gran chè di concreto per i Suoi sintomi.
Con cordialità ed auguri
sulla confusione o la poca chiarezza degli altri io ovviamente non ne rispondo.
Rispondo eventualmente della mia.
Anche nel nostro campo purtroppo ci sono dei ciarlatani e spesso non è difficile individuarli anche da parte del paziente.
Il consulto on-line non può essere certo definitivo e chiarificatore, per cui o Lei riesce a individuare (non solo on-line) un professionista serio o continuerà a girovagare senza ottenere gran chè di concreto per i Suoi sintomi.
Con cordialità ed auguri
[#8]
Utente
Per tutti quelli che hanno un problema simile e che non trovano una soluzione:
Sono stato male per circa 2 anni prima di iniziare a migliorare. Facevo massoterapia, infrarossi e chinesiterapia, ginnastica posturale ed un fisiatra mi faceva una sorta di "pompage" (ovvero ti tirano il collo come le galline). I risultati erano modesti, ed anzi sconsiglio quest'ultima pratica che va più che altro a stressare il collo.
Nell'ultimo anno ho fatto grossi progressi, ma non per merito della scienza medica, che nel mio caso non è stata efficace. Quindi prendete il mio consiglio con le pinze e provatelo solo DOPO, nel caso che con voi le tradizionali procedure mediche abbiano fallito (come nel mio caso).
Per migliorare davvero non ho dovuto sforzarmi di stare "dritto" ma sto semplicemente rilassato e assecondo la naturale postura del corpo. Ma soprattutto (questa è la cosa piu importante) dormo in posizione rilassata, di lato.. insomma il collo deve essere il più sciolto possibile in modo che i nervi infiammati dalle vertebre si sfiammano da soli, e così facendo si affievoliscono anche tutti i sintomi negativi.
Personalmente dormo di lato col cuscino leggermente rialzato (30-40 gradi) e la spalla sul cuscino stesso; posso girarmi dall'altro lato se voglio ma non posso dormire supino o a pancia sotto altrimenti peggioro.
Il tutto sta nel trovare la posizione giusta che fa rilassare il collo, e se dormite bene riuscirete a stare bene anche durante il giorno.
Sto molto meglio ora e posso fare una vita quasi normale, ma non posso comunque fare sforzi fisici.
Sono stato male per circa 2 anni prima di iniziare a migliorare. Facevo massoterapia, infrarossi e chinesiterapia, ginnastica posturale ed un fisiatra mi faceva una sorta di "pompage" (ovvero ti tirano il collo come le galline). I risultati erano modesti, ed anzi sconsiglio quest'ultima pratica che va più che altro a stressare il collo.
Nell'ultimo anno ho fatto grossi progressi, ma non per merito della scienza medica, che nel mio caso non è stata efficace. Quindi prendete il mio consiglio con le pinze e provatelo solo DOPO, nel caso che con voi le tradizionali procedure mediche abbiano fallito (come nel mio caso).
Per migliorare davvero non ho dovuto sforzarmi di stare "dritto" ma sto semplicemente rilassato e assecondo la naturale postura del corpo. Ma soprattutto (questa è la cosa piu importante) dormo in posizione rilassata, di lato.. insomma il collo deve essere il più sciolto possibile in modo che i nervi infiammati dalle vertebre si sfiammano da soli, e così facendo si affievoliscono anche tutti i sintomi negativi.
Personalmente dormo di lato col cuscino leggermente rialzato (30-40 gradi) e la spalla sul cuscino stesso; posso girarmi dall'altro lato se voglio ma non posso dormire supino o a pancia sotto altrimenti peggioro.
Il tutto sta nel trovare la posizione giusta che fa rilassare il collo, e se dormite bene riuscirete a stare bene anche durante il giorno.
Sto molto meglio ora e posso fare una vita quasi normale, ma non posso comunque fare sforzi fisici.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 54.6k visite dal 07/08/2010.
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