Frattura piatto tibiale

Buon giorno,l'8 maggio durante la pratica enduristica,a seguito di una forte torsione in senso anti orario del piede destro,ho riportato la "frattura completa polifocale del tratto metafiso-epifissario prossimale della tibia, irradiata al piatto tibiale esterno" trattata il 10 maggio con intervento chirurgico e applicazione di una placca e 4 viti più un perno che attraversa tutto il piatto tibiale ke se non ho capito male serve a risollevare una zona ke ha subito un abbassamento.
Le mie perplessita riguarda principalmente il fatto che,a poco + di due mesi dall'intervento che ha previsto l'uso di un tutore bloccato a 30 gradi rimosso a circa un mese e mezzo dall'intervento,dopo l'ultima visita(x medicazione-controllo della cicatrice)mi è stato prescritto il carico sfiorante fino al 3 agosto nonostante la settimana precedente,l'ortopedico(uno diverso ad ogni visita)soddisfatto di come procedeva la calcificazione della frattura mi aveva prospettato un probabile carico parziale alla successiva visita ortopedica e il fisiatra dello stesso ospedale mi aveva prescritto,contestualmente,la riabilitazione motoria e il training deambulatorio e del passo che però la fisioterapiosta dato il carico sfiorantesuccessivamente prescritto,non si sente di farmi fare.
Per altro la suddetta ultima visita mi era parsa decisamente superficiale oltreche l'ortopedico sosteneva che il carico sfiorante e il "parziale"fossero la stessa cosa.

Anche per questo,gia da una settimana/dieci gg sto comunque camminando con le stampelle applicando un carico parziale di circa il 40/50% senza avvertire dolori di sorta e la fisioterapista ke mi pratica la kinesi preme perche provi ad abbandonare una stampella avendo anche raggiunto sulla bilancia un peso di 65 Kg sulla gamba operata senza avvertire alcun dolore.
A suo parere posso tentare l'abbandono di una stampella o c'è il rischi di danni al piatto tibiale?
Quali sono i tempi per riacquistare il carico totale senza essere troppo prudenti?
Cordiali saluti,Riccardo
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Dr. Giuseppe Coli' Ortopedico 2.2k 137
Gentile utente, le domande che ci rivolge richiedono la conoscenza dello stato radiologico attuale del suo focolaio di frattura, lo stato funzionale della sua muscolatura ed il bilancio posturale del suo corpo che, dai pochi dati riportati, sembrerebbe molto sbilanciato verso il sovrappeso. Purtroppo on-line abbiamo questo grosso grande limite. Cordialità

Dr. Giuseppe Colì
Specialista Ortopedico
Malattie metaboliche dell'osso
Ex responsabile centro Osteoporosi

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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Gentilissimo Dott. Colì,innanzitutto la ringrazio per la risposta.
Comprendo le difficolta di una diagnosi a distanza e senza vedere alcun referto,sfortunatamente peraltro non dispongo neppure di una RX recente,essendo l'ultima,della settimana precedente all'ultima visita di cui ho parlato.
Cio che posso dirle e che,nella convinzione di aver avuto una visita superficiale ed in controtendenza rispetto al parere dell'ortopedico e del fisiatra della visita precedente,e sentendomi in grado di farlo,da due settimane deambulo con engtrambe le stampelle applicando un carico parziale di circa il 50% e da ieri addirittura con una sola stampella.
Il tutto senza avvertire problemi o dolori di sorta.
La muscolatura,seppur sotto tono specie rispetto alla cospicua massa muscolare pre incidente appare comunque gia in grado di sopportare il mio peso,almeno finche la flessione della stessa si limita a 20/30 gradi(oltre non ho provato ad andare) mentre la postura(se capisco bene cosa si intende)è condizionata anche dal fatto ke tempo addietro in un altro incidente mi ruppi il piatto tibiale dell ginocchio sx.
In sintesi comunque cio che mi preme capire,dato che le indicazioni del mio fisioterapista(che in linea di massima coincidono con le mie sensazioni)spingono nella direzione opposta a quella dell'ultimo parere ortopedioco,è se in situazioni di normale e corretta calcificazione della frattura, poco + di due mesi siano sufficienti a sopportare la deambulazione con una sola stampella nonchè la pratica del training del passo,senza causare danni alla zona interessata.
La ringrazio per l'attenzionme e la disponibilita,saluti
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Dr. Giuseppe Coli' Ortopedico 2.2k 137
Purtroppo, proprio le specifiche domande che mi rivolge necessitano della valutazione radiografica e pertanto non posso dare a distanza soddisfazione alla sua richiesta. Cordialità
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Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
capisco la situazione,a meno che non ci sia qualche modo per risolvere il problema,la ringrazio per il suo tmpo e la saluto.