Dolore sotto ginocchio

Gentile utente, sarebbe necessario che ci desse ulteriori dettagli sul modo in cui è insorto questo dolore. Dice all'improvviso: cosa stava facendo in quel momento? In che posizione si trovava? Ha dovuto abbandonare l'attività che stava svolgendo? Il dolore è rimasto stazionario o va aumentando? Come descriverebbe la sensazione dolorifica che prova, pulsante? pungente?...
Soffre di patologie per le quali assume degli anticoagulanti? Assume altri farmaci? Ci tenga informati

Dr. Giuseppe Colì
Specialista Ortopedico
Malattie metaboliche dell'osso
Ex responsabile centro Osteoporosi

Gent.mo Dottore,
per motivi di sinteticità avevo esposto sommariamente la sintomatologia; considerata la sua gentile disponibilità aggiungo quanto segue:
sei mesi fa sono stato operato di TURP con anestesia subaracnoidea. A pochi giorni dall'intervento ho accusato delle forti fitte alla coscia sinistra; l'assunzione di Bentelan compresse per 15 gg ha risolto la problematica.
Circa un mese fa, a seguito di un consueto mal di schiena( presenza di protrusioni discali alla regione lombo sacrale ) è ricomparso nuovamente il dolore alla coscia sinistra. Il medico di famiglia ha deciso di curare questa patologia, definita di natura sciatica, con 10 iniezioni di Nicetile.
Dopo la 4a iniezione è insorto questo dolore al ginocchio -DESTRO- in maniera del tutto occasionale ed avvertibile solo ed esclusivamente alla palpazione. Non stavo eseguendo alcuna particolare attività.
In questo lasso di tempo il dolore alla coscia SINISTRA si è soltanto attenuato; il dolore al ginocchio DESTRO, di tipo pungente ed acuto, non pulsante e percettibile solo al tatto, è rimasto stazionario.
La parte non risulta gonfia nè tumefatta. A nulla sono valsi i tradizionali antidolorifici (Oki, Efferalgan). Non assumo alun farmaco, eccezion fatta per 1/4 di compressa pro die di Atenololo 100 da circa 4 anni.
La ringrazio nuovamente per la grande cortesia e con l'occasione...Le auguro buone vacanze.

Gentile signore, da quanto mi dice, il quadro non sembra chiarirsi nè indirizzare verso una particolare diagnosi. potrebbe trattarsi di una zona di "iperstesia" da irritazione nervosa che, comunque, non penso abbia attinenza con la rachianetsesia subita in passato.
Provi a continuare la terapia con neurotrofici che le ha prescritto il suo medico (esiste anche la formulazione per via orale) e veda come evolve. Se persistesse, faccia una visita specialistica.
Cordialità