Fabellite
Gentili Dottori, sono un ragazzo di 26 anni che alla fine di Agosto 2009, durante una partita di calcio, ha avvertito un dolore progressivo lungo la parte posteriore del ginocchio, in una zona non determinata (all'inizio). Il dolore è aumentato durante la partita fino ad essere non sopportabile e a farmi fermare.
Da Settembre a Gennaio 2010 ho fatto poco movimento, saltelli di corda principalmente, ma in ogni caso arrivavo ad un punto dell'allenamento dove il dolore risorgeva e si acuiva sempre gradualmente fino a farmi smettere.
Quindi a Gennaio decido di fare un'ecografia e di iniziara sedute di tecaterapia, secondo le indicazioni dell'ortopedico e del fisiatra.
Sono stato visitato da 3 ortopedici: i primi due mi hanno detto che si trattava di una distrazione al gemello laterale e che i tempi di recupero sono non definibili.
La tecaterapia, insieme ad alcune sedute d'onde d'urto, non ha dato nessun risultato.
L'ecografia ha evidenziato uno strappo di 1,4 cm nella stessa zona, e a distanza di 2 mesi, il risultato ecografico non aveva conosciuto modifiche.
Cosi' 10 giorni fa sono andato da un ortopedico molto noto in campo nazionale, il quale, dopo avergli fatto una sintesi della situazione e dopo aver visto l'ecografia e la risonanza magnetica, mi diagnosticò una "fabellite" e non uno strappo al gemello laterale.
Lo strappo c'era stato, ma si era secondo lui assorbito (non ricordo le parole precise con cui spiego' questo concetto).
In ogni caso disse che il dolore che sentivo, e che ora in effetti è ben localizzato nel punto dove sta la fabella, dipende proprio dall'infiammazione della stessa.
Ora: cercando su internet, questa patologia non è molto trattata, quindi ho per di piu' visto articoli in inglese di casi clinici trattati.
L'ortopedico tra alcuni giorni mi rivedra' (mi ha prescritto cortisone per 11 giorni, ma i benefici non sono stati significanti) e mi ha detto di contattare anche un osteopata, escludendo pero' (almeno da principio) un'operazione di rimozione della fabella, opzione invece che gli articoli specialistici americani considerano come valida per la eliminazione dei sintomi.
Conscio che la diagnosi a mio parere è corretta, in quanto la visita è stata dettagliata e in quanto l'esperienza di tale ortopedico è notevole, non ho ancora capito la cosa piu' cruciale del discorso: l'infiammazione se ne andra' prima o poi o no??????
L'osteopata mi ha detto di si con certezza, l'ortopedico non si è pronunciato, mi vuole rivedere e poi valutare.
Sapendo che la patologia non è molto comune, ma anche per sentire altre campane, voi avete delle considerazioni da fare su questo caso?
Mi riferisco soprattutto alle possibili vie di trattamento e tempi di recupero, sempre se il recupero è certo.
Grazie molte.
Da Settembre a Gennaio 2010 ho fatto poco movimento, saltelli di corda principalmente, ma in ogni caso arrivavo ad un punto dell'allenamento dove il dolore risorgeva e si acuiva sempre gradualmente fino a farmi smettere.
Quindi a Gennaio decido di fare un'ecografia e di iniziara sedute di tecaterapia, secondo le indicazioni dell'ortopedico e del fisiatra.
Sono stato visitato da 3 ortopedici: i primi due mi hanno detto che si trattava di una distrazione al gemello laterale e che i tempi di recupero sono non definibili.
La tecaterapia, insieme ad alcune sedute d'onde d'urto, non ha dato nessun risultato.
L'ecografia ha evidenziato uno strappo di 1,4 cm nella stessa zona, e a distanza di 2 mesi, il risultato ecografico non aveva conosciuto modifiche.
Cosi' 10 giorni fa sono andato da un ortopedico molto noto in campo nazionale, il quale, dopo avergli fatto una sintesi della situazione e dopo aver visto l'ecografia e la risonanza magnetica, mi diagnosticò una "fabellite" e non uno strappo al gemello laterale.
Lo strappo c'era stato, ma si era secondo lui assorbito (non ricordo le parole precise con cui spiego' questo concetto).
In ogni caso disse che il dolore che sentivo, e che ora in effetti è ben localizzato nel punto dove sta la fabella, dipende proprio dall'infiammazione della stessa.
Ora: cercando su internet, questa patologia non è molto trattata, quindi ho per di piu' visto articoli in inglese di casi clinici trattati.
L'ortopedico tra alcuni giorni mi rivedra' (mi ha prescritto cortisone per 11 giorni, ma i benefici non sono stati significanti) e mi ha detto di contattare anche un osteopata, escludendo pero' (almeno da principio) un'operazione di rimozione della fabella, opzione invece che gli articoli specialistici americani considerano come valida per la eliminazione dei sintomi.
Conscio che la diagnosi a mio parere è corretta, in quanto la visita è stata dettagliata e in quanto l'esperienza di tale ortopedico è notevole, non ho ancora capito la cosa piu' cruciale del discorso: l'infiammazione se ne andra' prima o poi o no??????
L'osteopata mi ha detto di si con certezza, l'ortopedico non si è pronunciato, mi vuole rivedere e poi valutare.
Sapendo che la patologia non è molto comune, ma anche per sentire altre campane, voi avete delle considerazioni da fare su questo caso?
Mi riferisco soprattutto alle possibili vie di trattamento e tempi di recupero, sempre se il recupero è certo.
Grazie molte.
[#1]
Mi sembra corretto l'atteggiamento del Suo ortopedico. Non bisogna pensare che un intervento chirurgico sia necessariamente risolutivo e privo di rischi. Un ginocchio operato non è mai come un ginocchio "nuovo", e se si riesce a controllare la sintomatologia con terapie conservative (mediche e/o fisiche) è sicuramente un bel vantaggio.
Seguirei le indicazioni dello specialista che L'ha visitata e che La rivedrà. Le consiglio di non interrompere questo rapporto, magari per sentire altri pareri: è possibile che la terapia debba essere in seguito modificata e adattata, ma se cambia medico ricomincia tutto da capo.
E' impossibile dire se il recupero sarà completo e quanto tempo richiederà. Si potrà averne un'idea approssimativa man mano che la terapia procede.
Cordiali saluti
Seguirei le indicazioni dello specialista che L'ha visitata e che La rivedrà. Le consiglio di non interrompere questo rapporto, magari per sentire altri pareri: è possibile che la terapia debba essere in seguito modificata e adattata, ma se cambia medico ricomincia tutto da capo.
E' impossibile dire se il recupero sarà completo e quanto tempo richiederà. Si potrà averne un'idea approssimativa man mano che la terapia procede.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
[#2]
Ex utente
Grazie per la risposta...
Vorrei sapere se esiste una casistica riportata in Italia relativa a questa infiammazione della fabella.
Su Google non ho trovato niente, mi escono solo pagine in inglese; è possibile che la letteratura ortopedica italiana non tratti questa patologia??
Ho iniziato la laserterapia, mi trovo all'ottava seduta....noto un leggero miglioramento, speriamo continui cosi'.....
Un'ultima domanda: perche' è impossibile dire se il recupero sara' completo o no? Come puo' un'infiammazione durare per piu' di un certo tempo?
Grazie
Vorrei sapere se esiste una casistica riportata in Italia relativa a questa infiammazione della fabella.
Su Google non ho trovato niente, mi escono solo pagine in inglese; è possibile che la letteratura ortopedica italiana non tratti questa patologia??
Ho iniziato la laserterapia, mi trovo all'ottava seduta....noto un leggero miglioramento, speriamo continui cosi'.....
Un'ultima domanda: perche' è impossibile dire se il recupero sara' completo o no? Come puo' un'infiammazione durare per piu' di un certo tempo?
Grazie
[#3]
"perche' è impossibile dire se il recupero sara' completo o no?" . Perchè senza avere doti magiche non si può fare questo genere di previsioni. Perché se ci fosse una possibilità su un milione che la risposta sia no, e le assicurassi un recupero completo, cosa può escludere fin da ora che Lei non sia il milionesimo?. In medicina se si è seri non si possono dare informazioni in questo modo. Potrà invece porre al Suo ortopedico la domanda: Quante possibilità ho di recuperare completamente? E lui, conoscendo direttamente il Suo caso clinico e avendo valutato l'evoluzione del quadro nel tempo, avrà elementi in più per poter fare un'ipotesi ragionevole.
"Come puo' un'infiammazione durare per piu' di un certo tempo?" Un'infiammazione non ha una data di scadenza e può cronicizzare; può ridursi e scomparire per poi tornare periodicamente a farsi sentire. Non c'è nulla che possa garantire la scomparsa di una infiammazione entro un tempo prefissato.
Cordiali saluti
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"Come puo' un'infiammazione durare per piu' di un certo tempo?" Un'infiammazione non ha una data di scadenza e può cronicizzare; può ridursi e scomparire per poi tornare periodicamente a farsi sentire. Non c'è nulla che possa garantire la scomparsa di una infiammazione entro un tempo prefissato.
Cordiali saluti
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 10k visite dal 12/07/2010.
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