In quanto qualche medico ci ha consigliato di aspettare ancora qualche anno
Gentili dottori,
mio marito ha 36 anni (altezza 1,88; peso 93 kg) e lavora come insegnate di danza classica. Dall'eta' di 13 anni fino a 26 e' stato danzatore professionista presso una nota compagnia inglese e di recente gli e' stata diagnosticata una coxoartrosi bilaterale (il referto completo recita: coxoartrosi bilaterale nettamente piu'evidente a sn. ove si rivela un grosso osteofita alla base della testa femorale. Marcata sclerosi del tetto cotiloideo con riduzione in ampiezza della rima articolare. Nei limiti le sincondrosi sacroiliache. Tono calcico osseo regolare.). Soprattutto negli ultimi mesi soffre spesso di forti dolori all'anca, che gli impediscono di muovere e stendere completamente la gamba sinistra. Ci e' stato detto che l'unica soluzione sarebbe operarsi e inserire una protesi. Siamo preoccupati in quanto questo problema potrebbe seriamente mettere a rischio il suo futuro lavorativo, oltre che rendergli la vita difficile...Potreste darci un consiglio, suggerendoci in che modo si possa almeno contenere il dolore e dove e quando eventualmente effettuare un'operazione. Non sappiamo cosa fare, in quanto qualche medico ci ha consigliato di aspettare ancora qualche anno (finche' riesce a resistere..!)per l'operazione, per evitare di dover sostituire piu' volte la protesi.
Grazie per l'attenzione
mio marito ha 36 anni (altezza 1,88; peso 93 kg) e lavora come insegnate di danza classica. Dall'eta' di 13 anni fino a 26 e' stato danzatore professionista presso una nota compagnia inglese e di recente gli e' stata diagnosticata una coxoartrosi bilaterale (il referto completo recita: coxoartrosi bilaterale nettamente piu'evidente a sn. ove si rivela un grosso osteofita alla base della testa femorale. Marcata sclerosi del tetto cotiloideo con riduzione in ampiezza della rima articolare. Nei limiti le sincondrosi sacroiliache. Tono calcico osseo regolare.). Soprattutto negli ultimi mesi soffre spesso di forti dolori all'anca, che gli impediscono di muovere e stendere completamente la gamba sinistra. Ci e' stato detto che l'unica soluzione sarebbe operarsi e inserire una protesi. Siamo preoccupati in quanto questo problema potrebbe seriamente mettere a rischio il suo futuro lavorativo, oltre che rendergli la vita difficile...Potreste darci un consiglio, suggerendoci in che modo si possa almeno contenere il dolore e dove e quando eventualmente effettuare un'operazione. Non sappiamo cosa fare, in quanto qualche medico ci ha consigliato di aspettare ancora qualche anno (finche' riesce a resistere..!)per l'operazione, per evitare di dover sostituire piu' volte la protesi.
Grazie per l'attenzione
[#1]
In presenza di diagnosi certa e se le radiografie sono così disastrose non vi è altra soluzione per la risoluzione duratura del dolore che la protesizzazione. L'età certamente è giovanile. Dovete fare un bilancio tra i pro e i contro. Certamente mettere una protesi a 36 anni espone alla possibilità di revisione. D'altra parte è chiaro che la qualità di vita di suo marito è uin fattore primario per cui se il dolore è frequente e la limitazione articolare importante (come immagino) la scelta è quasi obbligata. Certamente l'inserimento di una protesi potrà influire sull'attività lavorativa di suo marito. Come ogni oggetto meccanico la durata è evidentemente legata anche all'uso che se ne fa.
Nella sua città troverà comunque ottimi chirurghi.
Saluti
Nella sua città troverà comunque ottimi chirurghi.
Saluti
Dr Simone Cigni
[#2]
L'intervento chirurgico di sostituzione protesi mi sembra che sia l'unica soluzione per la sintomatologia riferita. Esistono attualmente protesi per "giovani" che sono a risparmio di osseo, oppure le protesi di rivestimento o i nuovi accoppiamenti ceramica-ceramica e metallo-metallo con teste grandi che consentirebbero a suo marito di continuare l'attività svolta. Inoltre l'eventuale revisione della protesi con queste tecniche minivasive risulterebbe più semplice. Il luogo e il tempo lo scelga Lei. Anche nel mio ospedale eseguiamo questo tipo di interventi. La data dell'intervento dipende dalla richiesta funzionale e dalla sintomatologia.
Antonio Mattei
[#3]
Utente
Gentili dottori,
grazie per averci risposto. Nel caso in cui mio marito decidesse di operarsi quanto durerebbe l'intervento?Immagino debba poi fare la riabilitazione...Quanto tempo rimarrebbe fermo?Ci sono rischi effettivi?In attesa di un intervento, essendo lui uno sportivo, vorrebbe tenersi in forma facendo esercizio fisico. Ci e' stato detto che potrebbe praticare nuoto o bicicletta, ma lui preferisce la palestra. Quali esercizi sono del tutto controindicati nel suo caso?
Grazie
grazie per averci risposto. Nel caso in cui mio marito decidesse di operarsi quanto durerebbe l'intervento?Immagino debba poi fare la riabilitazione...Quanto tempo rimarrebbe fermo?Ci sono rischi effettivi?In attesa di un intervento, essendo lui uno sportivo, vorrebbe tenersi in forma facendo esercizio fisico. Ci e' stato detto che potrebbe praticare nuoto o bicicletta, ma lui preferisce la palestra. Quali esercizi sono del tutto controindicati nel suo caso?
Grazie
[#4]
Indicativamente:
-la durata dell'intervento è di circa un'ora
-non deve mai rimanere fermo. La riabilitazione comincia il primo giorno (chiaramente con schemi ben precisi)
-i rischi sono quelli connessi alla chirurgia protesica e il chirurgo che lo opererà glieli spiegherà all'atto della firma del consenso informato
-può fare qualsiasio esercizio volto al rinforzo della muscolatura circostante l'anca che non provochi dolore
Saluti
-la durata dell'intervento è di circa un'ora
-non deve mai rimanere fermo. La riabilitazione comincia il primo giorno (chiaramente con schemi ben precisi)
-i rischi sono quelli connessi alla chirurgia protesica e il chirurgo che lo opererà glieli spiegherà all'atto della firma del consenso informato
-può fare qualsiasio esercizio volto al rinforzo della muscolatura circostante l'anca che non provochi dolore
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 6.3k visite dal 22/06/2007.
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