Gonalgia: risultato risonanza magnetica

Buongiorno,da tre mesi circa ho dei dolori al ginocchio destro, in sede anteriore e sovrarotuea. E' un dolore difficile da spiegare in quanto non è continuo ma sopraggiunge con certi movimenti quali ad esempio piegamenti o stando in posizione isometrica. Spesso avverto dolore facendo le scale in salita o dopo una lunga camminata. Inoltre riesco a localizzare il punto da cui sembra provenire questo dolore-forte fastidio facendo pressione sulla parte alta della rotula. Mi sono sottoposta a una Risonanza Magnetica (RM ARTROSCAN), le riporto il risulatato:
Tecnica: indagine eseguita nei tre piani dello spazio secondo differenti sequenze di acquisizione
Rilievi: Rotula di altezza regolare rispetto alla norma, correttamente allineata sul piano trocleare ai gradi di flessione delle'esame.
Modica riduzione di ampiezza della rima articolare femoro rotulea con panno condrale disomogeneo, di aspetto fibrillare, con erosioni in corrispondenza della faccetta rotulea interna in assenza di evidenti edemi della spongiosa sub-condrale in un quadro di sofferenza condropatica di II grado.
Regolare nella rappresentazione il tendine rotuleo ed il corpo adiposo di Hoffa.
Regolare morfologia e struttura dei due legamenti cociati e dei due legamenti collaterali.
Fibrocartilagine meniscale mediale e laterale nella norma per morfologia e profili.
Non versamento articolare. Non versamento a livello della borsa comune e dei semimuscoli.
Struttura ossea nei limiti della norma per segnale e morfologia.

Cordiali Saluti,
Michela
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Dr. Gianluca Cusmà Ortopedico 122 9
Buonasera,
dalla sua descrizione dei sintomi e dalla RMN emerge l'impressione che si tratti di una condropatia (usura della cartilagine) che coinvolge l'articolazione tra femore e rotula. In base ad alcuni test da fare manualmente sul ginocchio e in base alla visione delle immagini RMN si potrebbe confermare tale intuizione. Confermata la diagnosi è necessario elaborare e concordare con il paziente un piano di battaglia (anche in base alle aspettative sportivo/lavorative del paziente): sarà possibile indirizzarsi verso la fisioterapia o la terapia infiltrativa viscosuppletiva o entrambe a seconda dei casi.
Un saluto,

Dr. Gianluca Cusmà
Chirurgia Protesica ed Artroscopica
di Anca e Ginocchio www.orthopedia.it

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio,
Cordiali saluti,
Michela
[#3]
Utente
Utente
Salve, volevo riportarle la diagnosi dell’ortopedico a cui mi sono rivolta.
Mi ha riscontrato la sindrome rotulea con condropatia di II grado in iperpressione esterna, in extratorsione tibiale.
Dopo avermi sommariamente visitata, guardandomi il ginocchio e muovendomelo, aver guardato la RMN mi ha consigliato di intervenire chirurgicamente con l’artroscopia (facendo una mini incisione e “spostando” il legamento in modo da riallineare la rotula). Mi ha consigliato inoltre di sottopormi durante l’operazione alla terapia PST.
La mia perplessità giunge dal fatto che un amico di famiglia, medico specializzato in medicina dello sport, a cui mi sono rivolta per un consiglio mi abbia indirizzato verso la magnetoterapia e il potenziamento del vasto mediale attraverso esercizi fisici. Mi abbia prescritto inoltre ZEEL T compresse e ARNICA COMPOSITUM.
L’ortopedico mi ha detto che la magnetoterapia serve solo per sfiammare e a far passare il dolore ma non serve a risolvere il problema.
Sono molto perplessa in quanto le conclusioni dell’ortopedico sono molto discostanti da quelle del medico sportivo.
Mi può aiutare? Io pensavo di rivolgermi ad un altro ortopedico per avere un altro punto di vista, faccio bene? Cosa ne pensa dell’intervento che mi è stato proposto?
La ringrazio,
Cordialmente
Michela
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Dr. Gianluca Cusmà Ortopedico 122 9
Gentile paziente,
lei sta dicendo/chiedendo ad un prestinaio che:

1. il pane che ha comprato nel negozio a fianco non la convince

2. che un ortolano le ha consigliato del pane migliore

3. dove comprare del buon pane...

Una battuta per dire che io non posso concordare (o meno) con l'indicazione a lateral release artroscopico data dal collega senza visitare il suo ginocchio e visionare gli esami strumentali.

Un saluto,
[#5]
Utente
Utente
Gentile Dottore,
sono d'accordo con Lei che non può darmi un consiglio e una diagnosi senza avermi visitata, però immagino capisca la mia perplessità: da una fisioterapia del medico sportivo a un intervento chrurgico dell'ortopedico.
Volevo sapere se è una procedura comune intervenire chirurgicamenete su un ginocchio con la sindrome rotulea con condropatia di II grado in iperpressione esterna, in extratorsione tibiale o se esistono altre tecniche per curare il problema.
Inoltre vorrei sapere se esistono altri esami oltre alla RMN che possano confermare maggiormente la diagnosi e possono dare una visione più completa della situazione.

La ringrazio
Cordialmente

Michela
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Dr. Gianluca Cusmà Ortopedico 122 9
Cara paziente, io posso dirle quel che faccio io in casi simili (ma ovviamente dipende da sesso, etá, attività lavorativa e sportiva, necessitá ed aspettative di ripresa e altro):
fisioterapia con uno schema molto specifico per aiutare la muscolatura senza sollecitare la femoro rotulea per almeno 3 mesi con costanza, indagini radiografiche speciali a seconda del caso (tac ta-gt, rx assiali delle rotule etc), cerco di capire se uno dei vari interventi possibili in questi casi (in artroscopia e non) possa dare un beneficio, decido con il paziente per condividere una strategia in quanto la collaborazione é essenziale. Spero di essere stato esaustivo, se scrivo di piú faccio un trattato di ortopedia... ;-)
un saluto
[#7]
Utente
Utente
La ringrazio per i suoi consigli, è stato molto esaustivo.

Cordialmente
Michela