Dolore caviglia a distanza di 3 anni da due interventi
Salve,
nel 2006,in seguito ad un incidente in motorino,vengo operato per la riduzione
di una frattura scomposta dell'astragalo.
In seguito a tale operazione,il piede risulta supinato,per cui,dopo 12 mesi,vengo operato
presso una clinica specializzata di "trasposizione dell'emitendine del tibiale anteriore in funzione pronatoria ed
allugamento sottocutaneo del tendine di achille.
Il decorso post-operatorio sembra essere andato bene,rimuovo il gesso dopo 30 gg,e per altri 30 gg porto un tutore ortopedico di TT non articolato.
Ora,a distanza di tre anni,sento il bisogno di ulteriori accertamenti, avendo molto dolore al piede dopo circa 40-50 minuti di cammino,anche a passo lento.
Il dolore si presenta in maniera molto più accentuata,dopo essere stato a riposo,ad esempio la mattina dopo, e si presenta per la maggior parte nella zona
del tendine di achille e nella parte "esterna" del piede,nella zona sottostante il malleolo andando verso il mignolo.
Oltre al dolore,si presenta molto gonfiore,e tutto ciò mi impedisce spesso di poter camminare nelle 12 ore successiva allo "sforzo",a volte anche 24.
Cosa mi consigliate?Corro il rischio di dover subire ancora un altro intervento?
Se decidessi di prenotare una visita specialistica,che esami devo fare?Che tipo di radiografica o risonanza magnetica?
Grazie in anticipo per la risposta,
A.
nel 2006,in seguito ad un incidente in motorino,vengo operato per la riduzione
di una frattura scomposta dell'astragalo.
In seguito a tale operazione,il piede risulta supinato,per cui,dopo 12 mesi,vengo operato
presso una clinica specializzata di "trasposizione dell'emitendine del tibiale anteriore in funzione pronatoria ed
allugamento sottocutaneo del tendine di achille.
Il decorso post-operatorio sembra essere andato bene,rimuovo il gesso dopo 30 gg,e per altri 30 gg porto un tutore ortopedico di TT non articolato.
Ora,a distanza di tre anni,sento il bisogno di ulteriori accertamenti, avendo molto dolore al piede dopo circa 40-50 minuti di cammino,anche a passo lento.
Il dolore si presenta in maniera molto più accentuata,dopo essere stato a riposo,ad esempio la mattina dopo, e si presenta per la maggior parte nella zona
del tendine di achille e nella parte "esterna" del piede,nella zona sottostante il malleolo andando verso il mignolo.
Oltre al dolore,si presenta molto gonfiore,e tutto ciò mi impedisce spesso di poter camminare nelle 12 ore successiva allo "sforzo",a volte anche 24.
Cosa mi consigliate?Corro il rischio di dover subire ancora un altro intervento?
Se decidessi di prenotare una visita specialistica,che esami devo fare?Che tipo di radiografica o risonanza magnetica?
Grazie in anticipo per la risposta,
A.
[#1]
La sintomatologia clinica riferita è troppo scarsa per poter porre una diagnosi precisa.
Al fine di valutare correttamente lo stato del suo piede è necessario studiare l'articolazione tibio-astragalica e la sottoastragalica a distanza dal trauma. E' inoltre importante accertare che non sia comparsa una necrosi asettica dell'astragalo, che è una delle complicanze possibili dopo una frattura di questo tipo. Ritengo pertanto che prima di una visita specialistica sia necessario praticare sia una radiografia del collo piede e del piede sottocarico in due proiezioni sia una risonanza magnetica.
Al fine di valutare correttamente lo stato del suo piede è necessario studiare l'articolazione tibio-astragalica e la sottoastragalica a distanza dal trauma. E' inoltre importante accertare che non sia comparsa una necrosi asettica dell'astragalo, che è una delle complicanze possibili dopo una frattura di questo tipo. Ritengo pertanto che prima di una visita specialistica sia necessario praticare sia una radiografia del collo piede e del piede sottocarico in due proiezioni sia una risonanza magnetica.
Dr. Nicola Fredella
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.8k visite dal 14/06/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.