Ginocchia dolori bilaterali costanti a 32 anni...
avevo chiesto consiglio in passato, ringraziandovi intanto riaggiorno situazione - neurotomia con sinoviectomia fine marzo 2010-...
buona sera, riaggiorno dicendo che sono stata operata alla caviglia post trauma e ho effettuato tre mesi fa intervento di neurotomia al ginocchio con sinoviectomia artroscopica e valutazione condrale; mancanza totale cartilagine da ambo le ginocchia con ossa semi distrutte; tutti mi dicono che la protesi non prima dei 36 anni, che devo andare avanti cosi con stampelle e fisioterapia giornaliera; ma il dolore è sempre piu forte ginocchio tendine (ho scoperto un mese fa dopo 23 interventi che ho malformazione congenita alla rotula piu piccola piu basse ed interna) quindi mi hanno proposto un eventuale intervento di innalzamento rotula condilo e riposizionamento struttura interna post modifica rotulea e mi è stato detto che prima della protesi non ci sono altre chance; ho fatto molte terapie e infiltrazioni senza successo; sono in cura per ar spondilite a. fibromialgia e ho fatto 23 interventi alle ginocchia per entrambe:eseguendo tutti gli step pulizie, artroscopie, legamenti, menischi, trasposizione tendini rotulei, scarificazioni sia artroscopiche che a cielo aperto dei tendini, sinoviectomie, pulizie varie ed osteotomie, vorrei capire se a trentadueanni mi devo arrendere sul fatto delle stampelle o cercare nuova risoluzione chirurgica, non avendo saputo per vent'anni della malformazione congenita rotulea vista e analizzata dalla mia tac io non posso da qualche anno fare rmn..vorrei chiedere gentilmente se è possibile scoprire malformazione dopo vent'anni e da quando ne ho dieci che vedo ortopedici...e la neurotomia ho letto che dovrebbe diminuire lo stato del dolore? me l'ha raddoppiato intervento quattro mesi fa...grazie ancora della disponibilità!
[#1]
Buonasera,
ho letto a grandi linee la sua storia clinica e non ho capito se lei è anche seguita da un reumatologo.
Nel caso sta prendendo una qualche terapia ?
Inoltre vorrei consigliarle (anche se capisco bene le sue motivazioni) di desistere dal cercare una causa "anatomica" al suo dolore. Le ginocchia non le fanno male perchè ha le rotule in un modo piuttosto che un altro, perchè ha un menisco rotto o un legamento lasso dopo un trauma ma perchè lei soffre di una malattia autoimmune che "erode" l'articolazione.
Le suggerirei di farsi inizialmente aiutare anche da uno psicologo, per fare un pò la pace con questa sua condizione e guardare oltre. Perchè non è assolutamente detto che lei non possa stare meglio, tuttaltro, ma bisogna affrontare il problema da diversi punti di vista.
Se guardo dal punto di vista del chirurgo, benvenga l'intervento radicale se risolutivo. Siamo generalmente contrari a impiantare una artroprotesi in pazienti giovani perchè sappiamo che dovremo prima o poi rioperarli per sostituirla (è un pezzo meccanico e quindi si usura col tempo) ma direi che 3 anni prima o dopo non fanno grossa differenza su un arco temporale di altri 50 o, le auguro, ancora più anni.
Ovviamente io parlo (anzi scrivo) senza avere visto una RX e sopratutto senza averla visitata ma credo di aver letto nelle sue parole molta ansia e bisogno di una seppur parziale risposta alle sue domande.
Un saluto,
ho letto a grandi linee la sua storia clinica e non ho capito se lei è anche seguita da un reumatologo.
Nel caso sta prendendo una qualche terapia ?
Inoltre vorrei consigliarle (anche se capisco bene le sue motivazioni) di desistere dal cercare una causa "anatomica" al suo dolore. Le ginocchia non le fanno male perchè ha le rotule in un modo piuttosto che un altro, perchè ha un menisco rotto o un legamento lasso dopo un trauma ma perchè lei soffre di una malattia autoimmune che "erode" l'articolazione.
Le suggerirei di farsi inizialmente aiutare anche da uno psicologo, per fare un pò la pace con questa sua condizione e guardare oltre. Perchè non è assolutamente detto che lei non possa stare meglio, tuttaltro, ma bisogna affrontare il problema da diversi punti di vista.
Se guardo dal punto di vista del chirurgo, benvenga l'intervento radicale se risolutivo. Siamo generalmente contrari a impiantare una artroprotesi in pazienti giovani perchè sappiamo che dovremo prima o poi rioperarli per sostituirla (è un pezzo meccanico e quindi si usura col tempo) ma direi che 3 anni prima o dopo non fanno grossa differenza su un arco temporale di altri 50 o, le auguro, ancora più anni.
Ovviamente io parlo (anzi scrivo) senza avere visto una RX e sopratutto senza averla visitata ma credo di aver letto nelle sue parole molta ansia e bisogno di una seppur parziale risposta alle sue domande.
Un saluto,
Dr. Gianluca Cusmà
Chirurgia Protesica ed Artroscopica
di Anca e Ginocchio www.orthopedia.it
[#2]
Utente
buona sera, grazie per la risposta; terapia psicologica la faccio da anni; sono in cura si per artrite reumatoide fibromnialgia spondilite anchilosante con morfina, salazopyrina cortisone, laroxil elopram ed in combinazione soffro di nevralgia pudendale, patologia vescicale e forte anemia mediterannea; prendo la morfina avendo avuto ulcera gastrica perforata e piu di cinquanta interventi chirurgici vari per patologia stessa; ho capito perfettamente il suo discorso...chiaro che nn è semplice convivere col dolore cronico...cmq capisco le varie scuole di pensiero; la ringrazio buona sera!
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3k visite dal 08/06/2010.
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