Ho deciso così di farmi vedere dal mio medico curante in quanto avevo difficoltà anche a
Calciando con la parte anteriore del piede dx la palla ormai 2 mesi fa, ad inizio Aprile. Ho sentito un forte dolore alla caviglia. Dopo aver zoppicato con dolore modesto se provavo a correre e una sosta di una settimana, ho proseguito nella pratica sportiva bisettimanale di corsa o allenamento del mio vecchio sport, il rugby.
Circa 15 gg. fa la caviglia abbastanza improvvisamente e senza alcun trauma si è gonfiata nuovamente e sono intervenuto nuovamente con giaccio, pomate, cavigliera e riposo (il più possibile). Ho deciso così di farmi vedere dal mio medico curante in quanto avevo difficoltà anche a camminare.
Dopo avermi visitato mi ha diagnosticato una situazione piuttosto problematica da studiare meglio dopo una risonanza magnetica.
Questo è il referto che ho avuto e che Vi sottopongo.
RMN MUSCOLO SCHELETRICA CAVIGLIA DX
Grossolano ispessimento delle strutture capsulo ligamentose al comparto esterno della caviglia per esiti di rottura del legamento peroneo astragalico anteriore e peroneo calcaneare; grossolani nuclei ossei isolati riferibili almeno in parte ed esiti di distacchi parcellari sono riconoscibili inclusi nelle strutture capsulari a ridosso del margine anteriore del malleolo peroneale.
Nei limiti il ligamento peroneo astragalico posteriore, il legamento deltoideo.
Diffusamente ispessita la componente sinoviale ai piani adiposi del seno del tarso con scarsa riconoscibilità del legamento astragalo calcaneare.
Formazione geodica sul versante astragalico al seno del tarso.
Il recesso articolare anteriore della tibio astragalica risulta occupato da tessuto di reazione sinoviale e da piccola componente fluida per impingement anteriore.
Alterazioni artrosiche tibio astragaliche con aspetti condrosici più evidenti sul versante del mortaio tibiale e modico versamento articolare.
Falda liquida con significato tenosinovitico nella guaina del flessore lungo dell'alluce e dei peronieri.
Data documento: 06/06/2007
Oggi ho prenotato una visita ortopedica che farò giovedì 14.
Dopo una decina di giorni nei quali la mia caviglia era tornata quasi normale, proprio oggi (dopo che ieri ho nuotato una mezzora in piscina) ho di nuovo la caviglia molto gonfia, dolore e difficoltà a camminare.
Ho visto che in una situazione simile anche se non così complessa è stato consigliato anche l'uso di una cavigliera marca Aircast (avrei individuato il tipo Air-Stirrup Ankle Brace 02AR).
E' opportuno che la utilizzi già in questi giorni? Aspetto la visita?
A parte quest'ultimo aspetto della cavigliera, precisando che ho 37 anni e peso 82 Kg. per 1,80 di altezza, chiedo agli specialisti un'opinione ringraziando fin d'ora per il tempo e la disponibilità.
Circa 15 gg. fa la caviglia abbastanza improvvisamente e senza alcun trauma si è gonfiata nuovamente e sono intervenuto nuovamente con giaccio, pomate, cavigliera e riposo (il più possibile). Ho deciso così di farmi vedere dal mio medico curante in quanto avevo difficoltà anche a camminare.
Dopo avermi visitato mi ha diagnosticato una situazione piuttosto problematica da studiare meglio dopo una risonanza magnetica.
Questo è il referto che ho avuto e che Vi sottopongo.
RMN MUSCOLO SCHELETRICA CAVIGLIA DX
Grossolano ispessimento delle strutture capsulo ligamentose al comparto esterno della caviglia per esiti di rottura del legamento peroneo astragalico anteriore e peroneo calcaneare; grossolani nuclei ossei isolati riferibili almeno in parte ed esiti di distacchi parcellari sono riconoscibili inclusi nelle strutture capsulari a ridosso del margine anteriore del malleolo peroneale.
Nei limiti il ligamento peroneo astragalico posteriore, il legamento deltoideo.
Diffusamente ispessita la componente sinoviale ai piani adiposi del seno del tarso con scarsa riconoscibilità del legamento astragalo calcaneare.
Formazione geodica sul versante astragalico al seno del tarso.
Il recesso articolare anteriore della tibio astragalica risulta occupato da tessuto di reazione sinoviale e da piccola componente fluida per impingement anteriore.
Alterazioni artrosiche tibio astragaliche con aspetti condrosici più evidenti sul versante del mortaio tibiale e modico versamento articolare.
Falda liquida con significato tenosinovitico nella guaina del flessore lungo dell'alluce e dei peronieri.
Data documento: 06/06/2007
Oggi ho prenotato una visita ortopedica che farò giovedì 14.
Dopo una decina di giorni nei quali la mia caviglia era tornata quasi normale, proprio oggi (dopo che ieri ho nuotato una mezzora in piscina) ho di nuovo la caviglia molto gonfia, dolore e difficoltà a camminare.
Ho visto che in una situazione simile anche se non così complessa è stato consigliato anche l'uso di una cavigliera marca Aircast (avrei individuato il tipo Air-Stirrup Ankle Brace 02AR).
E' opportuno che la utilizzi già in questi giorni? Aspetto la visita?
A parte quest'ultimo aspetto della cavigliera, precisando che ho 37 anni e peso 82 Kg. per 1,80 di altezza, chiedo agli specialisti un'opinione ringraziando fin d'ora per il tempo e la disponibilità.
[#3]
Utente
Prima di tutto ringrazio il Dott. Mattei e il Dott. Cigni per le risposte.
Aggiorno la mia situazione:
Dopo due settimane nelle quali ho evitato ogni attività fisica e sollecitazione alla caviglia, facendo solo gli spostamenti necessari e svolgendo lavoro quasi esclusivamente in ufficio, il dolore è quasi esclusivamente sparito e la caviglia è quasi del tutto sgonfia.
A questa situazione hanno, penso, anche contribuito le due infiltrazioni a base di cortisone che lo specialista al quale mi sono rivolto mi ha praticato direttamente sulla caviglia giovedì 14 e 21 giugno, dopo avermi visitato.
La prossima visita, nella quale mi verrà praticata la terza e ultima infiltrazione, è prevista per giovedì 28.
Nella stessa occasione proveremo a fare un programma di recupero e/o intervento, tuttavia la risposta positiva della caviglia mi fa pensare al probabile rimando dell'operazione.
Inizialmente l'ortopedico mi aveva prospettato un eventuale intervento di pulizia nel quale vedere anche in che situazione era la cartilagine, penso che si riferisse ad un intervento (la pulizia) da affiancare alla artroscopia, comunque chiederò meglio.
Alla luce anche del fatto che non ho la necessità di tornare a praticare sport traumatici in maniera agonistica in tempi brevi (ma vorrei in prospettiva poter tornare almeno a correre liberamente se non a fare una partita di tennis o di calcetto con gli amici), mi voglio prendere tutto il tempo utile e cercare di intervenire in maniera chirurgica solo nel caso fosse assolutamente necessario e comunque in maniera il meno pesante possibile.
Tornando al commento del dott. Mattei, devo dire che la mia caviglia malgrado tutti questi problemi, è comunque piuttosto stabile.
Dopo questo aggiornamento sottopongo alcuni quesiti:
- Ritenete corretta la pratica delle infiltrazioni?
- Provereste, anche con molta cautela, a praticare qualche terapia riabilitativa? Se sì, prediligendone che tipo?
- Se la caviglia continua un buon recupero, procedereste comunque con l'atroscopia?
- "Sfruttereste" l'artroscopia per effettuare anche una pulizia?
Grazie ancora per il tempo che mi state dedicando.
Buon lavoro e cordiali saluti.
Aggiorno la mia situazione:
Dopo due settimane nelle quali ho evitato ogni attività fisica e sollecitazione alla caviglia, facendo solo gli spostamenti necessari e svolgendo lavoro quasi esclusivamente in ufficio, il dolore è quasi esclusivamente sparito e la caviglia è quasi del tutto sgonfia.
A questa situazione hanno, penso, anche contribuito le due infiltrazioni a base di cortisone che lo specialista al quale mi sono rivolto mi ha praticato direttamente sulla caviglia giovedì 14 e 21 giugno, dopo avermi visitato.
La prossima visita, nella quale mi verrà praticata la terza e ultima infiltrazione, è prevista per giovedì 28.
Nella stessa occasione proveremo a fare un programma di recupero e/o intervento, tuttavia la risposta positiva della caviglia mi fa pensare al probabile rimando dell'operazione.
Inizialmente l'ortopedico mi aveva prospettato un eventuale intervento di pulizia nel quale vedere anche in che situazione era la cartilagine, penso che si riferisse ad un intervento (la pulizia) da affiancare alla artroscopia, comunque chiederò meglio.
Alla luce anche del fatto che non ho la necessità di tornare a praticare sport traumatici in maniera agonistica in tempi brevi (ma vorrei in prospettiva poter tornare almeno a correre liberamente se non a fare una partita di tennis o di calcetto con gli amici), mi voglio prendere tutto il tempo utile e cercare di intervenire in maniera chirurgica solo nel caso fosse assolutamente necessario e comunque in maniera il meno pesante possibile.
Tornando al commento del dott. Mattei, devo dire che la mia caviglia malgrado tutti questi problemi, è comunque piuttosto stabile.
Dopo questo aggiornamento sottopongo alcuni quesiti:
- Ritenete corretta la pratica delle infiltrazioni?
- Provereste, anche con molta cautela, a praticare qualche terapia riabilitativa? Se sì, prediligendone che tipo?
- Se la caviglia continua un buon recupero, procedereste comunque con l'atroscopia?
- "Sfruttereste" l'artroscopia per effettuare anche una pulizia?
Grazie ancora per il tempo che mi state dedicando.
Buon lavoro e cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 21.3k visite dal 11/06/2007.
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