Presenza spots fibro-cicatriziale intercondiloideo
Salve,
Dopo intervento di ricostruzione lca e meniscectomia, continuavo ad avvertire dolore nell'estensione dell'arto e dolori nella parte esterna e posteriore del ginocchio, oltre che all'altezza della rotula. Su indicazione del medico effettuo una Rmn di cui riporto il referto:
"RMN GINOCCHIO DESTRO
Indagine eseguita con magnete permanente dedicato da 0.2 T secondo i piani assiale, coronale e
sagittale con tecnica multi-echo TSET1, GET2*, IME e SETI.
In esiti di pregresso (12.1.2010) intervento chirurgico ligamentoplastica del LCA e meniscectomia selettiva laterale, allo stato si apprezzano artefatti ferro-magnetici che disturbano la qualità delle immagini. Il neo-ligamento è definibile in sede intercondiloidea in presenza di qualche spots fibro-cicatriziale intercondiloideo da rivalutare a distanza anche sulla base della clinica del pz.
Non si apprezzano allo stato lesioni delle fibrocartilagini meniscali
E’ presente lieve falda di versamento intra-articolare in sede retro-rotulea.
Conservati i rapporti articolari femoro-rotulei, in assenza di lesioni osteo-condrali apprezzabili."
La presenza del tessuto fibro-cicatriziale deve essere necessariamente eliminato con un intervento?
Questa formazione da luogo alla cosiddetta "sindrome del ciclope"?
Ringrazio in anticipo.
Dopo intervento di ricostruzione lca e meniscectomia, continuavo ad avvertire dolore nell'estensione dell'arto e dolori nella parte esterna e posteriore del ginocchio, oltre che all'altezza della rotula. Su indicazione del medico effettuo una Rmn di cui riporto il referto:
"RMN GINOCCHIO DESTRO
Indagine eseguita con magnete permanente dedicato da 0.2 T secondo i piani assiale, coronale e
sagittale con tecnica multi-echo TSET1, GET2*, IME e SETI.
In esiti di pregresso (12.1.2010) intervento chirurgico ligamentoplastica del LCA e meniscectomia selettiva laterale, allo stato si apprezzano artefatti ferro-magnetici che disturbano la qualità delle immagini. Il neo-ligamento è definibile in sede intercondiloidea in presenza di qualche spots fibro-cicatriziale intercondiloideo da rivalutare a distanza anche sulla base della clinica del pz.
Non si apprezzano allo stato lesioni delle fibrocartilagini meniscali
E’ presente lieve falda di versamento intra-articolare in sede retro-rotulea.
Conservati i rapporti articolari femoro-rotulei, in assenza di lesioni osteo-condrali apprezzabili."
La presenza del tessuto fibro-cicatriziale deve essere necessariamente eliminato con un intervento?
Questa formazione da luogo alla cosiddetta "sindrome del ciclope"?
Ringrazio in anticipo.
[#1]
Gentile paziente,
comprendo la sua preoccupazione ma andiamo con ordine...
1) a 4 mesi dall'intervento è decisamente presto per fare un bilancio conclusivo della sua ricostruzione legamentosa anche perchè la fisioterapia (magari solo in autonomia)dovrebbe essere ancora in corso e lei non dovrebbe aver ripreso ancora l'attività sportiva sotto carico
2) gli artefatti ferro magnetici sono presenti in tutte le ricostruzioni legamentose (sono dovuti agli strumenti che vengono usati per fare i tunnels), ed una risonanza da 0.2 tesla come quella a cui si è sottoposto ha una risoluzione piuttosto bassa per fare fini valutazioni
3) il ciclope consiste nel formarsi di una pallina alla base (piede tibiale)del LCA sia nativo che ricostruito dovuto allo "accortocciarsi" di alcune fibre lesionate da un trauma, cosa che non mi sembra sia avvenuta dopo la ricosruzione.
Sarebbe anche utile, a me e a chi magari ci legge, sapere con quale innesto (tendine rotuleo, tendini gracili e semitendinoso, altro...) sia stata eseguita la ricostruzione per poter interpretare al meglio i suoi sintomi anche se è ovviamente difficile farlo al meglio senza "prendere in mano" il suo ginocchio.
Un saluto
comprendo la sua preoccupazione ma andiamo con ordine...
1) a 4 mesi dall'intervento è decisamente presto per fare un bilancio conclusivo della sua ricostruzione legamentosa anche perchè la fisioterapia (magari solo in autonomia)dovrebbe essere ancora in corso e lei non dovrebbe aver ripreso ancora l'attività sportiva sotto carico
2) gli artefatti ferro magnetici sono presenti in tutte le ricostruzioni legamentose (sono dovuti agli strumenti che vengono usati per fare i tunnels), ed una risonanza da 0.2 tesla come quella a cui si è sottoposto ha una risoluzione piuttosto bassa per fare fini valutazioni
3) il ciclope consiste nel formarsi di una pallina alla base (piede tibiale)del LCA sia nativo che ricostruito dovuto allo "accortocciarsi" di alcune fibre lesionate da un trauma, cosa che non mi sembra sia avvenuta dopo la ricosruzione.
Sarebbe anche utile, a me e a chi magari ci legge, sapere con quale innesto (tendine rotuleo, tendini gracili e semitendinoso, altro...) sia stata eseguita la ricostruzione per poter interpretare al meglio i suoi sintomi anche se è ovviamente difficile farlo al meglio senza "prendere in mano" il suo ginocchio.
Un saluto
Dr. Gianluca Cusmà
Chirurgia Protesica ed Artroscopica
di Anca e Ginocchio www.orthopedia.it
[#2]
Ex utente
Gentile Dr.,
La ringrazio per la risposta al mio quesito.Mi è stato innestato il tendine gracile e semitendinoso, in effetti è ancora in corso il lavoro in palestra per rafforzare il quadricipite, ma alla luce del dolore che sento, soprattutto nella parte laterale e posteriore del ginocchio e dell'impossibilità "meccanica" di estenderlo completamente, mi chiedevo se ci fosse una correlazione con quei tessuti fibro-cicatriziali riportati nel referto che, a parere del medico che ha stilato lo stesso, devono essere rivalutati a distanza.
Grazie ancora per l'attenzione che prestate al mio problema.
La ringrazio per la risposta al mio quesito.Mi è stato innestato il tendine gracile e semitendinoso, in effetti è ancora in corso il lavoro in palestra per rafforzare il quadricipite, ma alla luce del dolore che sento, soprattutto nella parte laterale e posteriore del ginocchio e dell'impossibilità "meccanica" di estenderlo completamente, mi chiedevo se ci fosse una correlazione con quei tessuti fibro-cicatriziali riportati nel referto che, a parere del medico che ha stilato lo stesso, devono essere rivalutati a distanza.
Grazie ancora per l'attenzione che prestate al mio problema.
[#4]
Gentile paziente,
forse non mi sono espresso bene in precedenza.
Quegli "spot fibro cicatriziali" a distanza di così poco dall'intervento non hanno nessun significato prognostico nè possono essere in qualunque modo correlati alla clinica.
Il recupero della completa estensione attiva del ginocchio è uno dei goal fondamentali della fisioterapia dei primi 2/3 mesi e solo chi l'ha seguita nel tempo (medico e terapista) può scandirle i tempi.
Provi a consultare chi la segue sull'ipotesi di lavorare per un periodo sotto la soglia di insorgenza del dolore per poi ricominciare a forzare dopo un paio di settimane di "raffreddamento".
Un saluto
forse non mi sono espresso bene in precedenza.
Quegli "spot fibro cicatriziali" a distanza di così poco dall'intervento non hanno nessun significato prognostico nè possono essere in qualunque modo correlati alla clinica.
Il recupero della completa estensione attiva del ginocchio è uno dei goal fondamentali della fisioterapia dei primi 2/3 mesi e solo chi l'ha seguita nel tempo (medico e terapista) può scandirle i tempi.
Provi a consultare chi la segue sull'ipotesi di lavorare per un periodo sotto la soglia di insorgenza del dolore per poi ricominciare a forzare dopo un paio di settimane di "raffreddamento".
Un saluto
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.7k visite dal 21/05/2010.
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