Il medico curante non ha nemmeno preso

Buon giorno a tutti,

ho 47 anni ed all'inizio dell'anno ho cominciato ad avere disturbi al tendine del piede destro. Inizialmente ho avuto gonfiore e difficoltà a camminare, disturbi che si sono protatti fino ad oggi. All'inizio di Aprile mi sono deciso a consultare un ortopedico e dopo aver fatto una RSM abbiamo appurato che c'è uno stato di degrado a carico del tendine d'Achille. Abbiamo provveduto ad ingessare il piede in posizione di riposo e dopo 45 giorni abbiamo tolto il gesso e fatto una nuova RSM. Stessi risultati senza alcun segno di miglioramento!

Preciso che non ho subito traumi significativi a carico del tendine, tranne un piccola ferita avuta a 4-5 anni d'età e che il medico curante non ha nemmeno preso in considerazione per una eventuale sutura chirurgica! (troppo poco per essere rilevante). Inoltre non faccio sport ormai da diversi decenni e la cosa ha spinto l'ortopedico che mi ha in cura, ad escludere cause traumatiche che abbiano potuto generare questa patologia.

Oggi sono di nuovo ingessato, in modo da proteggere il tendine che è abbastanza degenerato e quindi ad elevato rischio di rottura, ma non ho ancora capito quali sono le cause e se è opportuno intervenire con una eventuale la ricostruzione del tendine senza aver prima risolto il quesito.

Aggiungo infine che le ipotesi fatte sono di varia natura e per me sufficientemente difficili da comprendere:

A - Malfunzionamento del sistema immunitario che potrebbe attaccare il tendine perchè non riconosciuto come parte integrante del corpo;
B - Infezione batterica a carico del tendine ( che dovrebbe essere ancora attiva visto che il tendine in 45 giorni di riposo non si è assolutamente sognato di rigenerarsi neanche un po');
C - Lesioni vacuolari che testimonierebbero la non sostituzioni di cellule morte con altre più giovani e forti;
D - Aggressione da parte di agenti esterni (come gli antibiotici che io personalmente non ho mai consumato in grandi quantità e comunque non in tempi recenti);
E - Altre che francamente faccio fatica a ricordare.

Mi si prospettano tempi lunghi per effettuare indagini che prevedono tra l'altro anche azioni invasive come l'esame istologico.

Quello che chiedo è se qualcuno di voi ha avuto mai casi come quello che ho appena descritto; capisco anche la difficoltà di fare diagnosi in assenza di materiale di studio, ma personalmente anche qualche buona ipotesi o qualche suggerimento sul come procedere nell'investigazione sarebbe bene accetto.

Un'ultima cosa: un immunologo da me consultato mi ha completamente escluso l'esistenza di problemi come quello descritto causati dal sistema immunitario e dalla sua faccia divertita ho capito che:

o una delle ipotesi fatta dall'ortopedico che mi ha in cura è assolutamente fantasiosa;
o che l'immunologo consultato è troppo impegnato per provvedere seriamente a prendere in considerazione il problema;
o che entrambi sono persone con le quali è meglio non condividere il desco.

vi ringrazio per l'attenzione
un saluto
Fabio