Sperare nella rottura del tendine di achille?

Buonasera,
Ho 37 anni, 2 anni fa ho subito un intervento di curettage a cielo aperto del tendine di Achille, per evitare possibili rotture, poiché era infiammato nella zona inserzionale da circa un anno. Durante la riabilitazione inizio a sentire forti dolori al tendine, vicino alla giunzione mio-tendinea, per la presenza di una aderenza cicatriziale. Nonostante massaggi, tecar, il problema rimane e mi sottopongo ad intervento chirurgico di scollamento. Continuo con la riabilitazione, ma con scarsi risultati, finché a settembre 2009 il tendine si infiamma notevolmente costringendomi a deambulare, prima con 2, e poi, tuttora, con una stampella. L'ultima ecografia parla di “quadro degenerativo tendinosico.... ispessimento del tessuto sottocutaneo con irregolarità del paratenonio con scarsa visualizzazione delle interfacce”. Il primario di ortopedia dell'ospedale dove sono stato operato, afferma che sarei fortunato se il tendine si rompesse, per poi operare, altre soluzioni non ne vede. Ho perso il lavoro da quasi 2 anni e la mia vita è stata ridimensionata da questa odissea. Chiedo gentilmente se esiste qualche altra soluzione a zoppicare aspettando la rottura e se esiste un centro in Italia specializzato nella cura di questa patologia. Grazie
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79
Caro utente,

"sperare nella rottura" di un tendine mi sembra demenziale... se il Suo ortopedico ritiene che questo la farebbe guarire, potrebbe anche operarLa a tendine integro, e tagliarlo durante la procedura... perché aspettare che si rompa da solo?
In ogni caso, la Sua situazione è davvero antipatica, e come avrà intuito, non di facile soluzione.
Oggigiorno stanno avendo buoni risultati gli interventi sui tendini associati all'uso di fattori di crescita o cellule staminali autologhe. Le consiglio di rivolgersi agli Istituti Ortopedici Rizzoli di Bologna.

Distinti saluti

Dr. Emanuele Caldarella

Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it

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Utente
Utente
Concordo pienamente sullo sperare nella rottura. Sono stato già stato al Rizzoli, per eventuale trattamento con PRP, ma non è stata ritenuta una soluzione idonea al mio caso. Mi rendo perfettamente conto che la situazione è severa e probabilmente insolubile. La ringrazio comunque per la risposta.
Saluti