Fratture intraspongiose emipiatto tibiale esterno
Gentili Dottori, ho 40 anni e sto risentendo in maniera sempre più fastidiosa di un infortunio occorsomi durante partita di calcetto 5 anni fa, di seguito i referti di allora:
- RMN ginocchio dx del 20/8/2005 esame mediante sequenze TSE ed FFE - Sfumati i margini del legamento crociato anteriore nella sua componente postero-laterale come per minimi esiti distrattivo-elongativi; nei limiti il legamento crociato posteriore ed i collaterali. Non significativo aumento della quota fluida intra-articolare. Assetto rotuleo conservato, ai gradi di esecuzione dell'esame. Alterazioni del segnale osseo dell'emipiatto tibiale esterno in sede anteriore, ipointensa T1 ed iperintensa T2, per edema contusivo nel cui contesto si osservano immagini lineari di basso segnale ad andamento irrregolare, compatibile con fratture intraspongiose da compressione.
- RMN ginocchio dx del 19/10/2005 esame eseguito utilizzando sequenze SE e GE, T1 e T2 pesate, condotte secondo piani di scansione assiali, sagittali e coronali. Presenza di fenomeni degenerativi apparentemente intra-meniscosici a carico del corno posteriore del menisco mediale, che attualmente presenta una morfologia conservata. Nella norma il segnale della fibrocartilagine meniscale laterale. Nulla di rilevante a carico dei legamenti crociati, dei legamenti collaterali e del tendine rotuleo. Rotula in asse. Sfumato edema reattivo intraspongioso a carico dell'emipiatto tibiale laterale, come per esiti traumatici in fase di riassorbimento. Sottile falda fluida intra-articolare.
Preciso che a seguito dell'infortunio non effettuai alcun tipo di riabilitazione ma solo periodo di riposo. Il problema è che da circa un anno ho cominciato ad avvertire un fastidio nella parte anteriore esterna del ginocchio in questione, quasi sotto la rotula. Questo fastidio è andato aumentando finché un giorno palpando il punto dolente ho potuto rilevare la presenza di una piccola cisti o qualcosa del genere, e da quel momento ho notato che alla palpazione segue la sensazione che si ha premendo la punta di un chiodo ed il dolore aumenta. Ho anche notato aumento di dolore nelle circostanze di carico della gamba che prima non avvertivo. Altra piccola particolarità è che saltuariamente avverto come se qualcosa non sia al posto giusto, e lasciando libero il ginocchio da tensioni muscolari effettuo delle rapide rotazioni dello stesso a seguito delle quali avverto uno scatto sonoro e la sensazione passa. Gradirei sapere:
- a cosa pùò ricondursi l'apparire di questo fastidio dopo 5 anni?
- è il caso di fare un'ulteriore RMN a distanza di tanto tempo?
- possono essersi formate una o più cisti? se si, possono creare danni ai legamenti, e nel caso come intervenire?
- le visite e gli esami effettuati allora, non fecero propendere i medici a suggerire nulla di particolare, c'è stata secondo voi superficialità?
Ringrazio anticipatamente per la risposta.
- RMN ginocchio dx del 20/8/2005 esame mediante sequenze TSE ed FFE - Sfumati i margini del legamento crociato anteriore nella sua componente postero-laterale come per minimi esiti distrattivo-elongativi; nei limiti il legamento crociato posteriore ed i collaterali. Non significativo aumento della quota fluida intra-articolare. Assetto rotuleo conservato, ai gradi di esecuzione dell'esame. Alterazioni del segnale osseo dell'emipiatto tibiale esterno in sede anteriore, ipointensa T1 ed iperintensa T2, per edema contusivo nel cui contesto si osservano immagini lineari di basso segnale ad andamento irrregolare, compatibile con fratture intraspongiose da compressione.
- RMN ginocchio dx del 19/10/2005 esame eseguito utilizzando sequenze SE e GE, T1 e T2 pesate, condotte secondo piani di scansione assiali, sagittali e coronali. Presenza di fenomeni degenerativi apparentemente intra-meniscosici a carico del corno posteriore del menisco mediale, che attualmente presenta una morfologia conservata. Nella norma il segnale della fibrocartilagine meniscale laterale. Nulla di rilevante a carico dei legamenti crociati, dei legamenti collaterali e del tendine rotuleo. Rotula in asse. Sfumato edema reattivo intraspongioso a carico dell'emipiatto tibiale laterale, come per esiti traumatici in fase di riassorbimento. Sottile falda fluida intra-articolare.
Preciso che a seguito dell'infortunio non effettuai alcun tipo di riabilitazione ma solo periodo di riposo. Il problema è che da circa un anno ho cominciato ad avvertire un fastidio nella parte anteriore esterna del ginocchio in questione, quasi sotto la rotula. Questo fastidio è andato aumentando finché un giorno palpando il punto dolente ho potuto rilevare la presenza di una piccola cisti o qualcosa del genere, e da quel momento ho notato che alla palpazione segue la sensazione che si ha premendo la punta di un chiodo ed il dolore aumenta. Ho anche notato aumento di dolore nelle circostanze di carico della gamba che prima non avvertivo. Altra piccola particolarità è che saltuariamente avverto come se qualcosa non sia al posto giusto, e lasciando libero il ginocchio da tensioni muscolari effettuo delle rapide rotazioni dello stesso a seguito delle quali avverto uno scatto sonoro e la sensazione passa. Gradirei sapere:
- a cosa pùò ricondursi l'apparire di questo fastidio dopo 5 anni?
- è il caso di fare un'ulteriore RMN a distanza di tanto tempo?
- possono essersi formate una o più cisti? se si, possono creare danni ai legamenti, e nel caso come intervenire?
- le visite e gli esami effettuati allora, non fecero propendere i medici a suggerire nulla di particolare, c'è stata secondo voi superficialità?
Ringrazio anticipatamente per la risposta.
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Premetto che la RMN non ha nessun significato clinico da sè sola ma acquista rilievo solo quando va a completare la visita specialistica, andandosi ad aggiungere alla Sua storia clinica, alla descrizione dei Suoi sintomi e ai segni clinici che possano essere emersi dalla visita stessa. Se poi sono passati 5 anni il significato della RMN è del tutto nullo; può essere utile solo nel caso che ne facesse una nuova e servirebbe di confronto con questa.
E' difficile stabilire o escludere un nesso con il precedente trauma, visto che sono intercorsi 4 anni di benessere.
Per quanto riguarda "una piccola cisti o qualcosa del genere" in realtà non è mai stata fatta una diagnosi al riguardo, e quindi è difficile anche dire se ce n'è una sola o più di una, e tanto più decidere se occorra un intervento.
Per quanto riguarda l'ultima domanda, non è assolutamente possibile rispondere, visto che si dovrebbero valutare le visite e questo non è possibile; inoltre è stato bene per 4 anni, per cui è difficile pensare che i disturbi siano conseguenza di un trattamento allora inadeguato.
La cose da fare adesso invece è una visita ortopedica presso uno specialista che si occupi di chirurgia del ginocchio, per valutare i Suoi disturbi, per indagare sulla presunta cisti, e per capire l'origine dei Suoi disturbi attuali, che potrebbero in via del tutto ipotetica, avere una causa del tutto differente, ad esempio un problema femoro-rotuleo. Sarà lo specialista a decidere se occorrano altri accertamenti e quali.
E' difficile stabilire o escludere un nesso con il precedente trauma, visto che sono intercorsi 4 anni di benessere.
Per quanto riguarda "una piccola cisti o qualcosa del genere" in realtà non è mai stata fatta una diagnosi al riguardo, e quindi è difficile anche dire se ce n'è una sola o più di una, e tanto più decidere se occorra un intervento.
Per quanto riguarda l'ultima domanda, non è assolutamente possibile rispondere, visto che si dovrebbero valutare le visite e questo non è possibile; inoltre è stato bene per 4 anni, per cui è difficile pensare che i disturbi siano conseguenza di un trattamento allora inadeguato.
La cose da fare adesso invece è una visita ortopedica presso uno specialista che si occupi di chirurgia del ginocchio, per valutare i Suoi disturbi, per indagare sulla presunta cisti, e per capire l'origine dei Suoi disturbi attuali, che potrebbero in via del tutto ipotetica, avere una causa del tutto differente, ad esempio un problema femoro-rotuleo. Sarà lo specialista a decidere se occorrano altri accertamenti e quali.
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6.8k visite dal 09/05/2010.
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