Tunnel cubitale: che fare?

Buonasera dottori.
L’anno scorso, presumibilmente a seguito di una caduta dalla bicicletta, ho cominciato ad avvertire un formicolio alle ultime due dita della mano sinistra. Poichè il formicolio non passava, il medico di base mi ha prescritto una serie di visite e il medico chirurgo che ha visto gli esami è dell’idea di intervenire chirurgicamente.
L’intervento sarebbe programmato per la settimana prossima ma, in questi giorni, leggevo su internet della possibilità di utilizzare un tutore come prima tappa (oltre ad una terapia farmacologica e fisioterapia) e solo successivamente (in caso di risultato nullo) di optare per l’intervento. Cosa che il medico non mi ha proposto.
Di seguito le indico gli esami effettuati:

ELETTROMIOGRAFIA:
- muscolo I interosseo dorsale sx: att. spontanea assente. Pot di U.M. di durata ed ampiezza nincrementata, polibasici, reclutati in quadro di transizione/transizione povera per sforzo massimale.
- Muscoli estensore proprio dell’indice e flessore ulnare del carpo sx: att. spontanea assente. Pot di U.M. di durata ed ampiezza nella norma, reclutati in quadro di interferenza per sforzo massimale.
Ecografia muscolo tendinea del gomito sinistro:
L’indagine ecografica non ha evidenziato lesioni occupanti spazio in corrispondenza della loggia interossea del nervo ulnare.
Non evidenti alterazioni eco strutturali a carico dei tendini flessori dell’ulna ed estensori del radio in sede inserzionale prossimale. Non evidente versamento articolare né alterazioni eco strutturali a carico delle borse.
RM CERVICALE:
Inversione della fisiologica lordosi con accesso a cifosi angolare a fulcro C4 c5 dove lo spazio intersomatico è moderatamente ridotto di ampiezza e il disco disidratato. E’ presente una minima protrusione discale ad ampio raggio senza effetti compressivi radicolari. Minima protrusione anche a C5-C6 e C6-C7. E’ modesta l’impronta sullo spazio subaracnoideo spinale anteriore. Il canale spinale a tutti i livelli esaminati ha ampiezza regolare. E’ regolare il segnale del midollo.
RM SPALLA SX:
Riduzione di ampiezza dello spazio subacromiale senza lesione dei tendini che compongono la cuffia dei muscoli rotatori o versamenti nella borsa sottodeltoidea-subacromiale. La glenoide ossea e la glenoide cartilaginea sono nei limiti di norma come il tendine del capo lungo del muscolo bicipite. E’ presente un’area basso segnale nel contesto della testa omerale, possibile espressione dell’aera di sclerosi priva di significato evolutivo.

A questo punto non sono più certo dell’intervento in questo momento, ma ho davvero pochi giorni per capire quale sia la scelta più giusta.
Mi domando e vi domando se nella mia situazione l’intervento è inevitabile (per la soluzione del problema) o se invece sia possibile adottare soluzioni un po’ più soft.
Cordiali saluti.
[#1]
Dr. Gabriele Vasario Ortopedico, Medico osteopata 114 3
Gentile Utente,
In base alla situazione da Lei descritta, non si capisce che intervento le venga proposto. Altra cosa importante, che non si riesce a capire, è a livello EMG DOVE vi sia un arresto della conduzione.
Tendenzialmente, se la causa fosse periferica (e dalla sua descrizione cosi mi sembra, visti i risultati EMG del rachide cervicale) io tenterei sicuramente un priimo approccio non chirurgico.

Dr. Vasario Gabriele, Specialista in Ortopedia e Traumatologia
Chirurgia della Spalla
gabrielevasario.com

[#2]
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Buongiorno.
In effetti ho dimenticato di specificare che l'intervento previsto è quello della trasposizione.

E mi preme precisare che ho fatto due elettromiografie, a distanza circa di sei mesi l'una dall'altra (come richiesto dal medico), e che entrambe evidenziano una sofferenza ulnare del gomito sx.

Il commento alla prima emg(sett 09) è questo:
-N. mediano motorio: reperti nella norma a sx
-N. ulnare motorio: ampiezza del map ridotta prevalentemente nel tratto sopra-sottogomito a sx.
-Onda f n. ulnare (onda riflessa): reperti nella norma bilat.
-N. mediano sens ant: ampiezza del sap ridotta a sx.
NC: assonopatia motoria del n.ulnare sx verisimilmente al gomito dove non si esclude un quadro associato di sofferenza radicolare cronica C8, T1 omolaterale.

La seconda emg (marzo 2010) dice:
-Marcato rallentamento della velocità di conduzione motoria nel tratto svra-sottogomito e riduzione dell'ampiezza del SAP per stimolazione al polso del nervo ulnare di sx.
-Nella norma i restanti parametri di conduzione nervosa sensitiva e motoria valutati.
-Marcati segni di sofferenza neurogena periferica cronica senza denervazione in fase attiva nel muscolo I interosseo dorsale di sx.
-Reperti di normalità nei muscoli Flessore Ulnare del carpo ed Estensore proprio dell'indice di sx.
L'esame conferma un quadro eng/emg indicativo di una marcata mononeuropatia con prevalente danno neuroprassico del nervo Ulnare sx a livello del tratto sovra-sottogomito.

Ecco, credo che il quadro ora sia più preciso e mi scuso per non aver indicato tutto.

In questa situazione posso chiederle quale ritiene che sia la procedura più corretta da adottare (intervento chirugico di trasposizione o soluzione conservativa)?
Mi scuso per l'insistenza e spero che voglia fornirmi un ulteriore consulto.

La ringrazio anticipatamente.
[#3]
Dr. Gabriele Vasario Ortopedico, Medico osteopata 114 3
Gentile Utente,
6-10 mesi di terapia incruenta (tutore, neurotrofici, Ciclo di Elettrostimolazione con onde quadre bifasiche compensate) per i nervi (che hanno tempistiche lunghe per guarire) è più che da condividere. Tuttavia, se non vi sono miglioramenti (es miglioramento o distalizzazione del segno di tinel, o dell'EMG come mi sembra di capire) in tale lasso di tempo, è indicato l'intervento chirurgico. Se è presente una neuropatia dell'ulnare al gomito, solitamente si interviene con una neurolisi con o senza (attualmente gli ultimi studi dicono che è meglio senza) trasposizione nervosa. Solo in caso di fallimento si procede con transfer tendinei, intervento palliativo molto efficace ma solo in caso di fallimento delle precedenti terapie. Spero con questo di esserLe stato in qualche modo utile per orientarsi verso il trattamento adeguato ed una pronta guarigione.
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