La diagnosi del chirurgo è stata "instabilità antero-inferiore della spalla destra"
Buongiorno,
sono uno studente di 19 anni che nel 2004 giocando a calcio (ho fatto il portiere dall'età di 6 anni) si è lussato 1 spalla.
- rmn in data 6/10/2004 : " Rottura complessa con aspetto pluriframmentato del labbro anteriore del cercine glenoideo, associata a lesione ossea corticale tipo Hill-Sachs in corrispondenza del versante posteriore della testa omerale. Coesiste falda di versamento che distende la capsula articolare gleno-omerale e la borsa sottoscapolare. Non si apprezzano evidenti alterazioni morfostrutturali o di segnale a carico dei componenti muscolo-tendinei della cuffia dei rotatori. Segni di tenosinovite sia del capo lungo del bicipite che di quello breve."
La diagnosi del chirurgo è stata "instabilità antero-inferiore della spalla destra" e mi è stato consigliato un intervento di capsuloplastica artroscopica al quale mi sono sottoposto in data 28/01/2005. Ho effettuato in seguito il ciclo di riabilitazione proposto dal chirurgo, sembrava andare tutto bene quando, 6 mesi dopo, mi si è rilussato la spalla mentre nuotavo. Ho eseguito un'altra risonanza magnetica con mezzo di contrasto in data 16/09/2007:" si osservano esiti di intervento chirurgico con apposizione di viti di ancoraggio in numero di tre a livello del bordo glenoideo anteriore ed inferiore. All'esame preliminare è presente una minima quantità di versamento. Dopo l'introduzione della soluzione contrastografica per via endo-articolare si è osservata più accentuata distensione dei recessi articolare anteriori ed inferiori. Appare ben evidenziabile un'ampia breccia di frattura del complesso osteolabrale antero-inferiore per un'estensione da ore tre ad ore sei. Il frammento osseo delineato dalla rima di lesione presenta diametro massimo di circa 12mm che appare lievemente medializzato. Non si rilevano lesioni dei restanti cercini glenoidei. E' presente entouch del profilo postero-laterale della testa omerale che si approfonda per circa 5mm e che presenta un ' estensione articolare di circa 14mm. Non si rilevano lesioni dei tendini della cuffia dei rotatori."
Mi è stato consigliato dallo stesso chirurgo un'intervento a cielo aperto (Latarjet) in anestesia totale al quale al tempo non mi sottoposi per probelmi personali. Da allora ho avuto qualche episodio di recidiva ma ultimamente ho imparato ad evitare accuratamente i movimenti che li favoriscono, naturalmente non faccio più il portiere, non vado in palestra ecc..Ho intenzione di recuperare la completa funzionalità della spalla in quanto ho sempre amato pratica ogni genere di sport e sto soffrendo molto di questa situazione, le mie domande sono:
1) Premesso che ho un pò timore dell'anestesia generale, quale tipo d'intervento mi consigliereste? Voglio minimizzare il più possibile il rischio di recidive.
2) Frequento un corso di laurea in cuin non posso permettermi assolutamente uno stop di 2-3 mesi: può compromettere ulteriormente la situazione aspettare altri 3 anni prima di operarmi? Cosa dovrei evitare di fare? Secondo i chirurgo che mi ha operato operarsi ora o tra 10 anni non fa differenza, secondo un fisiatra che ho consultato c'è il rischi che mi venga l'artrosi a rimandare ancora...
Vi ringrazio infinitamente per le risposte che vorrete darmi. Saluti.
sono uno studente di 19 anni che nel 2004 giocando a calcio (ho fatto il portiere dall'età di 6 anni) si è lussato 1 spalla.
- rmn in data 6/10/2004 : " Rottura complessa con aspetto pluriframmentato del labbro anteriore del cercine glenoideo, associata a lesione ossea corticale tipo Hill-Sachs in corrispondenza del versante posteriore della testa omerale. Coesiste falda di versamento che distende la capsula articolare gleno-omerale e la borsa sottoscapolare. Non si apprezzano evidenti alterazioni morfostrutturali o di segnale a carico dei componenti muscolo-tendinei della cuffia dei rotatori. Segni di tenosinovite sia del capo lungo del bicipite che di quello breve."
La diagnosi del chirurgo è stata "instabilità antero-inferiore della spalla destra" e mi è stato consigliato un intervento di capsuloplastica artroscopica al quale mi sono sottoposto in data 28/01/2005. Ho effettuato in seguito il ciclo di riabilitazione proposto dal chirurgo, sembrava andare tutto bene quando, 6 mesi dopo, mi si è rilussato la spalla mentre nuotavo. Ho eseguito un'altra risonanza magnetica con mezzo di contrasto in data 16/09/2007:" si osservano esiti di intervento chirurgico con apposizione di viti di ancoraggio in numero di tre a livello del bordo glenoideo anteriore ed inferiore. All'esame preliminare è presente una minima quantità di versamento. Dopo l'introduzione della soluzione contrastografica per via endo-articolare si è osservata più accentuata distensione dei recessi articolare anteriori ed inferiori. Appare ben evidenziabile un'ampia breccia di frattura del complesso osteolabrale antero-inferiore per un'estensione da ore tre ad ore sei. Il frammento osseo delineato dalla rima di lesione presenta diametro massimo di circa 12mm che appare lievemente medializzato. Non si rilevano lesioni dei restanti cercini glenoidei. E' presente entouch del profilo postero-laterale della testa omerale che si approfonda per circa 5mm e che presenta un ' estensione articolare di circa 14mm. Non si rilevano lesioni dei tendini della cuffia dei rotatori."
Mi è stato consigliato dallo stesso chirurgo un'intervento a cielo aperto (Latarjet) in anestesia totale al quale al tempo non mi sottoposi per probelmi personali. Da allora ho avuto qualche episodio di recidiva ma ultimamente ho imparato ad evitare accuratamente i movimenti che li favoriscono, naturalmente non faccio più il portiere, non vado in palestra ecc..Ho intenzione di recuperare la completa funzionalità della spalla in quanto ho sempre amato pratica ogni genere di sport e sto soffrendo molto di questa situazione, le mie domande sono:
1) Premesso che ho un pò timore dell'anestesia generale, quale tipo d'intervento mi consigliereste? Voglio minimizzare il più possibile il rischio di recidive.
2) Frequento un corso di laurea in cuin non posso permettermi assolutamente uno stop di 2-3 mesi: può compromettere ulteriormente la situazione aspettare altri 3 anni prima di operarmi? Cosa dovrei evitare di fare? Secondo i chirurgo che mi ha operato operarsi ora o tra 10 anni non fa differenza, secondo un fisiatra che ho consultato c'è il rischi che mi venga l'artrosi a rimandare ancora...
Vi ringrazio infinitamente per le risposte che vorrete darmi. Saluti.
[#1]
buongiorno
il tipo di intervento che le è stato proposto è quello corretto.
non si tratta di un intervento in artrioscopia ma a cielo aperto ma può garantire, se correttamente eseguito, un recupero totale della funzione della spalla.
dopo l'intervento dovrà indossare un tutore che la limiterà nei primi 30 giorni: non potrà guidare
successivamente dovrà iniziare la fisioterapia a cui dovrà dedicare del tempo ogni giorno.
i rischi ad aspettare anni ci sono: lei potrebbe avere ulteriori lussazioni che potranno rovinare ulteriormente la sua articolazione e i tendini della cuffia dei rotatori. a quel punto il ritorno potrebbe non essere del 100%.
cordialmente
Dr. Marco Moioli
il tipo di intervento che le è stato proposto è quello corretto.
non si tratta di un intervento in artrioscopia ma a cielo aperto ma può garantire, se correttamente eseguito, un recupero totale della funzione della spalla.
dopo l'intervento dovrà indossare un tutore che la limiterà nei primi 30 giorni: non potrà guidare
successivamente dovrà iniziare la fisioterapia a cui dovrà dedicare del tempo ogni giorno.
i rischi ad aspettare anni ci sono: lei potrebbe avere ulteriori lussazioni che potranno rovinare ulteriormente la sua articolazione e i tendini della cuffia dei rotatori. a quel punto il ritorno potrebbe non essere del 100%.
cordialmente
Dr. Marco Moioli
[#2]
Utente
Buongiorno,
la ringrazio per la risposta datami e volevo porle altri 2 quesiti:
1) dopo i 30 giorni in cui indosso il tutore quante potrebbero essere, approssimativamente, le settimane di fisioterapia da effettuare?
2)Mi consiglia di farmi rioperare dallo stesso chirugo o di cambiare? Nutro un pò di sfiducia nei confronti di chi mi ha già operato perchè a mio parere è stato abbastanza assente nel periodo post-operatorio non fornendomi suggerimenti su cosa dovessi evitare di fare. Conosce qualche specialista della spalla in provincia di Roma, Cosenza o Padova di cui si fida?
La ringrazio per il tempo dedicatomi.
Saluti
la ringrazio per la risposta datami e volevo porle altri 2 quesiti:
1) dopo i 30 giorni in cui indosso il tutore quante potrebbero essere, approssimativamente, le settimane di fisioterapia da effettuare?
2)Mi consiglia di farmi rioperare dallo stesso chirugo o di cambiare? Nutro un pò di sfiducia nei confronti di chi mi ha già operato perchè a mio parere è stato abbastanza assente nel periodo post-operatorio non fornendomi suggerimenti su cosa dovessi evitare di fare. Conosce qualche specialista della spalla in provincia di Roma, Cosenza o Padova di cui si fida?
La ringrazio per il tempo dedicatomi.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.9k visite dal 02/06/2007.
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